La descrizione dei motivi per cui non sono stati corsi i Palii dal 1670 al 1877, si trova in un manoscritto, talvolta non scevro da errori, di autore ignoto, conservato presso l’Archivio di Stato di Siena.
Dalla lettura del documento, peraltro fonte di notizie relative anche ad alcuni aspetti della vita e della storia senese accaduti a cavallo dei secoli fra ‘700 e ‘800, troviamo che il nostro anonimo autore è stato testimone oculare di gran parte dei fatti narrati.
Per questo motivo, pur con tutti i limiti ed i pregi di una trattazione quasi diaristica, questo documento assume una sua importanza e abbiamo perciò deciso di trascriverlo fedelmente.
Ci preme tuttavia avvisare il lettore che si è ritenuto opportuno aggiungere fra parentesi quadre, la traduzione o il significato di alcune parole ed in un caso (1723 agosto 16), una più ampia esposizione dei fatti accaduti.
Dichiarazione delli Pagli no corsi nella Piazza del Campo di Siena dal 1670 a tutto l’anno…
1670
Agosto |
In quest’anno non fù corso il solito Paglio, per causa della seguita morte del Senerissimo nostro Granduca Ferdinando II |
1675
2 Luglio |
Il 2 Luglio era già in ordine per correre il Paglio, e le Contrade erano già due giorni che provavano i loro cavalli; Il qual non fù corso altrimenti mediante i litigi insorti fra la contrada di Spadaforte, [una delle contrade oggi soppresse] e la contrada del Onda (in realtà la Spadaforte era da anni inattiva cfr. e il cronista voleva probabilmente rifersi alla contrada della Torre). Ho scritto come ho letto, e trovato scritto. Per causa di un bravo cavallo corritore, il quale vinceva tutti i Pagli, ed era di proprietà di S.E. Principe Chigi, il qual cavallo le contrade lo incaparravano [prenotavano] anticipatamente, e lo aveva avuto più volte la Torre, l’Oca e l’Onda.
In quest’anno lo aveva ottenuto la contrada del Onda, ma anticipata mente lo aveva chiesto la Torre, ovvero Spadaforte, ma per essere in Siena S.E. Principe Chigi, e per essere abitatore e Protettore della contrada del Onda, volle che il cavallo fosse dato alla detta contrada.
La sera avanti il 2 Luglio nel mercato vecchio naque litigio tra le dette contrade cominciando ad insultasivi i ragazzi, ed a cantare delle canzoni in insberchio [prendere in giro] dalla contrada della Torre; dai ragazzi si venne al uomini, ed alle mani, dove al ondaioli li convenne fuggire dal mercato, per essere scacciati dalla detta contrada della Torre, e per essere i detti ondaioli in minor numero, ma poco doppo con l’aiuto delle contrade aggregate si accese una fiera zuffa fra le dette contrade, che pareva una guerra, vi accorsero dei Signori per sedare ma non fù possibile in quel momento essendosi di troppo riscaldati; e per sedare detto popolo di dette contrade, vi accorse il Comandante della Fortezza con la sua truppa, come pure tutte le squadre dei Birri [gendarmi] e alla meglio fù quetato, e rimandati alle case loro, ove vi furono di gran feriti da ambe le parti, e tra quelli restò morto l’alfiere della Torre.
E dal Governo col intervento dei quattro Signori della Real Biccherna, fù deciso, che non si corresse più il Paglio, e fù mandato per voto fatto a Maria Santissima di Provenzano il premio, e il drappellone fù attaccato in detta Chiesa e fu levato l’anno 1770 quando fù ripulita detta Chiesa e fù fatto il bussolone [cupola]. |
1679
Luglio 2 |
Il 2 Luglio in questanno non fù corso il Paglio, si ignora il motivo; ma alcuni cronisti dicono per malattia di Sovrani, ed altri dicono per morte e per esservi il bruno [lutto]. Ma bensì fu corso il 21 settembre nella Villa di Cetinale, fatto dal Cardinale Chigi, con intervento di varie contrade, il quale vinze la contrada della Chiocciola; ma si scrive solamente per erudizione perché non à che fare con il Paglio di Piazza, e questo fù il primo Paglio che si corresse a Cetinale. Poiché a Cetinale ogni anno il 21 settembre il Cardinale, vi faceva correre il Paglio, con gran concorso di gente ecc. e ve ne anno vinti dei Pagli molte contrade, Chiocciola, Bruco, Tartuca, Oca, Torre ed tante altre. |
1723
Agosto 16 |
Il 16 Agosto dalla contrada della Lupa era stato messo in ordine per correre il Paglio di 40 Talleri, e già avevano fatte quattro prove con i loro cavalli, ma poi non si corse altrimenti, per causa di un tumulto popolare seguito la sera del 15 agosto nella Piazza del Duomo. Il Paglio non fù corso, invece furono date dieci doti di Scudi 4 l’una a dieci ragazze una per contrada delle dieci contrade che dovevano correre al Paglio, e il drappellone, fù mandato per voto, con libbre 10 di cera alla Chiesa della Beatissima Vergine di Provenzano, e fù attaccato in Chiesa, a mano sinistra per entrare di contro a quello del 2 Luglio 1675 e io scrivente ce lo veduti attaccati e furono levati l’anno 1770 a tempo del Sig. Rettore Cav. Giovanni Sansedoni di felice memoria.
[I tumulti nacquero dopo la corsa alla Lunga in piazza del Duomo (per saperne di più) allorché alcuni popolani si accalcarono per fermare i cavalli che avevano preso parte alla corsa e cominciarono a litigare. Gli sbirri accorsero per dividerli ma la rissa prese ancora più vigore tanto che gli sbirri tirarono fuori le pistole e cominciarono a malmenare i contendenti.
Dal Palazzo Granducale uscì allora la Guardia Svizzera che sedò la rissa. Il popolo, si spostò in piazza del Campo per assistere alla prova generale delle contrade ma il caso volle che uno degli sbirri riconoscesse uno dei contadini che avevano dato inizio alla rissa in piazza del Duomo. Il malcapitato venne subito arrestato e violentemente malmenato. Il popolo a questa vista reagì energicamente e cominciò a scagliare pietre verso gli sbirri che inseguiti, furono costretti a rifugiarsi nel corpo di guardia dove presero i fucili e tornati in piazza, da Salicotto cominciarono a sparare sulla folla. La furia popolare a questo punto fu di un crescendo tale che costrinse gli sbirri a ritirarsi nuovamente nel corpo di guardia da dove dalle finestre spararono ancora alcuni colpi, dopodichè si barricarono dentro.
Il popolo infuriato circondò il corpo di guardia per impedire ogni via di fuga agli sbirri, raccolse delle fastella di legna davanti alla porta con l’intenzione di dargli fuoco e fino a tarda notte non cessò di scagliare pietre contro le finestre. A questo punto aggravandosi la situazione e non essendo valse le intermediazioni dei nobili e dei governanti della città per riportare la calma, intervenne il comandante della fortezza con le sue truppe e l’artiglieria e posizionati i cannon in piazza, puntati verso il popolo, intimò il ritorno all’ordine. Solo allora e dopo l’arresto degli sbirri gli animi si calmarono. Durante il tumulto vi furono comunque molti feriti ed un morto. (per saperne di più) Merita ricordare che fatti analoghi accaddero pure il 15 agosto 1691 (cfr.).] |
1798
Luglio 2 |
Il 2 Luglio di quest’anno fù soppresso il Paglio alla Tonda [regolare corsa del Palio intorno alla Piazza del Campo detto alla Tonda per distinguerlo da quello alla Lunga che veniva corso il 15 agosto con cavalli scossi di proprietà di privati che partiva dalla chiesa del Santuccio, fuori porta Romana, ed arrivava al Duomo] che cadeva in questo dì giorno di Lunedì; il motivo è stato per i travagli passati, cioè la scossa del terremoto del 26 maggio 1798 seguita in questa città la vigilia della Pentecoste in giorno di sabato alle ore una e minuti 10 dopo mezzo giorno, e poi con il seguito di altre scosse, ed il luogo del Paglio si sono surrogati delle preghiere, esposizioni scoperte di imagini ed altre devozioni, non curando il Paglio niente divertimenti, ma solo l’orazioni per placare S.D.M. e liberarci dalla continuazione di tali flagelli. |
1799
Luglio 2 |
Il 2 Luglio non fù corso il Paglio in questo giorno benché approvato dal Generale Francese Guttier e dal Commissario del Governo Francese Minate residente in Firenze per la Repubblica Francese, ma il Comandante di questa piazza di Siena Giuseppe Bellet, non voleva che gli individui delle contrade portassero i fiocchi delle loro contrade al cappello, ma il suddetto Comandante veduti i fiocchi ai cappelli dei geniali delle contrade di già estratte, e di quelle che correvano d’obligo, in Camullia scese dal suo verroccino [calesse] e frustò il figlio di Bartolomeo Mognaini mercante perché aveva il fiocco della sua contrada della Selva al cappello; onde la Municipalità di Siena soppresse il detto Paglio ad altro miglior tempo, benché fosse fatto il deposito dai Sigg. della Festa alla Visitazione di Maria Santissima di Provenzano; In occasione di detta approvazione di corsa non si vollero, che corressero la Torre, e Giraffa simbolo della bandiera Toscana, la Tartuca per esser no imperiale, l’Aquila per essere l’arme del Imperatori d’Austria, onde queste quattro contrade furono tolte dal bossolo del estrazione perché le medesime non correvano di obligo e furono surrogate altre in loro luogo.
Notasi = come il 28 di giugno a ore 2 dopo mezzo giorno entravano in Siena dalla Porta Romana e per Porta Tufi le truppe Aretine, per scacciare dalla città le truppe Francesi, e si messe a tumulto tutta la popolazione e unitasi con gli Aretini, obbligarono tutta la guarnigione Francese forte di circa a N° 600 uomini, a serrassi in fortezza per più giorni, e poi in seguito capitolarono, e se ne partirono alla volta di Pisa e Livorno.
In Siena se ne fecero gran feste (vedi la relazione stampata dalla Stamperia e Librajo Vincenzo Pazzini Carli e Figli di tutte le feste di devozione che ne furono fatte in questa città).
Il giorno 16 Agosto di questo stesso anno si corse il Paglio che si doveva correre il 2 luglio e che non fù corso per le ragioni già dette di sopra, e lo vinze la contrada del Nicchio, e sempre primo si mantenne fino alla vincita.
Queste feste di Agosto andarono bene e queste senza il minimo disturbo, merciè la vigilanza delle truppe Aretine, e delle nostre truppe Urbane, e della nostra cavalerria volontaria vestita al ungherese. |
1801
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In questanno non vi fu Paglio né di Luglio, né il 15 di Agosto alla Lunga neppure quello del 16 Agosto alla Tonda, per esservi in Siena delle miserie cagionate da numero grande delle tasse e imposizioni messe dal governo militare Francese, e per mantenimento di truppe francesi e cisalpine.
Il 15 Agosto no ne stato fatto correre il Paglio alla Lunga, perché seguono ed esservi i francesi no solo a Siena, ma molti più a Firenze, per esservi arrivato il Re di Etruria (creduto una maschera, secondo il contrario modo di pensare, e di operare dei ……… Francesi) onde c’è stata la festa al Duomo con musica.
Ieri il cero con l’offerte, e non altro.
Il 16 Agosto doveva esserci il Paglio alla Tonda, ed era quello del Luglio prossimo passato ma ottenutone la permissione dal Governo Provvisorio della Toscana, con questa espressione, si faccia fare l’istanza dalle contrade dentro il tre d’Agosto e per il giorno fissarsi la corsa.
Il giorno da determinarsi la corsa sarà quello che indicherà S.E. il Cav. Ventura inviato di Lodovico Primo, Infante di Spagna, e nuovo Re d’Etruria. E ciò in ordine alla notificazione affissa alla porta della Comunità Civica del caduto Luglio 1801 del dì ecc…
L’anno di poi 1802 si corse il Paglio che si doveva correre l’anno scorso. |
1803
Luglio 2 |
Il 2 Luglio di quest’anno, non fu corso il consueto Paglio, e pure quello del 15 Agosto alla Lunga, mediante il bruno [lutto] grave che vi è per la morte seguita in Firenze di Lodovico I nostro Sovrano Re d’Etruria, onde sarà rimesso ad altro tempo, e così lo noteremo.
Il 13 Agosto con rescritto di S.M. la Regina reggente fù approvata la supplica fatta dai Capitani delle 17 Contrade di Siena, in N° 17, perché venisse rimesso il Paglio che si doveva correre il 2 Luglio, all’8 settembre 1803, e di fatti il dì 8 Settembre fù corso il Paglio e lo vinze la contrada della Pantera. |
1848
Luglio 2 |
Questo 2 Luglio non fù corso il consueto Paglio mediante la guerra fra Italia e Austria. per saperne di più |
1859
Luglio 2 |
Questo 2 Luglio non venne corso il consueto Paglio mediante che la nostra Nazione era in guerra con l’Austria. |
1859
Agosto 16 |
Questo 16 Agosto non venne corso il consueto Paglio per le stesse cause che sopra. |
1863
Agosto 16 |
Questo Paglio non venne più corso perché nell’andare alla mossa i fantini non stiedero a gli ordini dei mossieri, lasciarono i loro cavalli avanti avere avuto il segnale di partenza, finchè arrivarono al canape e lo trovarono teso, e molti cavalli ci batterono il petto così malamente che dei quali ne rimase tre cavalli morti, li spettatori videro questo sterminio invasero il corso e diversi prestarono l’opera sua per levare dal corso questi tre cavalli morti, ma rimasta tutta la popolazione disacerbata da questa disgrazia, allora il Sindaco Sig. Conte Bernardo Tolomei fece sospendere la corsa promettendo il giorno appresso lo avrebbe fatto correre, ma dietro molte lagnanze fatte dalla cittadinanza venne sospeso affatto. Le tre contrade che li rimase morto il cavallo furono Lupa, Tartuca e Torre.
Siccome la contrada del Drago aveva un cavallo dei superiori si volle appropriare questo Paglio come vinto e se lo registrò, ma per altro da questo Comune non li venne sanzionato come pure da tutte le altre Contrade. |
1866
Luglio 2 |
Questo Paglio non venne fatta la corsa stante che la nostra Nazione era in guerra con l’Austria. |
1866
Agosto 16 |
Questo Paglio non venne fatto per la stessa causa che sopra. |
1877
Luglio 2 |
Questo Paglio non venne più corso per inconvegnenti successi alla mossa. |
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