12 Luglio 2024
Riceviamo e pubblichamo:
L’apertura di San Siro trotto è un’opportunità anche per il galoppo
torno a voi dopo soli pochi giorni dall’ultima newsletter, tanto era il piacere di potermi confrontare con voi sulla stretta attualità, cioè sulla nuova pista da trotto realizzata all’interno del tempio ippico per eccellenza, San Siro galoppo.
Una operazione che fin dalla sua ideazione aveva portato con se grandi speranze, ma anche altrettanto grandi polemiche. L’idea di profanare il sancta sanctorum del galoppo italiano non andava giù a molti appassionati e diciamolo anche a molti di noi operatori del galoppo. Ma pure svariati appassionati del trotto ritenevano che replicare una situazione in stile Roma (o Napoli o Firenze) non fosse l’optimum perché portava i cavalli lontano dagli spettatori, vicinanza che è invece prerogativa storica della disciplina.
Insomma le polemiche ci sono state e forse era giusto che fosse così, una scelta talmente impattante non poteva passare sotto silenzio, nemmeno se veniva presentata con il cadeau aggiuntivo, per il nostro galoppo, della realizzazione della nuova pista circolare in polytrack, come sarebbe giusto per un ippodromo prestigioso quale è San Siro, oppure in sabbia, soluzione più comune ma meno valida tecnicamente.
Eppure queste polemiche ieri sono volate via come nuvole spazzate dal vento, grazie a una bellissima serata di metà luglio nella quale la nuova pista e anzi, direi meglio, il nuovo ippodromo del trotto si è svelato ai tantissimi appassionati presenti. Una cornice da sold out per un ippodromo che è stato presentato nella maniera migliore. Prima il concerto di Vecchioni, grande appassionato e poi la cerimonia di inaugurazione con tanto di countdown e stelle filanti. Insomma un’atmosfera davvero bella e festosa. Pure la discreta distanza tra tribuna e pista non è parsa un problema insormontabile, piuttosto potrebbe esserlo di più, nelle future riunioni invernali, la mancanza di una tribuna con spazi al coperto come accadeva al vecchio trotter. Ma ieri davvero tutto era perfetto o quasi.
Tanti amici milanesi che seguono solo il galoppo erano presenti e questo la dice lunga sulla portata dell’evento, ma ancora di più, e qui arriva il punto centrale, sulle potenzialità che l’intera struttura milanese ha.
Con la ristrutturazione della vecchia tribuna secondaria, già impreziosita dalla presenza del Cavallo di Leonardo all’entrata, si è giunti al completamento dell’intero ippodromo. Adesso è necessario sfruttarlo al massimo e noi del galoppo ne avremo solo da guadagnarci.
Serate come quella di ieri devono tornare a essere la normalità e non più l’eccezione. Abbiamo avuto la prova tangibile che se viene creato un evento, gli spettatori rispondono in massa. Certo era l’inaugurazione e certo l’ingresso era gratuito, ma la voglia di partecipare era tangibile e non va dispersa.
Snaitech che ha investito in questa operazione deve cogliere al balzo questa opportunità e creare un percorso di promozione continuo e integrato tra le varie discipline. Se l’idea è quella di arrivare a creare il centro del Cavallo, allora queste iniziative, soprattutto sfruttando la bella stagione devono avere una cadenza periodica e devono diventare una costante, un appuntamento che tutta Milano conosce e aspetta.
Non è un percorso facile, ma nemmeno così impossibile se pensiamo alla bellezza e unicità dei luoghi.
Per farvi un esempio concreto, nei giorni scorsi su Jour De Galop il quotidiano on-line francese (consiglio di abbonarsi, ne vale la pena) si è pubblicato un resoconto della stagione 2024 dei famosi JeuXdi di Longchamp, una serie (otto giovedì tra maggio e luglio) di giornate dove l’ippodromo prende una veste più glamour per attrarre i più giovani.
Ebbene tutte le date hanno registrato il tutto esaurito e alla fine sono stati venduti circa 85.000 biglietti, dunque più di diecimila persone di media. Ma non solo, si è stimato che oltre il 50% dei presenti abbia scommesso almeno una volta e che per il 21% di questi fosse la prima occasione per farlo, dunque non è nemmeno vero che tali eventi non portino beneficio all’ippico, anzi semmai è vero il contrario, cioè creano un primo legame tra pubblico generalista e ippica. Ma anche dal lato business, i jeuXdi hanno avuto successo, infatti oltre 80 grandi aziende hanno sfruttato queste giornate per creare occasioni di incontro con i loro clienti e fornitori, richiamando oltre quattro mila persone.
Una grande scommessa vinta da France Galop, che dobbiamo studiare e replicare anche qui da noi dove le condizioni ci sono e sono anzi più favorevoli, visto il clima e vista anche la vicinanza di San Siro dal centro città.
Noi ippici, trotto e galoppo assieme, ci possiamo mettere la passione e i cavalli, ma il lavoro di promozione e sviluppo lo deve svolgere principalmente l’ippodromo. Se tutti assieme ci riusciremo, Snaitech potrà fregiarsi di avrà reso redditizio il suo investimento, ma anche il sacrificio del galoppo sarà stato utile non solo a ridare una casa al trotto, ma anche per tornare nel cuore del grande pubblico.
Presidente U.P.G.
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