za PALIO ASTI 2016

PALIO D’ASTI ANCORA UNA NOMINA IL MAESTRO DEL PALIO

Da Asti l’inviatato di Brontolo Dardi Mussa

UFFICIALE: MAURO CHESSA MAESTRO DEL PALIO 2016
Il Sindaco Brignolo e l’Assessore al Palio Massimo Cotto hanno annunciato che l’autore dei drappi (ricordiamo che uno viene consegnato al vincitore della corsa mentre l’altro viene donato alla Collegiata di San Secondo durante le feste patronali) sarà Mauro Chessa.
“Mauro Chessa è nato nel 1933 a Torino, dove vive e lavora. Studia pittura all’Accademia Albertina con Menzio e Calandri, e comincia ad esporre nel 1954 partecipando ad “Undici giovani pittori di Torino”. Come altri della sua generazione esordisce alla Biennale di Venezia, dove espone nel ‘56 e poi nel ‘58. Dopo un inizio improntato al realismo esistenziale, da cui si distacca dopo alcuni anni, per una visione influenzata dalla “pittura informale” e dall’action painting (soprattutto per l’uso espressivo della materia pittorica), Chessa torna ad una dimensione più scopertamente figurativa che all’inizio risente dell’influenza di Francis Bacon, per poi svilupparsi in una sua visione personale. In questi primi anni allestisce numerose personali: Torino, Milano, Nurnberg, Roma, London, Bologna, Venezia. Alla fine degli anni ‘60 smette di dipingere per dedicarsi ad esperienze cinematografiche, da film underground all’animazione a filmati di controinformazione. Dopo alcuni anni torna alla pittura e lo scrittore Giovanni Arpino, presentando la sua personale del ‘79 alla Gian Ferrari di Milano, spiega: «Chessa ebbe ragione nel “tacere”. Doveva riscoprire le ragioni del “narrare”». La sua ricerca procede ora per “cicli” nel rispetto dei “generi” e secondo i «sistemi classici di organizzazione compositiva». L’attenzione per il reale produce nature morte di reperti della quotidianità, vedute suburbane (fabbriche abbandonate, ferrovie, sottopassi) o naturali (boschi, stagni) e figure, soprattutto femminili, indagate in una loro umanità assorta. Nel 2001 la Regione Piemonte gli dedica una grande mostra antologica alla Sala Bolaffi di Torino, a cura di Marco Rosci e di Pino Mantovani, dal titolo “La buccia delle cose”. Nel 2004 dipinge due grandi opere sulla Resistenza (Partigiani nella notte, I ventiquattro giorni di Alba) collocate stabilmente sulle pareti dello scalone monumentale del Comune di Alba. Tra i numerosi scrittori e critici che hanno scritto sul suo lavoro, citiamo: Luigi Carluccio, Francesco Arcangeli, Felice Casorati, Tristan Sauvage, Massimo Mila, Albino Galvano, Italo Calvino, Paolo Fossati, Italo Cremona, Giovanni Arpino, Claudio Malberti, François Debluë, Paolo Levi, Roberto Tassi, Vittorio Sgarbi, Marco Rosci, Pino Mantovani, Gianfranco Bruno, Marco Goldin, Massimo Novelli, Guido Curto, Francesco De Bartolomeis.” (Fonte: www.artecorio.it)

Dardi

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About the author

Pier Camillo Pinelli

Ex Fantino, ora Editore e Direttore responsabile di questo Giornale online e la penso così: "per farsi dei nemici non è necessario dichiarare Guerra, basta dire quel che si pensa" (Martin Luther King)
per mail: giornalebrontolonews@gmail.com

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