02 Dicembre 2024
Le Università di Siena e Firenze e il Reparto Carabinieri per la Biodiversità di Follonica monitorano con droni habitat unici sull’isola di Montecristo
Montecristo è la più distante dalla terraferma fra le isole dell’Arcipelago Toscano. Prevalentemente montuosa, di roccia granitica, è estesa per circa mille ettari e raggiunge 645 metri sul livello del mare con il Monte Fortezza. Divenuta Riserva Naturale dello Stato nel lontano 1971, affidata allora all’Azienda di Stato per le Foreste Demaniali – Corpo forestale dello Stato – con la condizione che vi venisse promossa la ricerca scientifica, è oggi gestita dall’Arma dei Carabinieri per il tramite del Reparto CC per la Biodiversità di Follonica.
Il valore e l’unicità delle componenti naturali dell’isola gli hanno valso, dopo l’istituzione come Riserva naturale dello Stato, l’inserimento, dal 1996, all’interno del Parco nazionale dell’Arcipelago Toscano e il riconoscimento come sito della Rete ecologica europea “Natura 2000” (ZSC – Zona Speciale di Conservazione) e ZPS – Zona di protezione Speciale) ai sensi delle Direttive comunitarie 92/43/CEE e 79/409/CEE.
Per il valore delle attività di studio e protezione l’isola è insignita inoltre, dal 1998, del prestigioso Diploma del Consiglio d’Europa per la Conservazione della natura.
Nei decenni numerose e di varia natura sono state, e sono in corso, le attività di ricerca scientifica condotte sull’isola, con la partecipazione di prestigiose università e Istituti di ricerca. Il monitoraggio continuo delle componenti faunistiche e floristiche occupa inoltre un posto di assoluto rilievo fra i compiti della gestione dell’area protetta esercitata dagli uomini dell’Arma.
È il caso dell’approfondimento delle caratteristiche e della longevità dei plurisecolari alberi di leccio che troviamo negli alti versanti della Riserva, con i loro oltre nove secoli di età (datazione eseguita con metodi scientifici) o dello studio degli habitat di prioritario interesse per la conservazione che fanno di Montecristo un vero e proprio scrigno di biodiversità.
In questo ambito, ricercatori botanici delle Università di Siena e Firenze, in collaborazione con i Carabinieri per la Biodiversità di Follonica, stanno studiando la vegetazione rupicola dell’isola di Montecristo, di grande rilevanza conservazionistica poiché riferibile all’habitat di interesse comunitario “Pareti rocciose silicee con vegetazione casmofitica (codice 8220)”.
Il progetto, coordinato dal professor Bruno Foggi, del Dipartimento di Biologia Vegetale dell’Università di Firenze, e dalla professoressa Claudia Angiolini, del Dipartimento di Scienze della Vita dell’Università di Siena, ha coinvolto i ricercatori Unisi, Leopoldo de Simone e Tiberio Fiaschi che, a inizio ottobre, sono stati in missione sull’isola utilizzando droni e GPS con precisione centimetrica per monitorare lo stato di conservazione dell’habitat e delle sue rare specie vegetali, alcune delle quali, come la Saxifraga montis-christi e lo Hieracium racemosum subsp. amideii, esclusive dell’isola.
Fondamentale, grazie alla partecipazione del Comandante Giovanni Quilghini che ha sostenuto la ricerca sia nella fase progettuale che attuativa, il contributo al progetto del Reparto Carabinieri per la Biodiversità di Follonica, a cui è affidata la gestione di Montecristo in quanto Riserva Naturale dello Stato. Sostanziale anche il ruolo del Brigadiere Ca. Q. S. Marco Landi e del Maresciallo Ord. Antonio Zoccola, esperti conoscitori di flora, vegetazione e habitat dell’isola, che hanno supportato le operazioni sul campo.
“Questa ricerca – dichiara Leopoldo de Simone – che è la prima al mondo ad usare droni fotogrammetrici ad alta risoluzione per studiare habitat rupicoli, ha permesso di ottenere dati preziosi in un ambiente estremamente difficile da monitorare”.
“Le ricerche – continua la professoressa Angiolini – si sono concentrate in zone particolarmente impervie dell’isola e l’utilizzo di tecnologie all’avanguardia ha permesso una mappatura precisa e permetterà di svolgere un’analisi approfondita dell’ecologia e dello stato di conservazione di questo habitat altrimenti inaccessibile”.
“Questa ricerca – ha commentato Bruno Foggi – va vista in un più ampio quadro di approfondimenti sulla conoscenza degli habitat della Toscana meritevoli di conservazione ai sensi della Direttiva 92/43 CE, che vede i ricercatori dei due Atenei impegnati in una stretta e proficua collaborazione da alcuni anni e di cui il progetto ‘Montecristo’ fa parte”.
“Il progetto – conclude il Colonnello Giovanni Quilghini – mira non solo a migliorare la conoscenza degli habitat di Montecristo, ma anche a promuovere una conservazione efficace delle specie rare e minacciate che vi risiedono. Questo sforzo rappresenta un contributo significativo dei Carabinieri Forestali nella tutela della biodiversità in un contesto di crescente attenzione verso la conservazione degli habitat di rilevanza europea”.
Foto: Personale tecnico scientifico che esegue rilievi floristici sull’isola di Montecristo
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02 Dicembre 2024
Crescono del 9% le immatricolazioni ai corsi di laurea triennale e a ciclo unico dell’Università di Siena
Sommando anche il primo anno dei corsi di laurea magistrale, è stata superatala soglia dei 4.000 nuovi iscritti
L’Ateneo registra un aumento uniforme in tutte le aree disciplinari e buoni risultati nelle diverse zone geografiche del Paese
Sono in crescita di circa il 9% le immatricolazioni ai corsi di laurea triennale e a ciclo unico dell’Università di Siena, che alla stessa data del 2 dicembre sono passate dalle 2.882 dello scorso anno accademico alle 3.136 di quello in corso. Questo aumento riporta le immatricolazioni sui numeri del 2020/2021, con dati superiori sia al 2021/2022 (3.053 immatricolati), sia al 2022/2023 (2.981 immatricolati), sia appunto al 2023/2024 (2.882 immatricolati).
Sommando anche gli iscritti al primo anno dei corsi di laurea magistrale, sempre alla data del 2 dicembre, si raggiunge la cifra di 4.065, con una crescita complessiva del 10,5% rispetto al dato dello scorso anno. Per quanto riguarda il primo anno delle lauree magistrali, gli iscritti sono 929 rispetto ai 797 del 2023/2024 e anche qui il numero è superiore agli ultimi anni.
Occorre considerare, inoltre, che quest’anno è particolarmente elevato il numero degli studenti prenotati, quelli cioè che hanno avviato la procedura di immatricolazione on line senza averla ancora completata, e questo potrebbe far crescere ulteriormente il risultato definitivo. A oggi per i corsi di laurea triennale e a ciclo unico sono 172 le studentesse e gli studenti prenotate/i e per quelli dei corsi di laurea magistrale sono 110.
Ottime notizie derivano anche dall’analisi della distribuzione geografica degli immatricolati triennali e a ciclo unico, così come delle aree disciplinari che caratterizzano l’Ateneo senese.
Nel primo caso, si evidenzia una crescita in tutte le aree del Paese, tranne che nel nord. Significativo, anche se su numeri abbastanza contenuti, è l’aumento che riguarda Sicilia e Sardegna (+34,8%) e buono il dato relativo al sud (+2,1%). La grande maggioranza delle immatricolazioni proviene dal centro Italia, con una crescita del 9% rispetto allo scorso anno (da 2.312 a 2.520 immatricolati) e buoni risultati per Umbria (+25%) e Lazio (+12%). Anche in Toscana le immatricolazioni aumentano del 9% e si concentrano nei tradizionali bacini provinciali: Siena (983 immatricolati e +5,5%), Arezzo (532 e +37,5%) e Grosseto (471 e +7,5%).
Questa tendenza è sostanzialmente confermata per i corsi di laurea magistrale, con un saldo positivo per la Toscana (404 immatricolati e +18,5%), suddiviso soprattutto tra le province di Siena (193 e +19%), Arezzo (68 e -4,2%) e Grosseto (59 e +63,9%), con un’ottima performance anche per Firenze (58 e +70,6%).
Sono in crescita, infine, tutte le aree disciplinari dell’Università di Siena. Per quanto riguarda triennali e cicli unici, i numeri indicano 894 immatricolati per Lettere, Storia, Filosofia e Arti (+3,5% rispetto allo scorso anno), 796 per Economia, Giurisprudenza e Scienze Politiche (+19,5%), 754 per Scienze Biomediche e Mediche (+9,3%) e 692 per Scienze Sperimentali (+4,5%). Stesso trend per le magistrali, con Lettere, Storia, Filosofia e Arti a +16,6% rispetto all’anno passato; Economia, Giurisprudenza e Scienze Politiche a +19,8%; Scienze Biomediche e Mediche a +4,9%; Scienze Sperimentali a +25%.
Per i corsi di laurea triennale e a ciclo unico, la cui scadenza era fissata al 4 novembre, sarà possibile immatricolarsi fino al 20 dicembre con il pagamento di un contributo per ritardata iscrizione.
Per le iscrizioni al primo anno dei corsi di laurea magistrale la scadenza è fissata al 20 dicembre, senza pagamenti aggiuntivi.
“I dati sulle immatricolazioni ai corsi di laurea triennale e a ciclo unico e sulle iscrizioni al primo anno dei corsi di laurea magistrale – ha commentato il Rettore Roberto Di Pietra – sono ottimi considerati da tutti i punti di vista. A oggi abbiamo già più di 4.000 nuove studentesse e studenti, con un aumento di circa 400 unità rispetto alla stessa data dello scorso anno, che diventano oltre 600 se consideriamo i prenotati. Per le triennali e i cicli unici cresciamo di 9 punti percentuali e per le magistrali, che hanno numeri ancora provvisori, del 16,6%. Dopo alcuni anni di calo, l’Università di Siena torna a crescere con decisione e lo fa in modo uniforme, comprendendo tutte le aree disciplinari e molti dipartimenti. Si conferma e consolida come Ateneo di riferimento della sua area vasta, che si estende alle province di Siena, Arezzo e Grosseto, e torna a guadagnare posizioni in territori che per noi sono strategici, dall’Umbria al Lazio, dalle regioni del sud alle isole. È, insomma, un risultato che ci conforta e ci motiva a migliorare ulteriormente, frutto dell’impegno dell’intera comunità accademica”.
Foto: Il Rettore Roberto Di Pietra e la dottoressa Claudia Vaccarezza, Dirigente Area Servizi agli Studenti, presentano i dati alla stampa
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