1-INTERVISTE GENTE DELL'IPPICA

LUCA SPIGA: GRANDI SUCCESSI IN AUSTRALIA…”MA QUANTA NOSTALGIA DI PIAZZA ALFIERI”

4 DICEMBRE 2022

(Palio 2009 per il Borgo Don Bosco)

Qualche giorno fa ho raggiunto telefonicamente un amico che da ormai 10 anni si sta togliendo parecchie soddisfazioni in Australia. Luca Spiga, astigiano, classe 1983, è stato protagonista nel mondo del Palio con 5 presenze in Piazza Alfieri nei primi anni 2000 e con diverse apparizioni nelle corse in provincia. Si è trasferito nel 2012 a Pakenham (Melbourne). Luca è figlio d’arte, il papà Rinaldo è stato uno dei fantini di punta della festa astese negli 70 e 80.

Come ti sei avvicinato al mondo del Palio?

Figlio d’arte, sono cresciuto in mezzo ai cavalli. Mio padre allenava cavalli da Palio dopo la carriera da fantino e io lo aiutavo. All’età di 13 anni la mia prima volta nei box ad Asti, nel 1996, quando avevamo due cavalli di proprietà di Valerio Sabatini che arrivarono rispettivamente primo (Blu Baker Bingo Don Bosco) e Tanzerin per Tanaro al terzo posto.

Raccontaci le tue esperienze in Piazza Alfieri. Che ricordi ti porti dietro?

Ho corso 5 Palii. Nel 2001 per San Marzanotto (grande grazie al Rettore e amico Angelo Civitate) non mi sono qualificato per la finale. Nel 2002 Nizza mi si ruppe la cavalla alla prima curva. Nel 2003-2004 Montechiaro niente finale il primo anno (caduti in 5 al cavallone quando ancora era stretto) mentre il secondo anno squalificato in batteria (ero terzo) per aver trattenuto Nizza (montava Scaglione) per le redini, che venne poi anch’esso squalificato per avermi trattenuto. Ultima apparizione nel 2009 per Don Bosco non qualificato per la finale. Non sono mai stato molto fortunato ed abile a presentarmi con un cavallo competitivo: il primo anno scelsi Silver Thing, cavallo acquistato ad agosto dalla scuderia San Martino che aiutavo mentre preparavo i cavalli di Sabatini, pessima scelta. Secondo anno Zeky cavalla molto buona con cui avevo vinto un paio di corse a Busto Arsizio e un terzo allo stadio, infortunata alla prima curva. Montechiaro primo anno anche li cavalla presa ad Agosto dalla pista, ottima promessa ma molto inesperta, che si infortunò poi prima del Palio 2004 cosi andai a prendere il grande Kipketer preso dalla pista il mercoledì del Palio dall’ippodromo di Milano. Ricordo benissimo che feci le prove senza paraocchi (li metteva nelle regolari) per poi metterli il giorno del palio, mi trovai con un cavallo molto meno gestibile, ma tanto tanto potenziale. Nel 2009 mi dovevo presentare con Florita con cui avevo vinto un paio di corse a Busto Arsizio, ho perso all’ultimo giro la Provaccia di Legnano finendo secondo e vinto una corsa secca allo stadio. Purtroppo mi si infortuna l’ultima settimana di Agosto. Dopo una ricerca estenuante montai una cavalla di Donatini di cui non mi viene il nome, aveva anche già corso ad asti qualche anno prima. I ricordi e le emozioni sono tante! Avevo sempre una tifoseria e mezzo, quella del mio Borgo più tutti i miei amici tanarini dove sono cresciuto. C’è sempre molta tensione i giorni del Palio e mio padre, nonostante sia stato un ottimo maestro, metteva sempre involontariamente molta pressione. Mi seguiva sempre anche quando i cavalli non erano allenati da lui, però quando salivo a cavallo tutto spariva: pubblico, papà, altri fantini, per me eravamo io il mio destriero contro gli altri, e pensavo solo alla corsa: dicevano infatti fossi molto freddo a cavallo.

Che altre esperienze hai in giro per l’Italia?

Altri palii, provaccia di Legnano per Legnarello, secondo, vinto varie corse a Busto, un paio allo stadio e vari piazzamenti. Ho vinto Mordano, ho corso quattro Palii a Montagnana, 3 finali un terzo posto. Una corsa e una vittoria a Fucecchio con la mezzo sangue Fantaghiro saura, con cui dovevo poi correre Casole d’elsa ma gli altri si rifiutarono di partire perché sostenevano che la cavalla scalciasse (mai fatto quando era allenata da me), proposi anche di partire in seconda fila distante da loro ma niente, nel frattempo Intiveddao altro mezzo preparato da me che arrivò in scuderia come cavallo ingestibile e rotto (allenato in precedenza in terra senese) finisce secondo di muso a Casole montato da Donatini se non erro. Purtroppo non potevo montarli entrambe e scelsi la grigia.

Nel 2012 la scelta di trasferirsi in Australia…

Mi trasferisco nella terra dei canguri nell’ottobre 2012, non riuscivo più a trovare ingaggi al Palio e il lavoro con i cavalli scarseggiava e dava davvero poche sicurezze, anche se all’epoca ero impiegato alla “Semplicina” (dove ci siamo conosciuti), in più avevo voglia di fare nuove esperienze lavorative e di vita. Iniziai come track rider (fantino da lavoro), non spiaccicavo una parola di inglese, meno male che avevo Marta che lavorava con me, per poi dopo un anno diventare caporale di scuderia per una piccola scuderia da 30 cavalli. Dopo 7 anni (anche per motivi di visto non potevo cambiare) mi sono trasferito in ippodromo ma per un’altra scuderia, per poi finire caporale dove sono ora per Peter Moody, l’allenatore di Black Caviar, uno dei più famosi allenatori Australiani: abbiamo più di 200 cavalli in allenamento.

In questi anni hai ottenuto dei risultati straordinari

Ho raggiunto dei bei risultati: record della pista sui 1000m a Moonee Valley e vinto 3 listed race con Vatican (cavallo che oltretutto montavo ogni giorno), due gruppi uno con il mio secondo lavoro, con un cavallo, Mr Quicky, che montavo spesso e portavo sempre alle corse. Nella scuderia dove sono ora siamo terzi in classifica, abbiamo la percentuale più alta di vittorie, vinto vari gruppi 1, secondi nella Melbourne cup, e ciliegina sulla torta abbiamo vinto la golden eagle, corsa da 10milioni e mezzo di montepremi con I wish I win, cavallo che porto sempre io in corsa.

L’ippica gode di ottima salute dalle tue parti

L’ippica Australiana è in costante crescita, aumentano i montepremi, creano nuove corse “paperoniche”. L’everest e golden eagle sono due corse nuove, sono alla quarta edizione, una è da 12 milioni l’altra da 10.5. Hanno un volume di corse impressionante, ci sono un minimo di 3 race meeting (di galoppo trotto qui pochissimo) al giorno e al sabato diventano 9/10 e in più allevano un sacco di cavalli. Investono e ricercano un sacco sul benessere del cavallo, usufruiscono delle nuove tecnologie per migliorare l’allenamento e investono soldi anche per la vita del cavallo dopo la carriera sportiva, ovvero finanziano eventi come concorsi ippici di bellezza e dressage per gli ex cavalli da corsa così da stimolare la riqualificazione del cavallo da corsa

Riesci a seguire gli avvenimenti palieschi?

Il mondo dei Palii lo seguo sempre grazie a voi, leggo i vostri articoli e guardo i video. In più sento ogni tanto Donato Calvaccio e gli amici tanarini. Quando ci sono i Palii più grossi qua è lunedì mattina e di solito lavoro, quindi appena posso apro il telefono e sbircio. Per quello di Asti mi porto il telefono a cavallo che non si potrebbe e se mi beccano 200$ di multa.

Come hai visto cambiare la festa astigiana?

Un po’ difficile dirlo da qui. Sono contento di tutte le modifiche che sono state prese per la sicurezza ed il benessere del cavallo e di vedere che la ricerca continua. Mi spiace che usiate i mezzosangue ma in effetti il purosangue è molto delicato, infatti non sento più di incidenti nelle ultime edizioni. Peccato però perché secondo me con i puri c’era meno divario tra i cavalli.

Hai nostalgia di Piazza Alfieri?

La piazza manca un sacco, sia a cavallo che non. Manca l’atmosfera, la rivalità tra i popoli e l’unione che si crea; vedere le facce e sentire le voci di tutte quelle persone che lavorano un intero anno per quel drappo, rappresentare tutte quelle persone che hanno riposto tutti i loro sacrifici in te per culminare nella gioia della vittoria è un emozioni unica

Hai piacere di ringraziare qualcuno?

Ci tengo molto a ringraziare mio padre che è stato il mio maestro, Mario Beccaris, che anche se avevamo visioni molto diverse e ci prendevamo spesso mi ha dato importanti riflessioni per la vita, Valerio Sabatini che mi ha dato fiducia e mi ha messo a disposizione cavalli di grande livello e i Tognetti che mi hanno supportato un sacco con i loro cavalli e c’è stata un ottima collaborazione.

Grazie per la disponibilità e in bocca al lupo per tutto 

Dardi

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