21 OTTOBRE 2018
Il Palio di ieri ha avuto il ritorno d’interesse che forse molti non si aspettavano, una cornice di pubblico meravigliosa una città viva, piena di gente e non solo il giorno del Palio. Non c’era una camera libera, probabilmente le attività commerciali se lo augurano uno al mese di straordinari; il tempo ha confermato l’estate pronosticata dal meteo messo da Brontolo l’otto Ottobre alla faccia di tutti i gufi che si auguravano pioggia per dire: hai visto….? il meteo del Meteo.it Polemiche di certi mentecatti mentali su cose che non ha nessun senso, se avete qualcosa da dirmi io abito in Piazza del Mercato n° 43 a Siena non c’è nemmeno bisogno di salire le scale idioti. Farò poi tra domani o dopo le mie considerazioni approfondite su tutto il Palio dai fantini a i cavalli alle contrade. Intanto posso dire che escono due trionfatori d questo Carriera, la Tartuca e la Torre. Meno trionfante è chi pensava che certe scelte fossero state giuste. Ha vinto come per il Palio dell’Agosto scorso il cavallo più esperto, Remorex e la determinazione e la capacità di Andrea Coghe. Nell’altro caso la lucidità, il coraggio e la voglia di diventare uno dei dieci fissi, di Giosuè Carboni. Due fantini questi criticati a prescindere in modo completamente gratuito e ignorante, nel significato pieno della parola, possiamo aggiungerci anche maligno? Be’ si anche quello!!! Alla prossima , oggi giornata di relax, tengo un’età, perdonatemi, da domani sarò ancora in piena attività, per il dispiacere di qualche ebete.
Le foto sono della Brontolina Miriana Sala
20 ottobre 2018 DAL COMUNE DI SIENA
ALLA TARTUCA IL PALIO STRAORDINARIO DEDICATO ALLA FINE DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE
A vincere, scosso, l’esordiente Remorex
Alla Tartuca il Palio straordinario dedicato alla fine della Prima Guerra Mondiale.
A vincere, scosso, l’esordiente Remorex, un sauro di 8 anni.
Una corsa all’adrenalina quella che è scattata dopo l’allineamento tra i canapi di Chiocciola, Giraffa, Selva, Lupa, Torre, Tartuca, Civetta, Drago, Nicchio con l’Oca di rincorsa.
Subito in testa la Chiocciola, inseguita da Giraffa e Selva. Vi rimarrà fino al secondo giro di S. Martino quando, alla curva del Casato, viene superata dal cavallo della Tartuca montato da Andrea Coghe, detto Tempesta. Il fantino cade, ma il barbero continua la sua corsa senza farsi superare da nessuno.
Inutili gli sforzi del Nicchio che, fino alla fine, ha cercato di conquistare il bandierino.
Il Palio è finito. Il galoppo dei dieci barberi, lanciati sul tufo in un abbraccio simbolico alla Piazza, è già memoria.
A precedere il Corteo Storico, oltre alla sfilata del drappello dei Carabinieri a cavallo, Piazza del Campo ha visto entrare la Fanfara dei Bersaglieri, lo storico Corpo istituito nel 1836 che, insieme a tutti gli altri militari, ha scritto pagine di grande eroismo e umanità, contribuendo alla vittoria della Grande Guerra.
Siena, scrigno di tradizioni secolari mai assopite, di valori e sentimenti civici fortemente identitari, ha mantenuto vivo, fin dal 2 luglio 1919, il ricordo della fine di quello che è stato uno dei più sanguinosi e cruenti conflitti con la sbandierata della vittoria. Momento tra i più emozionanti del Palio pochi attimi prima dell’uscita dei cavalli dal Cortile del Podestà di Palazzo Pubblico.
Il drappellone dipinto da Gian Marco Montesano è adesso nella Basilica di S. Domenico, portato in trionfo dai contradaioli di Castelvecchio alla loro 49esima vittoria. Un tripudio di popolo ha colorato le vie della città dove, per molti giorni ancora, riecheggeranno canti di gioia insieme al rullio dei tamburi e al fruscio della seta di bandiere dai colori giallo e turchino.
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