14 DICEMBRE 2020
LIBRO: I Grandi Cavalli e i Grandi Vini d’Italia. Storie, racconti ed aneddoti di cavalli e di vini del Bel Paese.
L’autore Gian Mario Carboni, appassionato di cavalli e di vini, racconta nel libro, storie ed aneddoti di venti cavalli italiani di razza purosangue inglese, allevati in Italia e/o appartenenti a scuderie italiane che hanno ottenuto i maggiori successi e trionfi sportivi nel nostro paese ed all’estero.
Si inizia con Andreina, nata a Pisa, vincitrice del primo Derby italiano nel 1884, fra le poche femmine riuscite a vincere questa classica riservata ai cavalli di tre anni, ancora super cavalli come Ortello di Giuseppe De Montel, amico/rivale del “mago” Federico Tesio, primo vincitore italiano a Parigi del Prix de l’Arc de Trionphe la corsa forse più blasonata al mondo. Il grande Nearco della Scuderia Dormello di Tesio considerato assieme a Ribot , altro dormelliano imbattuto in carriera, fra i migliori del XX secolo e poi i crack più recenti vincitori di corse di gruppo, in più continenti, i vari Electrocutionist che vinse a Dubai, Falbrav a Tokio, Ramonti ad Hong Kong, Jakkalberry negli USA tutti da scoprire all’interno del volume.
Ma caratteristica è l’impronta associativa che l’autore ha voluto fare con venti grandi vini, un connubio importante e suggestivo, dove ogni cavallo è associato ad un vino in base alla sua regione di origine o del suo proprietario ed allora il lombardo Molvedo con lo Sforzato di Valtellina docg, i laziale Rakti con l’Aleatico di Gradoli doc, la toscana Marguerite Vernaut con la Vernaccia di San Gimignano docg e il sardo Groom Tesse al Vermentino di Gallura docg, Nearco con il piemontese Barolo docg e Ribot con il toscano Sassicaia, eccellenza italiana prodotto in maremma nella tenuta S. Guido a Bolgheri, sede della gloriosa Dormello Olgiata, sodalizio Tesio/Incisa della Rocchetta.
Prestazioni e racconti delle vittorie si intrecciano con le descrizioni gusto olfattive dei vini, con un consiglio finale su un brand fatto dall’autore.
Un libro piacevole, di facile lettura con la bella prefazione fatta dalla giornalista senese Veronica Costa anche lei appassionata di cavalli e studiosa dei vini.
Alla prossima Brontolo
direi proprio di si caro amico!!