14 DICEMBRE 2018
Tengo a precisare che le mie considerazioni sotto sono fatte con tutto il rispetto, secondo il pensiero di Brontolo e con la massima obbiettività.
Alberto Tirelli, assessore delegato alla Giustizia paliesca, ha elaborato le proposte di sanzione relative al Palio straordinario dello scorso 20 ottobre, sulla base di quanto disposto dal Regolamento del Palio e dalla relazione dei Deputati della Festa della quale fanno parte integrante i rapporti scritti dagli Ispettori della pista e dal Mossiere e tutti gli atti o documentazioni acquisiti.
Di sanzionare la Contrada della Torre con una censura, poiché l’atteggiamento del proprio fantino ha danneggiato, pur in circostanze di precario equilibrio, la corsa del fantino della Nobile Contrada dell’Oca. Nello scritto sull’ammonizione a Carburo il mio pensiero, impropria.
Non luogo a procedere nei confronti della Nobile Contrada dell’Oca per avere i propri contradaioli storpiato, nel territorio tra i confini della Contrada Priora della Civetta, della Contrada del Leocorno e della Contrada della Torre l’inno di quest’ultima. Non siamo proprio d’accordo, bisognerebbe domandare se qualcuno storpia l’inno Italiano cosa potrebbe succedere in qualunque attività sportiva, è vero qualcuno lo fischia ma rimane li la cosa. L’inno è l’identità d’una contrada andrebbe punito a prescindere chiunque e qualunque contrada lo storpi, in qualunque luogo venga fatto. Rivalità ricordiamocelo, no inimicizia.
Di sanzionare la Nobile Contrada del Nicchio con una censura per avere, il proprio fantino, tenuto un comportamento in contrasto con le norme previste dal Regolamento del Palio. Non la trovo giusta non essendoci l’avversaria, non si possono riconoscere tutte le responsabilità sempre anche alle contrade quando non c’è un motivo preciso.
Non luogo a procedere nei confronti della Nobile Contrada del Nicchio e della Contrada del Valdimontone per un episodio verificatosi al termine della prima prova. Ritengo giusta questa decisione, sono andati ma non si sono mossi.
Una censura alla Contrada Priora della Civetta per la responsabilità diretta per aver, il proprio fantino, tenuto un comportamento in contrasto con le norme previste dal Regolamento. Censura destina a scomparire dopo le discolpe. Leggere le considerazioni di Brontolo sotto da Mari
Una deplorazione alla Contrada del Valdimontone per la responsabilità diretta per l’atteggiamento tenuto dai propri monturati nei confronti dell’autorità comunale. Siamo all’articolo 101 del regolamento responsabilità oggettiva della contrada a causa dei Monturati. IL Valdimontone rischia la squalifica
Il veto per 10 anni a entrambi gli alfieri della Contrada del Valdimontone di far parte della comparsa della Contrada, oltre all’inibizione, per lo stesso periodo, di ricoprire incarichi soggetti ad approvazione, in base all’art. 17 del Regolamento, per le invettive rivolte al Sindaco. C’è poco da dire il Sindaco non si offende, probabilmente l’amor di contrada li ha fatti agire in modo sbagliato.
Una deplorazione alla Contrada della Tartuca per il comportamento tenuto, durante la corsa, dal proprio Barbaresco nel ruotare l’asciugamano per incitare il cavallo scosso. Responsabilità oggettiva della contrada nulla da dire, anche se sinceramente mi sembra spropositata e non vedo citato l’artico del Palio che ha trasgredito.
Al Barbaresco della Contrada della Tartuca il veto per due anni, di svolgere la funzione di Barbaresco, oltre all’inibizione per il suddetto periodo di ricoprire incarichi soggetti ad approvazione, secondo quanto previsto dall’art. 17. La cosa come per la Tartuca mi sembra esagerata, vale lo scritto fatto sopra.
Una deplorazione alla Contrada della Chiocciola per il comportamento tenuto da un proprio monturato in occasione del terzo giro davanti al Palco delle Comparse. La prende per la responsabilità oggettiva della contrada articolo 101, c’è poco da dire.
Al Rappresentante del Popolo della Contrada della Chiocciola il veto, per 10 anni, di far parte della Comparsa della Contrada, oltre all’inibizione, per lo stesso periodo, di ricoprire incarichi soggetti ad approvazione, secondo quanto previsto dall’art. 17, per aver sporto, oltre la balaustra del palco delle Comparse, la bandiera della propria Contrada. Qui c’è poco da dire, anche se non crea problema il fatto esiste inequivocabilmente.
Una ammonizione al fantino della Contrada Priora della Civetta, Andrea Mari detto Brio, per la determinazione nella ricerca di una posizione diversa, da quella avuta in sorte, mostrata durante la mossa nonostante i continui richiami del Mossiere. Ammonizione che non può avere un seguito dopo le discolpe se il Nicchio si sposta lui cambia posto inevitabilmente. Mari non rischia eventualmente la squalifica non avendo altre pendenze.
Al fantino della Tartuca, Andrea Coghe detto Tempesta, non luogo a procedere, perché il suo comportamento durante la mossa non è rilevante, né ha danneggiato le altre Contrada, né il regolare svolgimento della Carriera. Giusta decisione non commette infrazione
Una ammonizione al fantino della Torre Giosuè Carboni detto Carburo, perché ha danneggiato, pur in circostanze di precario equilibrio, la corsa del fantino dell’Oca. Ammonizione che non ha motivo di esistere, il fantino le ali non le ha e se batte addosso ad un altro, per come dice la motivazione stessa ( in precario equilibrio) non è volontaria e la volontarietà è la cosa che determina una sanzione, credo, questa di Carburo è casuale e involontaria, pari, pari a come cade il fantino della Tartuca e come è successo nel passato molte volte a Bastiano, per dirne uno, che alzava la gamba per non battere nel colonnino e l’ultimo eclatante nel 1983 dove cadde e vinse poi il Palio il cavallo scosso, come è successo a Coghe ad Ottobre. In questi casi non è stata riconosciuta giustamente la volontarietà di scendere cosa proibita dal regolamento. L’ammonizione a Carburo è appunto immotivata. Carboni non rischia eventualmente la squalifica non avendo altre pendenze.
Una ammonizione al fantino della Nobile Contrada del Nicchio Giovanni Atzeni detto Tittia per aver, nonostante i richiami del Mossiere, cambiato il posto assegnatogli dalla sorte partendo dalla sesta posizione anziché dalla nona. Ammonizione che ci sta tutta senza se e senza ma. Tittia non rischia evntualmente la squalifica non avendo altre pendenze.
Add Comment