16-novembre-2016
Arrivare a fare il capitano è forse uno dei sogni di ogni contradaiolo. Simone Manganelli è stato eletto a questo ruolo in contrada qualche giorno fa. Come molti di voi già sapranno è stato Barbaresco e anche vittorioso nel 1996. Come mi dice Manganelli: capitano si, ma nulla cambia e nulla cambierà dal mio modo di essere. Ho fatto a Simone Manganelli delle domande alle quali lui gentilmente ha risposto leggiamo che mi e ci dice.
1-Salve Manganelli per prima cosa vogliamo dire a chi non la conosce chi è Simone Manganelli?
E’ un contradaiolo come ce ne sono altri nelle Contrade a Siena, amante del Palio e delle nostre tradizioni, passionista di cavalli, momentaneamente prestato al ruolo di Capitano
2-Barbaresco nel Palio della vittoria 1996 e poi cosa in contrada?
Una pausa. Per me fare il Barbaresco e prima il Vice, ha significato distogliere tempo alla famiglia ed al lavoro. Quello che era l’obiettivo della nostra Contrada era stato, finalmente, centrato, per cui ho ritenuto chiusa in modo appagante la battaglia contro la cattiva sorte che ci aveva penalizzato per troppi anni.
3-Senta essere li, in pista come Barbaresco e vedere il Giubbetto del Bruco tagliare per primo il Bandierino dopo 41 anni, che ha provato?
Una sensazione, probabilmente, che non proverò più. Per chi aveva già una certa età il 1996 è stato l’anno della liberazione. Troppe volte il Bruco aveva “rischiato” di vincere, e sempre per poco non ce l’aveva fatta, tanto che nel ’96 ho aspettato di scurvare il Casato al 3° giro per andare a prendere il cavallo ed il fantino nonostante qualche altro barbaresco mi incitasse a partire già prima. Mi sembra anche adesso di sentire il calore che trasmetteva la pelle accaldata di Rose Rosa dopo l’arrivo.
4-Ma quando è venuta da lei la commissione elettorale, lo faresti Manganelli il Capitano? Il primo pensiero che gli è venuto in mente prima di rispondere si e che capitano sarà?
Sarò in grado di portare qualcosa di utile e positivo? Sarò all’altezza? E mi sono fatto 1000 film…
Io sarò quello di sempre, i ruoli, a mio parere, non devono snaturare le persone e spero, e credo, che tutti ritengano di potersi confrontare e scambiare opinioni nella massima semplicità e libertà, a disposizione di chi lo vorrà.
5-Barbaresco fino al Palio straordinario del 2000 compreso, ha quindi già vissuto io Palio dal di dentro, come vede il Palio di oggi?
E’ scontato dire diverso, ma questa ritengo sia l’evoluzione naturale delle cose, magari dicevano così anche 40 anni fa rispetto al Palio di 20 anni prima… Per il resto devo toccare con mano certe dinamiche.
6-Il Bruco è noto che seguiva in modo importante il Tittia, che farà Manganelli per quello che naturalmente mi può dire?
Che è uno dei migliori fantini che al momento corrono in Piazza, e che il Bruco non può non considerare questo aspetto oltre a non disperdere quanto costruito fino ad oggi.
7-La persona più “preoccupata” di questa sua nomina a capitano del Bruco a parte Lei?
Io, francamente, non sono “preoccupato”, ma consapevole della responsabilità che mi sono assunto di fronte alla mia Contrada. Di certo mia moglie sa che adesso dovrò dedicare molto tempo a questo incarico.
8-Me lo fa un ricordo e cosa ha imparato da uno dei Barbareschi storici del Bruco come Guerriero Capannoli?
Ricordi ce sono molti, ma uno in particolare è legato al mio primo anno da Barbaresco, dopo che lui aveva smesso. Il 30 mattina me lo vidi arrivare verso le 6,30 nel vicolo degli Orbachi, solo soletto, con le mani dietro la schiena, e si avvicinò a me e al cavallo che stavo passeggiando senza dire niente, ma in realtà con uno sguardo carico d’affetto che diceva tutto senza aprire bocca.
Non c’è qualcosa di specifico. Fare il Barbaresco non è come accudire un cavallo in scuderia, per cui quello che ho imparato nella stalla del Bruco, me lo ha insegnato Guerriero.
Grazie della disponibilità Manganelli, ancora una volta complimenti e in bocca al lupo per i Palii a venire a lei e al Bruco. Brontolo
grazie
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