Lo scritto in collaborazione con
Prima non ne ho mai parlato perché aspettavo gli eventi. Avrei contestato qualunque fosse stato il “verdetto”, perché? Perché il mio pensiero su certe cose è risaputo. Il Tar Lombardo respinge in via definitiva il ricorso effettuato da Valter Puscedu per la squalifica a vita ricevuta nel 2013 al Palio di Legnano per una litigata fatta ai Box il giorno del Palio. Le litigate ci sono sempre state in questo tipo di corse, qualche cazzotto è sempre volato e qualcuno ha sempre avuto la peggio. E’ vero, brutta cosa litigare e muovere le mani, o cos’altro, ma le animosità fanno parte dei Palii e non è certo il primo e non sarà ahimeh l’ultimo fattaccio. Personalmente contesto a Bighino che si sia rivolto alla Magistratura prima e al Tar poi, i Palii si devono tutelare e gestire da soli sui fatti che li riguardano e sopratutto su quelli disciplinari. Dal mio punto di vista contesto anche una squalifica a vita per una cosa così, perdonate il bisticcio. Giusto punire, ma quando si punisce, nonostante la pesantezza del fatto, bisogna ricordare anche che è questo il mestiere dei fantini, correre, ed è quello che li fa “mangiare”. Una punizione esemplare va bene, ma arrivare all’esclusione a vita la vedo spropositata e sinceramente ingiusta. Credo che Pusceddu dovrebbe fare ammenda pubblicamente e per la litigata e per i ricorsi, secondo me sbagliati che ha fatto; chiedere poi clemenza al Comune di Legnano nella persona del Sindaco, che con atto nobile e coscienzioso dovrebbe concedere a questo ragazzo (Uomo). Questo mio pensiero è rivolto anche agli altri che subiscono la Magistratura, Fantini o Palii che siano, la Magistratura ha cose più importanti a cui pensare, senza che andiamo a gravarla di fatti risolvibili in’altro modo. Naturalmente questo è il mio modesto pensiero.
Grazie
Non è stato un semplice bisticcio come dici tu. Personalmente gli avrei dato 5 anni e non la squalifica a vita perché togliere 5 anni di lavoro in un Palio cosi danaroso come legnano sarebbe stato sufficiente.