19 Dicembre 2024
Giulia Gabbricci premiata da Federchimica per la tesi di laurea magistrale in Chemistry svolta all’Università di Siena
Dottoranda nel gruppo della professoressa Magnani, collabora con Procter and Gamble per lo sviluppo di nanovettori per l’incapsulamento e il rilascio controllato di molecole bioattive
È andato a Giulia Gabbricci, venticinquenne studentessa dell’Università di Siena, uno dei premi per tesi di laurea magistrale promossi da Federchimica in memoria di Giorgio Squinzi, imprenditore e presidente di Confindustria e della stessa Federazione nazionale dell’industria chimica, con l’obiettivo di rafforzare l’interazione tra università e imprese del settore. Il titolo della tesi che è stata premiata il 16 dicembre 2024 è “Optimization of thymol loaded Solid Lipid Nanoparticles for home-care application”.
Nata e cresciuta a Siena, dove ha frequentato il liceo scientifico delle Scienze applicate “Tito Sarrocchi”, Giulia Gabbricci si è prima laureata al corso triennale in Scienze chimiche dell’Ateneo senese e poi al corso magistrale in Chemistry della stessa Università, avendo come relatrice la professoressa Agnese Magnani e lavorando in collaborazione con Procter and Gamble, tra i principali gruppi industriali del mondo nel settore dei beni di largo consumo. Dopo la laurea, ha continuato a approfondire gli argomenti della tesi con un dottorato di ricerca nel gruppo coordinato dalla professoressa Magnani, che si occupa dello sviluppo di nanotrasportatori intelligenti a scopo di terapia e diagnostica. Attualmente, la dottoressa Gabbricci si trova a Bruxelles per un periodo di ricerca in azienda alla Procter and Gamble.
“La tesi che è stata premiata da Federchimica – spiega Giulia – riguarda lo sviluppo e l’ottimizzazione di un nanosistema a base lipidica per l’incapsulamento del timolo, una molecola di origine naturale con proprietà antimicrobiche, antiossidanti e antisettiche caratterizzata da un’elevata volatilità e facilità di decomposizione. Per questo è stato fondamentale l’incapsulamento di questa molecola all’interno di nanoparticelle non solo per garantire la sua protezione, ma anche per avere un rilascio controllato e prolungato nel tempo all’interno di prodotti realizzati per la cura della casa”.
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