30 Gennaio 2023
I Paesi dei Palii Avigliana Cittadina del Piemontese vediamo il Palio i Borghi in questo riassunto del giornalino del Comune; Tra l’altro ci ho anche corso diversi anni fa, ahh come son vecchio….
Il Palio viene finanziato dal Comune e si svolge il 18 Giugno, l’anno scorso, l’anno della ripresa dopo la pandemia nel 2022 non è stato disputato perché il Comune non lo poté finanziare
Pier
La Rievocazione Storica e del Palio dei Borghi alla Corte del Conte Rosso di Avigliana. E la Città vive di quel clima medievale che rappresenta un trascorso fra i più significativi della nostra storia. Avigliana, uno dei “Borghi più belli d’Italia” e “Bandiera arancione” del Touring Club farà il possibile, anche quest’anno, per non deludere le aspettative, per aprire le porte della città e delle sue chiese per offrirle a chi vorrà apprezzare i tanti tesori che la nostra città custodisce. Il Palio è una complessa macchina organizzativa sostenuta in tutti questi anni dalla Pro Loco che ha reso possibile tale evento grazie al lavoro attivo dei tanti volontari che negli anni si sono avvicendati e affiancati alle rispettive amministrazioni comunali. A cui si aggiungono, nella giornata del corteo storico, circa 500 figuranti tra Corte del Conte Rosso, Borghi di Avigliana e musici e sbandieratori. A questo gran numero impressionante di persone coinvolte, e a tutte quelle che in queste righe è impossibile elencare, va la nostra stima e il nostro sentito ringraziamento unitamente a tutti gli sponsor, commercianti e cittadini che contribuiscono alla riuscita e al mantenimento di tale evento. E grazie a chi vorrà vivere con noi questa 38esima edizione.
Il Presidente della Pro Loco nel 2019 Cesare Borello
La Storia di Avigliana
Avigliana, Città antichissima le cui origini si perdono nella notte dei tempi. Forse fondata dai Celti, fu borgo romano (Abellianum) e fiorente sotto i Longobardi e i Franchi. Nel X Secolo Arduino il Glabrione vi fondò il Castello. Adelaide di Susa la portò in dote ai Savoia. Nel 1174 il Castello e parte del borgo furono distrutti da Federico Barbarossa. Ricostruita da Tommaso I, fu la sede preferita dai Savoia al di qua delle Alpi. Agli inizi del Trecento ebbe una zecca propria e nel 1330 un orologio pubblico. Nel XVI secolo vi tenne scuola l’artista Defendente Ferrari. La Città vanta uno dei centri storici più belli del Piemonte, ancora forse poco conosciuto. Il suo castello, residenza della Contessa Adelaide prima e dei Savoia poi, fu testimone di sfarzose corti, di grandi guerre, di violente dispute e di grandi eroismi.
Il Palio, si torna al 1389
Avigliana ogni anno ricorda l’amata figura di Amedeo VII, detto il Conte Rosso, e lo splendore della sua epoca con un emozionante Palio storico, in memoria dei festeggiamenti indetti nel 1389 in onore del passaggio nella Città dei Laghi di Valentina Visconti, figlia di Gian Galeazzo e di Isabella di Valois e cugina dello stesso Conte Rosso, che da Asti si recava a Parigi a incontrare il suo promesso sposo Luigi di Valois Conte di Turenna futuro Duca D’Orleans. Valentina Visconti era partita da Pavia nel giugno 1389 (appena compiuti diciotto anni) la scortava un seguito di un migliaio di persone come si conveniva alla futura moglie di un fratello del Re di Francia. Recava con sé una dote mai pagata prima per un matrimonio: quattrocentomila fiorini in oro e una quantità di gioielli stimabili in altri centomila fiorini, oltre al territorio di Asti e la Contea di Vertus. Questo grandioso evento, ricordato negli annali della storia della città per importanza e magnificenza, viene tuttora celebrato con alcuni appuntamenti nel mese di giugno.
I 7 Borghi del Palio di Avigliana
BORGO SANT’AGOSTINO
Degrada verso Rivoli con cui compete per un ottimo vino e il foraggio con contadini di grande coraggio. “Cornet ad strepitum in castro et locis consuetis” suonava il corno per annunciare il vento e i fuochi portare a spegnimento. Degli Agostiniani ebbe un convento, il Beato Cherubino li era in raccoglimento. Borgo fiero coi Cappuccini di Susa gemellato, un patto di fratellanza hanno giurato. Or qui si presenta per affrontar il suo destino il grande Borgo Sant’Agostino!
BORGO SAN PIETRO
San Pietro di Follonia era il suo nome e pelli e lana lavorava il Fullone. Greggi al pascolo il Monte Cuneo guardava e i Frati Umiliati impreziosivano i filati. Altra leggenda narra che i De Folonia di nobile famiglia, il Borgo fece ricca con la confezione della mantiglia. Le streghe del Monte andavan su per boschi e raccoglievan il piretro per far grande il Borgo San Pietro!
BORGO PAGLIERINO
Sulle pendici del colle Pezzulano, verso le rive del Lago grande, si trova il borgo Paglierino (originariamente detto Ferronia), che deve il nome ai tetti delle sue umili abitazioni, realizzati con la paglia. I suoi abitanti erano infatti principalmente poveri contadini e pescatori, ma il borgo aveva anche una fonte di ricchezza e di prestigio: la Zecca. A ricordare la sua composizione originaria, tra i figuranti si trovano contadini, lavandaie, pescatori, il maestro della Zecca e i lavoranti.
BORGO VECCHIO
Probabilmente primo nucleo abitativo del Comune di Avigliana, il borgo si estende sulle pendici del colle Pezzulano, dominato dalle rovine del castello, e racchiude alcuni monumenti tra i più significativi dell’epoca medievale della cittadina, come la bella Chiesa di Santa Maria e la Porta Ferrata. Originariamente abitato da mercanti, artigiani e ricchi borghesi, il borgo ha sempre amato ostentare la propria ricchezza e ancora oggi gli abiti dei suoi figuranti (mercanti, borghesi, artigiani, cambiavalute e il taverniere) sono particolarmente sfarzosi. Il borgo Vecchio è l’unico ad avere tra le sue fila un gruppo di sbandieratori, ogni anno più abili.
BORGO NUOVO
La Contessa Adelaide volle la sua nascita e vi costruì una piazza e il suo castello e mise a guardia un suo drappello. La nobiltà e il commercio ricco ne costruì ville e dimora e una nuova città vide l’aurora. Astigiani e Chieresi detti “Lombardi” in fuga dalle lotte trovarono ospitalità e fecero grande questa località. Con abili orafi e artigiani esperti con l’oro e l’argento crearono opere da lasciare a occhi aperti. Oggi si ammira la bella chiesa, la Torre dell’Orologio e le Case-Forti per la vittoria stringono le coorti. Ordunque sventolino le bandiere e con i tamburi grande emozione provo, perché parliamo di Borgo Nuovo!
BORGO DRUBIAGLIO
Grangia e Malano son di uno stesso agglomerato a formar corona, la falce e la vanga nel ciel risuona. Foraggio e cipolla nel granaio abbonda, nelle sere d’estate nell’aia suona la ghironda. “Ad Fines” era il il territorio prima d’entrar nel Regno di Cozio, da questa terra è bandito l’ozio. Fieri guardiani delle terre nostre pronti a uscire dal gran serraglio a salvar l’onore di Drubiaglio!
BORGO PERTUSERA
Non si sa di preciso a che cosa il borgo debba il suo nome: sicuramente deriva da “pertus” (buco), ma non si sa se con esso si facesse riferimento alla casa con la torre bucherellata sorta nel XIX secolo vicino alla ferrovia o alla zona paludosa vicina alla Dora, piena di fossi e sorgenti. Pur comprendendo una zona piuttosto vasta, il borgo era abitato da poche famiglie, perché il terreno era prevalentemente paludoso. I suoi figuranti rappresentano cavalieri, scudieri, tessitori, vivandiere, maestri dolciari, erboristi e guardie del ponte.
Arte
Il centro conserva monumenti d’arte e ambienti medievali tra cui la Casa della Porta Ferrata. Nella chiesa romanico-gotica di San Giovanni sono conservati dipinti di Defendente Ferrari e un pulpito ligneo cinquecentesco. La chiesa di Santa Maria, edificata in forme gotiche nel XIII secolo e rimaneggiata in epoca barocca, conserva intatto il campanile a bifore. La chiesa di San Pietro, del XII secolo, fu rimaneggiata tra i secoli XIV e XV; a suo interno conserva affreschi del Trecento e Quattrocento. Sul Lago Grande si affaccia il santuario della Madonna dei Laghi, dove si trovano dipinti attribuiti a Defendente Ferrari e al Caravaggio.
Natura
Costituito da tre ecosistemi: i due Laghi, Lago grande e Lago piccolo, la palude e le colline moreniche ricoperte da boschi di carpini, roveri e castagni, il Parco regionale dei Laghi di Avigliana è meta turistico-sportiva molto frequentata. Nel suo particolare habitat trovano accoglienza numerosi uccelli e diverse specie di mammiferi.
AMEDEO VII DI SAVOIA, IL CONTE ROSSO
Avigliana 1360 – Castello di Ripaille 1391. Alcuni storici fanno derivare il soprannome di questo Conte di Savoia dal colore dei suoi capelli, altri da quello ch’egli soleva usare nelle sue vesti. Nacque il 24 febbraio 1360 in Avigliana da Amedeo VI, il Conte Verde e da Bona di Borbone. Fin dalla prima giovinezza si meritò d’essere annoverato fra i migliori cavalieri e divenne prestissimo anche un prode guerriero. Si distinse in molte battaglie al fianco del Re di Francia Carlo VI contro i Fiamminghi e i loro alleati Ingesi. Tornato in Savoia, nel 1385, dovette subito combattere per sottomettere i Vallesi, ma molto più importante per la storia futura avvenne nel 1388. I Nizzardi minacciati dagli Angioini di Provenza, ad Amedeo VIII una ambasceria, offrendogli la loro sudditanza. Amedeo accettò, e il 12 agosto di quell’anno entrò nella Città e prese possesso della Contea di Nizza e poi di Ventimiglia. Così Amedeo VII fu il primo fra i principi i Savoia a estendere sino al mare i suoi domini. Splendido signore e valoroso soldato, spese molto denaro per giochi e svaghi, ma lasciò ricco il suo Stato, ingrandito dalle vaste e fiorenti province acquisite. Morì il Conte Rosso a 31anni, nel Castello di Ripaille, presso Thonon les Bains di morte che sembrò misteriosa e che, attribuita a delitto per avvelenamento farmacologico, ebbe un lungo strascico di complicate vicende. Il processo per il presunto avvelenamento del Conte Rosso fu clamoroso, ed ebbe echi in tutte le Corti. Dalla moglie Bona di Berry, sua cugina dal lato materno, sposata nel 1377 nacquero un figlio, che fu poi Amedeo VIII , e due figlie: Bona e Giovanna. Ebbe anche due figli naturali Giovanna e Umberto.
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