La Rocca Albornoz di Narni (TR) ospiterà alle 16.30 di sabato 27 novembre la cerimonia del Galà dei Cavalieri e premiazione del ‘Miglior Cavaliere d’Italia’, giunto alla quarta edizione, ideato e promosso dall’aretino Roberto Parnetti tramite il progetto “Si dia inizio al Torneamento – Giostre, Quintane e Palii d’Italia” con la collaborazione del portale brontodicelasua.
L’edizione di quest’anno vedrà incluse le manifestazioni disputate nel 2020 e quelle effettuate quest’anno, nel 2021 (il premio lo scorso anno non è stato disputato a causa della pandemia).
Il regolamento del premio prevede la consegna della ‘Pergamena d’Autore’ realizzata dall’artista narnese Fabiola Cornice, ai vincitori delle sei categorie in cui è articolato il premio unico nel suo genere in ambito nazionale: ‘Miglior Cavaliere’, ‘Miglior Amazzone’, ‘Miglior Giovane Under 18’, ‘Binomio più vittorioso’, ‘Scuderia più vittoriosa’ e ‘Proprietario del cavallo più vittorioso’.
I nomi dei candidati e dei vincitori saranno svelati in occasione della cerimonia. La premiazione si svolge ogni anno a rotazione in una delle città dove si disputano le più importanti manifestazioni storiche cavalleresche: nel 2017 ad Ascoli Piceno, nel 2018 a Foligno e nel 2019 a Sulmona.
ROCCA ALBORNOZ – L’imponente edificio, che domina Narni, fa parte di quel sistema di fortezze che il Papato, dopo Avignone, pose a presidio dello Stato della Chiesa appena riconquistato. Il cardinale Egidio De Albornoz la fece costruire nel 1367 in una posizione molto favorevole per difendersi dagli attacchi militari. Il cardinale si adoperò per rafforzare il potere papale spesso progettando e facendo costruire castelli e rocche, quali simboli del potere della chiesa. La Rocca venne eretta sui resti di un originario insediamento militare costruito da Federico Barbarossa, e dopo solo cinque anni, nel 1371, Pietro o Giovanni di Nevico, il primo castellano, ne prese possesso. I lavori vennero ultimati nel 1378. Al progetto lavorarono diversi architetti tra i quali si presume Ugolino I di Montemarte e Matteo Gattapone, che lavorò a diverse costruzioni volute dal cardinale Albornoz. La Rocca fu dimora di papi, cardinali e condottieri e subì molti assedi tra cui quello nel 1527 dei Lanzichenecchi che, tornati vittoriosi da Roma, si rivoltarono contro Narni. Fra le figure più importanti che sono state ospitate alla Rocca di Albornoz ricordiamo il cardinale Duranti Durante, l’arcivescovo e astronomo Alessandro Piccolomini e il conte Francesco Cenci, che soggiornò qui come carcerato.
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