1-PAESI DEI PALII

PAESI DEI PALII OGGI BOMARZO

18 MARZO 2020

Oggi vediamo il bel Paese di Bomarzo con il suo Parco dei Mostri; ha storia antica Bomarzo, ma antica veramente, si parla degli Etruschi. Leggiamo grazie a WichipediA la sua storia.

l’ultimo palio

Bomarzo
comune
Bomarzo – Stemma Bomarzo – Bandiera
Bomarzo – Veduta
Localizzazione
Stato Italia Italia
Regione Lazio Coat of Arms.svg Lazio
Provincia Stemma ufficiale provincia di viterbo.png Viterbo
Amministrazione
Sindaco Ivo Cialdea (Verso il futuro) dal 30-3-2015
Territorio
Coordinate 42°28′58″N 12°14′58″ECoordinate42°28′58″N 12°14′58″E (Mappa)
Altitudine 263 m s.l.m.
Superficie 39,65 km²
Abitanti 1 756[1] (30-6-2019)
Densità 44,29 ab./km²
Frazioni Mugnano in Teverina
Comuni confinanti Attigliano (TR), Bassano in TeverinaGiove (TR), GraffignanoSoriano nel CiminoViterboVitorchiano
Altre informazioni
Cod. postale 01020
Prefisso 0761
Fuso orario UTC+1
Codice ISTAT 056009
Cod. catastale A955
Targa VT
Cl. sismica zona 2B (sismicità media)
Cl. climatica zona E, 2 120 GG[2]
Nome abitanti bomarzesi
Patrono Sant’Anselmo di Bomarzo
Giorno festivo 24 aprile

erritorio

La cittadina si situa nel cuore della Tuscia tra le estreme pendici nord-orientali dei monti Cimini e l’ampia vallata del fiume Tevere, che segna il confine con la vicina Umbria, in particolare con i comuni di Giove ed Attigliano, siti entrambi in provincia di Terni.

Clima

Storia

Nonostante i molti ritrovamenti archeologici susseguitisi sul territorio bomarzese dagli inizi dell’Ottocento ad oggi, le origini dei suoi primi abitanti rimangono avvolte nel mistero. Alcuni indicano il popolo asiatico dei Meoni[3], altri i misteriosi Rinaldoniani[4]. Certo resta il fatto che il territorio fu intensamente popolato sia dagli Etruschi che dai Romani, che lo conquistarono intorno al V secolo a. C. e ne ascrissero la popolazione alla Tribù Arniense.
A testimonianza di quei tempi restano ancor oggi molte prove tangibili nell’area bomarzese: la Piramide Etrusca, le tagliata e le necropoli, i ruderi di un acquedotto romano, le fornaci dei Volumni.
Parte dell’Impero Romano fino alla sue caduta, Bomarzo venne in seguito retta dai suoi vescovi fino alla soppressione della diocesi avvenuta nell’XI secolo. Durante questo arco di tempo venne ripetutamente invasa: prima dalle armate del Re Totila durante la Guerra Gotica (535-553), in seguito dai Longobardi di Alboino tra il 569 ed il 590[3]. L’ultima invasione si ebbe nel 739 per mano del Re Liutprando, che la sottrasse al Ducato Romano insieme con Ameria (Amelia), Orte e Blera[3]. In seguito Bomarzo fu sempre parte integrante dello Stato Pontificio, ed in particolare della Delegazione di Viterbo, di cui fece parte sino al 1866.-

Durante i secoli, tuttavia, la città passò diverse volte di mano: venduta da un certo Uffreduccio Risio alla città di Viterbo nel 1298, venne poi infeudata agli Orsini, che la tennero fino al 1646. Durante il loro dominio, Bomarzo conobbe un periodo di discreta fioritura culturale, come dimostrato dalla ricostruzione del Duomo di Bomarzo e del Palazzo Orsini (Bomarzo), trasformato in residenza gentilizia. Negli stessi anni venne alla luce nel borgo il poeta e orientalista Fortunio Spira (Bomarzo, c. 1490Venezia1559), nato Sebastiano di ser Giovanni di ser Nicolò[5]. Nel 1646, il Duca di Bomarzo Marzio Orsini (16181674) alienò il feudo ad Ippolito Lante Montefeltro della Rovere (16181688), la di cui famiglia lo possedette fino al 1837, quando il Duca Giulio (1789-1873) lo vendette ai Borghese.-
In seguito alla Terza Guerra d’Indipendenza, nel 1866 Bomarzo venne annessa al Regno d’Italia.-
Nel 1942 cedette la frazione di Chia al comune di Soriano nel Cimino[6].

Monumenti e luoghi d’interesse

Architettura religiosa

Chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo

Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Duomo di Bomarzo.

L’edificio, altresì noto come “Duomo di Bomarzo”, è situato nel cuore del borgo, a pochi passi da Palazzo Orsini. Già cattedra dei vescovi polimarziensi, è oggi sede della parrocchia e dell’arciprete del paese, ed ospita al suo interno le reliquie di Sant’Anselmo di Bomarzo[7].

Il Duomo di Bomarzo col campanile medievale.

Chiesa di Santa Maria di Montecasoli

Chiesa medievale perfettamente conservata, è situata all’interno della Riserva di Monte Casoli. Viene raggiunta una volta all’anno dalla popolazione locale, che vi si reca a piedi il Lunedì dell’Angelo partendo dal centro di Bomarzo[7].

Chiesa di Santa Maria della Valle

La chiesa, edificata nel XVII dalla nobile famiglia dei Lante della Rovere su un precedente edificio, è situata nelle vicinanze del Sacro Bosco[7].

La chiesetta di Sant’Anselmo.

Chiesa di Sant’Anselmo

Piccolo edificio eretto a poca distanza dal duomo ove sono inumate le spoglie del santo. L’interno, estremamente spoglio, conserva un quadro del Santo risalente probabilmente al XVIII secolo[7].

Chiesa del Cristo Risorto

Voluta dal Vescovo di Viterbo, Mons. Luigi Boccadoro, in seguito all’incremento demografico incontro al quale andò Bomarzo negli anni ’60. La chiesa, costruita in mattoni, vuole imitare lo stile etrusco per sottolineare il legame del paese con questo popolo[7].

Architetture civili

Parco dei Mostri

Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Parco dei Mostri.

Il complesso monumentale è noto anche come “Sacro Bosco”. Situato alle pendici di un vero e proprio anfiteatro naturale, fu fatto costruire da Vicino Orsini nel XVI secolo. Nel parco vi sono monumenti che raffigurano animali mostruosi e mitologici. Lo scrittore argentino Manuel Mujica Lainez ha fatto un affresco storico molto documentato del Parco dei Mostri nel suo romanzo Bomarzo[8].

Palazzo Orsini[modifica | modifica wikitesto]

Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Palazzo Orsini (Bomarzo).

Il palazzo è formato da varie costruzioni, risalenti al periodo che va dal 1525 al 1583, e con la sua struttura articolata domina il paese. All’interno, assieme alla sede del Municipio, spicca il bel salone affrescato da pittori della scuola di Pietro da Cortona. Il feudo con il palazzo furono acquistati dai Borghese nel 1836[9].

Altro

Monumento a Salvo D’Acquisto

Monumento a Salvo D’acquisto M.O.V.M.

La statua che ricorda il vice brigadiere dell’Arma dei Carabinieri Salvo D’Acquisto (1920-1943) è posta nell’omonima piazza.

Aree naturali

Riserva naturale provinciale Monte Casoli di Bomarzo

Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Riserva naturale provinciale Monte Casoli di Bomarzo.

Area naturale posta nel territorio bomarzese.
Piramide etrusca di Bomarzo.

Parco dei Mostri
Sacro Bosco di Bomarzo
Bomarzo Monster.jpg

Un mostro del parco: l’Orco

Ubicazione
Stato Italia Italia
Località Bomarzo
Caratteristiche
Tipo Complesso monumentale, parco
Inaugurazione 1547
Apertura Tutti i giorni con orario continuato dalle 8:00 al tramonto
Ingressi Strada della Croce
Note Ingresso a pagamento

Etnie e minoranze straniere

Palazzo Orsini

Secondo i dati ISTAT[12] al 31 dicembre 2010 la popolazione straniera residente era di 191 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:

Cultura

Eventi

La festa patronale del paese in onore di Sant’Anselmo Vescovo viene festeggiata il 24 aprile, mentre il 25 aprile viene disputato il Palio di Sant’Anselmo che si corre tra le cinque contrade o rioni – Dentro, Borgo, Poggio, Croci e Madonna del Piano in cui è diviso il paese, data conservata per tradizione dal secolo XVII, pur se non coincide esattamente con la ricorrenza del santo patrono[13].

Il 25 aprile in concomitanza con il Palio si tiene anche il corteo storico rinascimentale in costume denominato “Vicini Ursini de Castro Polimartij” e la Sagra del Biscotto di Sant’Anselmo, una dolce e profumata ciambella all’anice[13].

La terza domenica di giugno sempre in onore del Santo patrono si festeggia la ricorrenza della traslazione del Suo corpo, la di cui sepoltura nel 1647, per interessamento del Duca Ippolito Lante della Rovere fu spostata dall’altare di San Sebastiano a quello principale[14]. Anche in tale occasione oltre alla processione religiosa, si tiene un concerto bandistico ed uno spettacolo pirotecnico.

Il giorno di Pasquetta è tradizione recarsi al Santuario della Madonna di Montecasoli, nella vicina Riserva omonima per il tradizionale pranzo sul prato nel magnifico scenario dell’altipiano, con canti e balli[7].

Geografia antropica

Rioni di Bomarzo

Il capoluogo comunale si divide in cinque rioni che si contendono ogni anno, il 25 aprile, il Palio di Bomarzo. Di recente istituzione è il Torneo dei Rioni, competizione di calcio a cinque tra i quartieri.[15]

I Rioni di Bomarzo.

Nobile Rione Dentro

Corrisponde alla parte più antica del borgo, comprendente il centro medievale, il Duomo e Palazzo Orsini. La chiese del Dentro è quella di Sant’Anselmo, dove sono conservati i palii vinti in passato dal rione. I colori araldici sono il giallo ed il nero, mentre lo stemma rappresenta una torre merlata su sfondo giallo e nero con palme.[15]

Antico Rione Borgo

il Borgo è il secondo rione per antichità: iniziò infatti a svilupparsi intorno al XVII secolo intorno alla principale via d’accesso al Dentro. La sue chiesa è quella della Misericordia, mentre lo stemma raffigura una fontana su sfondo rosso e blu, colori del rione.[15]

Regale Rione Poggio

Corrisponde alla parte di congiunzione tra zona antica e zona moderna del paese. Situato su un’altura nelle vicinanze del Borgo, ha come stemma sei poggetti gialli sovrastati dalla rosa degli Orsini su sfondo verde. Chiesa rionale è la Madonna delle Grazie, mentre i colori sono giallo e verde.[15]

Arcigno Rione Croci

Zona interessata da recente urbanizzazione, il rione è il più esteso e popolato. La chiesa è quella di recente costruzione dedicata a Cristo Risorto,[7] mentre lo stemma raffigura un ovale ricamato contenente una croce maltese. I colori sono bianco e rosso.[15]

Rapace Rione Madonna del Piano

Situata anch’esso nella zona moderna, deriva il suo nome dall’omonima chiesa, posta tra il centro abitato e la campagna circostante. Lo stemma raffigura un’aquila su sfondo rosa e nero, colori rionali.

Mugnano in Teverina

Frazioni

Oggi Bomarzo possiede una sola frazione, Mugnano, ma fino al 1942 faceva parte del territorio comunale anche quella di Chia.[6]

Mugnano

Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Mugnano in Teverina.

Piccolo abitato posto su uno sperone tufaceo, è caratterizzato dall’imponente mole della Torre degli Orsini.

About the author

Pier Camillo Pinelli

Ex Fantino, ora Editore e Direttore responsabile di questo Giornale online e la penso così: "per farsi dei nemici non è necessario dichiarare Guerra, basta dire quel che si pensa" (Martin Luther King)
per mail: giornalebrontolonews@gmail.com

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