04 Luglio 2023
Andiamo a vedere chi ha fatto cosa con la pagella di Pier.
Inutile ripeta quello che ho detto in diretta nel filmato CLICCA QUI che ho fatto all’ora di pranzo il giorno del Palio, quello era e quello è il mio pensiero sul Palio e sui cavalli.
Andiamo per ingresso ai Canapi escludendo la vincitrice Selva che farò per prima, il tempo del Palio dovrebbe essere 01:13,01 così ha detto il cronometro quando ho preso il tempo guardando il filmato.
SELVA, che gli vuoi dire ad una Dirigenza che vince a raffica…? Ha ragione Capitan Giorgi ed i suoi, stalla compresa, visto anche l’atteggiamento della cavalla per prove e Palio, bravi.
Violenta da Clodia, dicevo da sempre che se veniva indirizzata solo per la Piazza sarebbe stata una nuova Preziosa Penelope e così è stato, si può battere dicevano, si, forse, se usciva da quelle otto Contrade, dove, in quel caso, avrebbe trovato “vento” contrario con un Mare forza otto e poi chi sà…
Giovanni Atzeni detto Tittia o più propriamente l’Aggeggio, come lo chiamo io; ha “l’egoismo” innato e vuole vincere, se l’è suonata e cantata vincendo il suo 5° Palio di fila ed arrivando così a 10 vittorie, ha fatto tutto perfetto con una cavalla perfetta, la Selva ha raggiunto le 18 vittorie nel dopoguerra con le ultime tre nel segno del Tittia, 2015-19-23.
Al canape ha il suo daffare cercando il posto con le buone e le cattive, poi coglie l’attimo e parte primo e ci rimane facilmente per tutta la strada.
10 e lode a questo “Cannibale” Atzeni, ora toccherà cambiargli soprannome, alla Violenta da Clodia e al suo entourage e non certo per ultimi naturalmente alla Contrada della Selva con in testa la sua Dirigenza.
ONDA, conferma il fantino con cui ha rapporti ormai da anni su un cavallo che li ha fatti saltare Capitan Toscano.
Viso d’Angelo, si comporta bene nei Canapi ed esce bene ma conferma il suo non essere velocissimo nei primi metri di corsa.
Carlo Sanna detto Brigante ha il suo da fare contro la Torre tra i canapi con le buone e le cattive, poi esce bene, la Torre gli va via, gira quarto a San Martino seguendo la strada interna.
Al Casato il cavallo ha un rallentamento perché si trova la Giraffa d’avanti e viene tamponato di conseguenza dal Drago, al secondo San Martino il Cavallo gli svirgola forte prima dietro e poi d’avanti facendolo cadere.
Cinque
TORRE, la scelta giusta di Capitan Ricci su un cavallo, Zio Frac che a dire il vero in tanti ci avevano capito il giusto, uno dei più belli alla previsita dove commentavo il suo essere bello sopra, tutto pomellato e sotto con dei movimenti belli e liberi.
Giuseppe Zedde detto Gingillo ha potuto contare, al contrario dell’anno scorso su una rincorsa affidabile che gli ha permesso di tutelarsi dalle strizzate e non solo in mezzo ai Canapi di Onda e Selva riuscendo a cogliere così l’attimo giusto per uscire con gli altri, liberandosi poi dell’Onda e girando San Martino secondo, insegue guadagnando nelle curve con traiettorie basse ma nulla può sullo strapotere di chi era in testa.
Gingillo si rimette prepotentemente all’attenzione come Big montando davvero molto bene Zio Frac.
Nove e forse ci sta bene anche il mezzo.
ISTRICE, ha montato il Fantino che avrebbe montato Capitan Testa se non andava il Tittia.
Reo Confesso, è questo, cavallo monocorde di 13 anni, meno veloce di quel che pensavano, detto che aveva dato il suo massimo anno scorso facendo credere quel che poi di fatto non è, ma i cavalli vanno saputi leggere e la “cultura” è veramente scarsa e con molti incapaci che parlano parlano ma non sanno quello che è un Cavallo e ti vorrebbero far credere che Gesù è morto di sonno….
Federico Arri detto Ares, fermo al Canape parte ma non prova a buttarsi nel buco che ha d’avanti o il cavallo non glielo ha permesso, finisce la corsa al primo San Martino cadendo non per colpa sua, chi gli entra di dentro se non trova lui probabilmente sarebbe finto dentro i materassi.
Senza voto
DRAGO, la monta che ti aspettavi e che diceva Capitan Gotti avrebbe montato.
Ungaros, veloce e preciso, prende due botte che forse lo confondono andrà rivisto ma credo ne valga la pena.
Andrea Coghe detto Tempesta, parte in pratica in testa, più esterno prende la prima botta San Martino dall’Onda entrando quarto a coppia di fuori, Onda che poi tampona leggermente al Casato perché il cavallo dell’Onda a metà curva ha un rallentamento improvviso avendo la Giraffa d’avanti, dopo questo Ungaros non gli progredisce più come invece gli aveva fatto fino al Casato.
Cinque e mezzo
TARTUCA, Capitan Rugani monta il fantino che vi avevo pronosticato per fare una via di mezzo tra andare e pensare alla rivale, due cose si fanno sempre male…
Una per Tutti una dei cavalli più svelti ad arrivare a San Martino come ha fatto vedere e ci si può fare il Palio anche ambizioso.
Sebastiano Murtas detto Grandine, parte bene, poi rallenta forse per cercare la Chiocciola che però gli va via a San Martino di dentro e con cui scambia qualche nerbata. Non ha fatto ne zuppa ne pan bagnato.
Gli ordini sbagliati? Cercando di interpretare forse si, visto la velocità della cavalla e la buona partenza.
Quattro e mezzo
AQUILA, Capitan Lorenzini ha dato nuovamente fiducia al fantino che ha fatto debuttare non potendo montare il Tittia, ma se tornasse indietro…
Veranu, non si è visto ma non credo sia questo il cavallo che molti aspettavano di vedere con fiducia, c’è bisogno di verifica futura per lui, credo.
Stefano Piras detto Scangeo, sono rimasto molto male da lui in questo Palio non ha corso al pari delle possibilità e del mestiere che ha, dire un Palio brutto, anonimo è dir poco, non si vede mai.
Due.
NICCHIO, era nell’aria che lo avrebbe potuto montare e lo ha montato una volta alle strette Capitan Bruni, il fantino che fino a non troppo tempo fa girava intorno alla rivale.
Astoriux, onesto lavoratore dimostrandosi però sempre svelto e preciso.
Elias Mannucci detto Turbine, che dire, non parte, o per meglio dire parte dietro e perde anche l’assetto a cavallo sbilanciandosi pericolosamente, a San Martino va a dritto e trova l’Istrice che manda nei materassi, il suo appoggio gli serve per girare altrimenti…, poi finito li, prima del Casato sbatte addosso alla Chiocciola, volutamente o casualmente? A voi l’ardua sentenza…
Il nerbo non sa cos’è non lo adopera mai o quasi.
Quattro
GIRAFFA, Capitan Guiggiani a seguitato a dare fiducia la suo giovane fantino credo senza errare.
Abbasantesa, veloce e galoppa cavalla del futuro anche prossimo come pronosticato sin dall’anno scorso.
Federico Guglielmi detto Tamurè, fa una partenza splendida e determinata arrivando a San Martino come una fucilata girando terzo partendo dalla nona posizione, al Casato si abbassa quei 50centimetri di troppo per la paura dell’Onda con una cavalla nuova che poi sbaglia la curva e va a sbattere nei palchi causando la sua caduta, giovani entrambi e l’esperienza insegna ed è necessaria, fiducia per il futuro per lui e la Cavalla.
Cinque.
CHIOCCIOLA, Capitan Maggi ha riportato Scompiglio in San Marco ed ancora una volta il suo come dirigente lo ha fatto.
Anda e Bola, confermo quello scritto prima del Palio e poi detto nel filmato che ho fatto, bel cavallo, ma ancora non pronto per correre il Palio, ha bisogno di lavoro specifico e indirizzarlo solo per il Palio ed allora occhio.
Jonatan Bartoletti detto Scompiglio, ha fatto il massimo, credo, di rincorsa cerca di fare il meglio possibile cosa che gli riesce, una volta entrato si trova chiuso all’esterno dopo la partenza, allora rallenta e si butta di dentro passando poi la Tartuca all’interno al primo San Martino, si trova troppo basso al Casato non trovando posto per alzarsi, cerca di far girare di forza il cavallo che però gli scivola e cadono. Come sempre ci ha provato ma il cavallo non gli ha permesso di fare quel che avrebbe voluto per quello detto, cavallo inesperto di provincia Paliesca.
Ha preferito Anda e Bola a Zio Frac a conti fatti ha fatto bene?
Sei meno.
Un Palio che ha avuto dei seri ritocchi alle valutazioni generali e che, credo, debba far riflettere i Capitani cercando altri tipo di strategie perché a questo modo non arriveranno a nulla, quando ci sono le situazioni generali positive bisogna cercar di mettersi in condizioni di poterle sfruttare, e questo, a veder il Palio, non è stato fatto antecedentemente ed ha condizionato poi il tutto, speriamo che l’esperienza insegni…
Pier
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