02-Febbraio-2017
Palio che ci sono degli stacchi precisi come scritto, forse… Ma Palio ingarbugliato, ancora non chiaro, per quanto lo può essere un Palio.
I 4 dell’Avemaria, Mari, Bartoletti, Tittia, Bruschelli. Bruschelli che è probabilmente l’ago della bilancia di quest’annata. Sei contrade corrono d’obbligo e 4 devono essere sorteggiate, quindi difficile fare i “conti” in questa situazione particolare. Bruschelli viene segnalato in avvicinamento all’Onda, ripeto quello che ho scritto tempo fa, per vederlo vicino all’Onda bisogna che “psicologicamente” girino quella gigantografia di quando vinse in Mal Borghetto, considerando che la gigantografia era di spalle, qualcosa avrà voluto dire se poi invece quella del Tittia era di faccia? Rimango dell’idea che sia più Carlo Sanna molto vicino a questa contrada con il “rigorista” Tittia nel caso. Se c’è un riavvicinamento casomai lo vedo più di Bruschelli verso Fontebranda che sta lavorando cercando di parare il lavoro certosino che sta facendo Salicotto e che avvantaggiato dall’ultima vittoria, mette puntine da tutte le parti facendo vedere una Torre che non conoscevano. Con una credibilità importante, che rimarca la vittoria del 2015 e, Capelli, sembra sia il capitano giusto e per la Torre e per il Palio moderno. Capitan Bernardini da poco eletto ma già conoscitore del Palio dall’interno avendo fatto in passato il Mangino, cerca di riavvicinare il più possibile il Tittia all’Oca. Oca che potrebbe aver ricreato un rapporto con Bruschelli importante e da questo Fontebranda ne trarrebbe un vantaggio rilevante, inutile ricordare l’esperienza e sopratutto l’astuzia strategica di Trecciolino oltre naturalmente le sue indubbie capacità di fantino. Bellocchio ha già indossato il giubbetto di Fontebranda e con la Torre in Piazza, questa manovra avvicinerebbe all’Oca un discreto numero di fantini con cui poi lavorare. Non dimenticando Zedde che dovrebbe essere comunque oggi il punto di riferimento dell’Oca. Va detto però che al momento sembra sia la Selva la contrada con cui Gingillo sta facendo dei discorsi. La Selva corre ambedue i Palii e questo potrebbe essere allettante per Zedde e può tornar bene anche all’Oca avendo così teoricamente un’altro fantino vicino a lei in Piazza ad Agosto. Il vero nodo da sciogliere è questa voce insistente di Bruschelli Onda a cui ripeto credo poco, perché può essere contrada “pericolosa” e per Lui e per Bellocchio, correndo due volte la Torre e con il disocrso della gigantografia scritto sopra. Mari ha le sue contrade ed ha dimostrato che poco gl’importa chi c’è, se deve montare da una parte per vincere. La sua ormai è una maturità completa e con una consapevolezza di se stesso che non ha certo scalfito il Palio dell’Agosto scorso dove ha commesso, secondo chi scrive, errori, zero!!! Con quel che se ne dica, ma detto, a sommo studio e quindi irrilevante. Mari ama stare tranquillo e non complicarsi la vita, ha le sue contrade con cui la fiducia è reciproca e ci lavora bene creando le situazioni migliori per ognuno. Bartoletti si è creato il suo giro e forte del cappotto detta le sue condizioni. Al momento la Pantera è la contrada su cui probabilmente parte, ricordando le quattro che mancano e ad uscire due almeno è lecito pensare che siano contrade numerose, l’ho già scritto ma per il calcolo delle probabilità penso sia così. Le lusinghe a Scompiglio arrivano da varie parti ma ci sono degli incastri difficili da fare anche per Lui, nonostante la ricerca del cavallo migliore. E’ chiaro che da Onda e Oca arrivino lusinghe ma…… Rileggere sopra…. Mentre il Bruco gli s’è avvicinato ma, pare, che Tittia preferisca di più il riavvicinamento che c’è stato con il Bruschelli che rafforzare un nuovo rapporto con Bartoletti, ritornando al discorso sopra. Praticamente oggi Trecciolino è la seconda monta di lusso e Tittia preferisce averlo più vicino che “nemico”. Bartoletti ha anche dei ragazzi vicino, che gli possono dare delle garanzie in certe contrade se non hanno il cavallo vincente, la cosa si ripete, perché anche gli altri hanno queste inevitabili “Pedine” che sono poi, alla fine, quelle che fanno la differenza, più ne hai e meglio è, non dimentichiamolo mai, e meglio di me non lo sa nessuno!!! Quindi non li cito ma, non certo perché hanno meno importanza, anzi, è che inevitabilmente montano appena si sono piazzati i Big, però alla fine sono più Big loro, almeno come importanza strategica.
Tittia ne ha di contrade e aspetta con impazienza l’uscita a sorte delle restanti quattro, intanto, sia lui, che gli altri, si stropicciano le mani nell’attesa. Oggi per i dirigenti è dura davvero combatte con quest’Ageggi.
Grazie
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