28 Maggio 2018
Inevitabile partire con sua Maestà, Preziosa Penelope e grande Caria
Una Maestà però fatta diventare tale da il grande lavoro di Francesco Caria che questa volta ha raccolto lui stesso il frutto del suo lavoro e mettendoci in questa vitoria anche tanto del suo. Un Palio di Ferrara bello e combattuto come era ipotizzato visto il gruppo di cavalli e fantini che lo avrebbe corso. Prove mirate ad aggiustare i cavalli e a cercare la conferma della scelta giusta del cavallo. Un gran caldo, una grande afa ma nonostante tutto Brontolo ha cercato di raccontarvelo, credo, in tutti i suoi aspetti. Ferrara è città bellissima e ci si legge il medioevo, con i suoi palazzi e strade. Una Cattedrale altrettanto bella che mi ha lasciato a bocca aperta quando ci sono entrato e credo anche chi mi stava seguendo e che come me non conosceva. Gente disponibile e simpatica e tanto verde, tanti parchi dentro la città addirittura ho notato alberi secolari a cui hanno fatto delle impalcature di ferro per sostenerli, bravi, bravi davvero chi l’ha pensato, anche loro hanno la storia. Apparso dalla tribuna dove c’era la contrada San Giorgio due striscioni di protesta verso l’organizzazione Palio per il 50° anniversario della manifestazione e che la contrada stessa oggi si è dissociata con un comunicato, questo:
Torniamo a raccontare questo Palio che è composto da quattro palii come sapete ed avete visto. Il Palio dei Putti, delle Putte, delle Asine e dei Cavalli. Il Palio dei Putti lo ha vinto San Giacomo con il Putto 14enne Thomas Arquà che a metà dell’ultima curva scatta e vince bene lasciando in lacrime il secondo arrivato il Putto di San Paolo che aveva condotto la gara sin li. San Giacomo torna alla vittoria di questo Palio dei Putti dopo 32 anni. Il Palio delle Putte invece lo ha vinto San Paolo con un assolo della Putta Elena Bonafè. Il Palio delle Asine lo ha vinto San Luca che conduceva la gara fino al terzo giro dove veniva passato dal somaro Cento Lire di San Giovanni montato dalla Staffiera Valentina Marsili ma, con uno scatto da cavallo da corsa nella retta finale il somaro di San Luca, Angelino, tornava forte e vinceva, montato molto bene dallo Staffiere Andrea Mattiolo. Complimenti a Contrade e ragazzi vincitori dallo Staff di Brontolo. Prima di queste gare che precedono il Palio più atteso, quello dei cavalli c’è stato i corteo storico con in testa i Carabinieri a cavallo poi la Corte Ducale, dietro a lei le quattro contrade che hanno vinto i Palii l’anno scorso, poi a seguire le altre. Bello l’unione di tutte le contrade alla fine della sfilata con uscita finale dal campo di corsa, di tutti gli sbandieratori assieme con il rullo di tutti i tamburini e al suono delle trombe. Poi arriva il Palio finale quello dei cavalli agli ordini del Mossiere Davide Busatti che ha sentito qualche critica finale da alcuni ma credo che invece ha fatto il suo. Alcuni cavalli non proprio fermi al canape e con una rincorsa, che doveva controllare l’avversaria, se perdi, rincorsa e Mossiere, l’attimo fuggente finiva che partivi poi tardi, molto tardi. I cavalli sono uscite tutti assieme dai canapi chi più avanti chi più leggermente indietro ma si parte con il canape e non con le gabbie, e la contrada i rincorsa ha fatto naturalmente il suo. Credo quindi che la mossa sia stata buona e mi sento di dire bene a Busatti. Corsa come detto combattuta anche se San Paolo non ha mai rischiato di perdere dopo la prima curva, ed è proprio li che Caria compie a spese del bravo Mereu e di Santo Spirito il suo capolavoro ed è perciò un Palio afferrato dal Tremendo. Vediamo come al solito contrada per contrada.
San Paolo Francesco Caria su Preziosa Penelope. San Paolo porta a termine con la vittoria il suo progetto che dura da tre anni con Francesco Caria e la sua scuderia. Tremendo ha fatto un palio tremendo come lo definiva il suo capitano e il popolo di San Paolo. Brontolo la chiama invece una vittoria afferrata. Caria ha lo scopo di rientrare in Piazza del Campo a Siena e sa che tutto fa perché ciò avvenga. In questo Palio ha messo capacità, determinazione e la giusta “cattiveria” per vincere. Una mossa lunga (circa 45 minuti) e complicata, con una rincorsa che doveva controllare la rivale e altri cavalli che non stavano fermi e con la stessa Preziosa che scaldava il suo motore con le solite inppennatine tra i canapi, il mossiere ha dovuto diverse volte abbassare il canape. Tremendo l’ha gestita però bene sua maestà Preziosa Penelope e parte in testa con decisione. La determinazione e “cattiveria” la deve tirar fuori quando alla prima curva si vede arrivare un Santo Spirito con Mereu e Tiepolo come una fucilata e per fermarlo deve afferrare Mereu per il giubbetto e appoggiando la mano alla sua spalla spingerlo verso l’esterno altrimenti fine d’una storia, quei due non li avrebbe probabilmente presi più. Li ha vinto il Palio!!! Controllato la corsa senza patemi dopo che Preziosa aveva preso la sua forte andatura e la vittoria dopo non è stata mai in forse. Bravo Francesco possiamo dire vittoria merita ed è probabile che qualcuno se ne ricorderà anche a Siena. Il voto è dieci e lode a Caria a Preziosa Penelope, ai suoi proprietari e a San Paolo con in testa la dirigenza per questa bella vittoria da Brontolo e il suo Staff.
Santo Spirito Simone Mereu su Tiepolo. Questa contrada aveva tutto e la dirigenza aveva fatto tutto per cercare la vittoria creando un’accoppiata forte, molto forte. Mereu ha fatto il suo palio, d’altronde come fa sempre e spesso vince. Parte bene con il suo Tiepolo velocissimo a mettersi sulle gambe e Simone è bravo a farli scorrere i cavalli, solo l’afferrata di Caria alla prima curva gli ha impedito di raggiungere una probabile vittoria. Tiepolo è un cavallo fantastico che ha raggiunto la sua maturità e sarà un brutto cliente in tutti i palii che andrà a correre. La contrada detto sopra aveva messo in campo un’accoppiata di prim’ordine. Nonostante l’amarezza e la giustificata arrabbiatura di Mereu non che di Santo Spirito si meritano assieme al grande Tiepolo un super bravi allungato a proprietari e all’allenatore Fabio Fioravanti.
Santa Maria in Vado Andrea Coghe su Briccona da Clodia. Coghe si è messo bene con Briccona da Clodia cavalla che ha imparato a stare al canape e uscirne bene anche se non ha ancora quell’accelerazione primaria da portarla in testa, cavalla che deve ancora crescere ma sta dimostrando che la cosa gli può piacere. Coghe è ormai una sicurezza ad uscire dai canapi alla prima curva allarga un vuoi perché i primi due si allargano e lui è di fuori e forse è anche Briccona stessa che pressata sbaglia l’azione per entrare in curva. Coghe segue da vicino poi la cavalla cala. Detto che è cresciuta ma il mestiere per questi Palii è fondamentale. Capitano e dirigenza avevano comunque portato in contrada un fantino che sta facendo bene e due cavalli di qualità anche se mancano appunto d’esperienza. Alla cavalla la sufficienza non ci può stare però, è sparita troppo presto. Credo che dare una sufficienza agli altri non si fa errore. Sufficienza perché Tempesta il suo lo ha fatto sino a che la cavalla ha retto e la contrada abbia preso un fantino come detto che sta facendo bene ma, almeno uno dei due cavalli però doveva essere d’esperienza.
San Luca Valter Pusceddu su Bonantonio da Clodia Anche qui la contrada con capitano in testa ha creato un’accoppiata vincente con Pusceddu che nei palii fuori Siena è sicuramente un Big. Bonantonio da Clodia è cavallo veloce e un po noiso al canape e forse la distanza 4 giri gli può essere un po lunga, ma l’intenzione di questa contrada era andare subito in testa, cosa purtroppo per loro non riuscita con la rivale di rincorsa. Probabilmente i battuti di questo Palio è proprio San Luca e quindi Pusceddu che quando ha visto la rivale di rincorsa si sarà sentito “male…” Parte leggermente attardato perché Bruschelli lo pizzica nell’attimo che è in dietro e un po coperto, poi non recupera nulla, palio anonimo. Bonantonio credo che non abbia più il passo di questi, poi magari alla prossima mi sbugiarda, ma domenica è sembrato così. L’insufficienza è una conseguenza di tutto.
Benedetto Adrian Topalli su Spartaco da Clodia. Qui la prima insufficienza va data a Brontolo che ha sottovalutato Spartao da Clodia. San Benedetto nella sua dirigenza ha portato in campo un’accoppiata ottima per provare a vincere e la corsa del palio lo ha dimostrato. Alto al canape anche Topalli subisce l’entrata anti San Luca di San Giacomo e parte leggermente indietro, poi Spartaco prende bene l’azione e Vulcano o porta sui primi e lotta il palio sino in fondo. Sparta è un’ottimo cavallo per questi palii. Qui si meritano tutti un bene.
Giovanni Alessio Migheli su Bomario da Clodia. San Giovanni e la sua dirigenza hanno messo in campo l’accoppiata vincente sulla carta. Migheli alto al canape parte e si butta subito di dentro fa meno strada di tutti ed è li pronto a colpire sempre nel vivo della corsa e se capitava l’occasione era pronto a colpire ma Preziosa domenica non cala e si batteva male. Non escono certo ridimensionati da questo palio ne fantino ne cavallo ne tanto meno la contrada e la sua dirigenza. Bomario sempre un leone. Bene a tutti secondo Brontolo.
San Giorgio Andrea Chessa su Tempesta da Clodia. Un palio in carrozza per San Giorgio e la sua dirigenza dopo la bella vittoria dell’anno scorso. Mettono in campo un ragazzo che sa montare e una cavalla che a me personalmente piace, cercando di fare un palio a sorpresa. Direi bene per la contrada. Chessa parte bene nei primi ma poi scivola indietro strada facendo, cade in modo ingenuo alla curva della mossa mentre frusta la cavalla lei si appoggia allo steccato lo fa battere proprio nell’unione dei due steccati dove c’è il vuoto e lo fa scavallare pulito cadendo in piedi mostrando anche una forma atletica ottima anche se era meglio non averla vista in quel caso. Ormai fuori dai giochi ha fatto un’errore di disattenzione che però non avrebbe dovuto fare con l’esperienza che ha, può succedere anche se non dovrebbe. Tirata d’orecchi e insufficienza piena. Tempesta da Clodia anche lei calata troppo presto, non bene, forse il terreno potrebbe aver influito.
Giacomo <Rincorsa> Enrico Bruschelli <Bellocchio> su Tornasol. San Giacomo ha puntato sulla voglia di Enrico Bruschelli e lo ha lasciato libero di scegliersi il cavallo su cui correre, in palio come questo credo abbiano fatto una scelta positiva e il risultato finale la conferma, bene. Bellocchio si è presa la gatta da pelare San Luca con Pusceddu che come ho scritto è un Big e montava un cavallo veloce come Bonantonio da Clodia. Ancora una volta ha mostrato carattere nella scelta ed ha probabilmente scelto Tornasol perché cavallo molto svelto. Ha avuto la fortuna di essere di rincorsa, non ha fatto fare partenze false, la scuola è scuola ed ha quindi gestito benissimo la rincorsa lui e cavallo facendo partire in ritardo l’avversaria San Luca, poi galoppa dietro, ma il risultato è stato ottenuto. Tornasol si è comportato benissimo in partenza ed ha risposto senza storie alle richieste del suo fantino. Bene quindi sia Bellocchio che Tornasol.
Questa è l’analisi di Brontolo del Palio di Ferrara.
Ringrazio i Brontolo Franco Casu e Dardi per la collaborazione ed il giovane di Allumiere Stefano Stendardi che i ha dato una mano ed ha commentato e ci ha raccontato del palio dei Somari di Allumiere.
Grazie all’organizzazione Palio e a Negrini per l’ospitalità e tutti quelli che hanno avuto pazienza con Brontolo per le sue intrusioni. All’anno prossimo, grazie lo Staff di Brontolo
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