09 LUGLIO 2018
Miriana intervista Stefano Piras ragazzo che in diverse occasioni ho fatto presente la sua capacità tecnica e non solo. Si è messo in mostra Stefano facendo vedere i cavalli che montava in positivo, vincendo corse e facendoli scorrere veramente con mestiere. A parte che è un ragazzo d’oro, mi rimane poi simpatico per il suo modo di parlare flemmatico e con un misto di cadenze, sardo, francese, inglese, milanese che lo rendono particolarmente accattivante. Leggiamo la breve intervista di Miriana.
Stefano Piras nasce a Lanusei il 14 gennaio del 1986. Lo trovo qui a Siena, dove lo si è visto impegnato nelle prove di notte con Urbina Bella e Tristezza ( scuderia Bruschelli) dei giorni scorsi e alla tratta del 29 sempre con la cavalla Tristezza, che si è fatta quindi notare e si è presa un posto nella batteria di recupero a poche ore dell’assegnazione.
“Ritorno a Siena dopo 15 anni trascorsi a Varese.
Anche lì lavoravo in scuderie che propongono però cavalli per corse regolari. Nel mentre qualche impegno ho continuato a tenerlo anche qui in questo circuito, nelle corse di provincia. In questi anni ci sono state diverse Provacce a Legnano, un Palio a Castiglion Fiorentino, due vittorie su tre ad Abbiategrasso, una importante vittoria al Gran Premio di Legnano con il cavallo Gaiosy Locos. A Pian delle Fornaci e a Monticiano quest’anno ho fatto delle vittorie e qualche bel piazzamento. Tra le tante esperienze lontane dalla Toscana e da casa mia, la Sardegna, importante per la mia formazione è stato l’anno trascorso da Maurizio Guarnieri, un allenatore senese della contrada dell’istrice, che negli anni è poi riuscito a costruire una realtà importante in Francia, meritatamente.
Perché solo ora quindi un approdo vero e proprio qui a Siena?
“Perché mi è bastato per un po’ il mondo delle corse regolari, e certe scelte prese di cuore, che mi hanno spinto a seguire un percorso che includeva un trasferimento effettivo in terra senese. Ho avuto la fortuna di trovare la porta aperta dei Bruschelli, che lavorano bene e tanto.
Il mondo dell’ippica è un ambiente che resta comunque difficile. Il fatto che non abbia più motivo e tempo da perdere nella speranza che le cose migliorino, mi ha indotto a buttarmi nuovamente e a testa bassa ancora in questo ambiente, in questo tipo di corse. Anche umanamente parlando avevo fame di incontri nuovi, di battere la testa laddove avevo deviato anni fa.
E piazza del Campo?
“Piazza del Campo è il sogno. Dieci anni fa ci feci le prime prove, venni anche preso in considerazione dalla contrada della Selva, con l’allora Capitan Barabino. Certe emozioni sono sempre lì, a ricordarti il perché si corre.”
In bocca al lupo caro Stefano.
“Crepi, Ringrazio tutti voi”.
Miriana per Brontolodicelasua grazie.
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La sua passione per i cavalli si è manifestata da bambino.
Seguiva tutte le gare ippiche in tv e non solo.
Accudiva tutti i cavalli di amici che erano in zona.
Ha attraversato anche momenti difficili con qualche incidente, ma il suo amore per i cavalli supera ogni difficoltà. Non ultima la lontananza dalla sua famiglia e, dalla Sardegna.
Stefano è un ragazzo d’oro . Sempre disponibile che ha fatto d ell amore per i cavalli la sua ragione di vita.
Forse avrebbe meritato di più.
è UN BRAVO RAGAZZO DAVVERO