31 Luglio 2024
Riceviamo e pubblichiamo:
L’ INCIDENZA DEL MENO
Lo ripeteremo fino alla noia senza una analisi dettagliata dei movimenti e dei ricavi nelle singole giornate di corse e nel dettaglio delle tipologie di corsa e finchè tutte le discussioni verteranno su come spartirsi i soldi ma nessuno mai spenderà tempo per incrementare le risorse l’ ippica italiana avrà un futuro fosco.
Ritornando sulla diatriba quota fissa totalizzatore sarebbe interessante sapere nelle varie giornate di corse quale sia il reale ricavo per il comparto tra le due forme di scommessa.
il primo punto che dovrebbe essere lapalissiano è che comunque vada il gioco dalle scommesse al totalizzatore il comparto avrà sempre un introito essendo questo legato al movimento stesso delle scommesse mentre per la quota fissa con la tassa sul margine il provento per il comparto non è solo aleatorio ma talvolta matura anche un perdita di risorse.
Se andiamo a consultare, per esempio, il borderò delle scommesse effettuate a Tagliacozzo il 28/7/2024 , in una giornata di grande afflusso di pubblico abbiamo che a fronte di movimento al totalizzatore di circa 4mila € (introito per il comparto medio 15% quindi 600€) abbiamo un movimento a QF di 7,5mila € con una perdita del banco di 700€ quindi introito per il comparto 0€.
.Si comprende come ragionando sempre su concetti generali e mai scendendo nel particolare si perde di vista la base economica di qualsivoglia attività aumentare gli introiti e diminuire le perdite.
Da questa giornata particolare presa ad esempio salta poi all’ occhio un altro problema .
Quale è la redditività per questa giornata per il gestore dell’ ippodromo che ha avuto un saldo negativo sulle scommesse oltre ad aver pagato gli addetti alle stesse?
Solo ed esclusivamente il guiderdone giornaliero versato dal MASAF!
Quanto è costata al comparto una normale giornata di “ippica commerciale” ?
Se non ci focalizziamo che debb esistere, oltre ad un ippica di selezione che giustamente potrebbe essere anche in deficit visto i superiori intenti, è assurdo che l’ “ippica commerciale2 che dovrebbe sostenere il comparto sia fonte di spese e non di guadagno.
Un premio a chi trova tra i parametri di classificazione la voce redditività dell’ ippodromo per il comparto!
solo due voci ,il movimento e il numero dei biglietti, ma ambedue le voci come si vede non sono minimamente garanzia di valutazione positiva.
Quindi qualcuno si prodighi a spiegare ai Manovratori due concetti base: La repubblica dell’ ANDREA e la MARGINALITE!
Domanda finale: può un ippodromo gestito direttamente da un Comune attivarsi per la raccolta diretta della QF facendo da banco? Da quale voce di bilancio prenderebbe i soldi per ripianare le eventuali perdite?
REDANDBLACK con il cugino BLACKANDBLUE
La morte non è
una luce che si spegne.
E’ mettere fuori la lampada
perché è arrivata l’alba
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