1-COMUNE DI SIENA 2024

I gioielli di Siena in onda su Linea Verde, Rai

11 Gennaiom 2024

I gioielli di Siena in onda su Linea Verde
Domenica 14 gennaio dalle 12 e 20 su Rai1 racconta l’allegoria e gli effetti del buon Governo di Ambrogio Lorenzetti

Si può entrare dentro un affresco e viverlo? Con la televisione sì. Linea Verde domenica 14 gennaio dalle 12 e 20 su Rai1 racconta l’allegoria e gli effetti del buon Governo di Ambrogio Lorenzetti. Sta a palazzo Civico di Siena dal 1338 ora è in restauro e grazie al cantiere che è visitabile si può ammirare ad altezza d’occhio. Da lì parte il nostro viaggio che va alla scoperta delle Terre di Siena e dei suoi tesori, il vino, l’olio, l’artigianato di altissima tradizione e qualità esplorando le Crete senesi da dove si ricavano preziosi vasellami e dove si cavano i tartufi più rari d’Italia. Ma c’è un altro viaggio possibile dentro l’affresco del buon Governo: capire le ragioni della carriera che il 2 luglio e il 16 agosto di ogni anno da secoli anima piazza del Campo. Perché nel mondo ci sono migliaia di giostre, di corse, di tornai, ma esiste un solo Palio: il Palio di Siena.

Lo scopre Peppone che fa un viaggio dietro le quinte del Palio, in contrada dove tutto l’anno si svolge una vita attiva di formazione, di assistenza, di coinvolgimento della comunità. Al punto di coltivare – come nell’affresco del Lorenzetti – un’oliveta dentro le mura per dare sostentamento al “popolo” della contrada. Con Livio invece si viaggia dentro riti antichi: come la ricolmatura delle bottiglie storiche, si va alla scoperta del miglior vino del mondo – così lo ha decretato Wine Spectator – a Montalcino in una cantina che fonde Rinascimento e contemporaneità, si va nelle Crete senesi a capre perché il maialino di Cinta senese è protagonista del Buon Governo e quanto  buono il prosciutto che ci dà in quel di Asciano mentre a San Giovanni d’Asso si parla del valore della terra: che custodisce i tartufi, che consente la lavorazione di vasi che ornano nel mondo le più prestigiose dimore.

E poi con Margherita ci facciamo pellegrini lungo la via Francigena: a San Quirico d’Orcia tra cipressi, olivi, vestigia etrusche in una campagna dichiarata dall’Unesco patrimonio mondiale dell’Umanità. Quell’umanità che pervade Siena dove il vocabolario del palio appare una lingua segreta, dove salire sulla Torre del Mangia con ben 365 scalini è quasi un’esperienza spirituale, dove i bambini non passano il tempo sui videogiochi a simulare la corsa con i barberi, palline colorate con i colori delle contrade, che artigiani abilissimi ricavano ancora a mano da legni d’ontano. Una Siena lontana dallo stereotipo, ma vera. E’ la Siena di Mario Luzi, il grande poeta, che così ha cantato il Palio: “Finché nel furore policromo / del bruciante mulinello / mi guarda Siena / da dentro la sua guerra… percossa dai suoi tamburi / trafitta dai suoi vessilli.”

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Pier Camillo Pinelli

Ex Fantino, ora Editore e Direttore responsabile di questo Giornale online e la penso così: "per farsi dei nemici non è necessario dichiarare Guerra, basta dire quel che si pensa" (Martin Luther King)
per mail: piercamillopinelli@gmail.com

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