23 GENNAIO 2020
Oggi vediamo la storia del paese di Bientina che ha storia antica come potrete leggere sotto. Vediamo poi come nasce il suo Palio che oggi ha una rilevanza economico sociale veramente importante. Buona lettura.
Alla prossima Brontolo
Ultimo palio corso 2019
Bientina comune |
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Panorama di Bientina |
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Localizzazione | |||
Stato | Italia | ||
Regione | Toscana | ||
Provincia | Pisa | ||
Amministrazione | |||
Sindaco | Dario Carmassi (centrosinistra, lista civica Uniti per Bientina) dal 12-6-2017 | ||
Territorio | |||
Coordinate | 43°42′26″N 10°37′14″E | ||
Altitudine | 10 m s.l.m. | ||
Superficie | 29,48 km² | ||
Abitanti | 8 431[3] (31-12-2018) | ||
Densità | 285,99 ab./km² | ||
Frazioni | Caccialupi, Puntone, Quattro Strade, Santa Colomba[1] | ||
Comuni confinanti | Altopascio (LU), Buti, Calcinaia, Capannori (LU), Castelfranco di Sotto, Santa Maria a Monte, Vicopisano | ||
Altre informazioni | |||
Cod. postale | 56031 | ||
Prefisso | 0587 | ||
Fuso orario | UTC+1 | ||
Codice ISTAT | 050001 | ||
Cod. catastale | A864 | ||
Targa | PI | ||
Cl. sismica | zona 3s (sismicità bassa) | ||
Cl. climatica | zona D, 1 856 GG[4] | ||
Nome abitanti | bientinesi[2] | ||
Patrono | San Valentino Martire | ||
Giorno festivo | Lunedì di Pentecoste |
Storia
La prima menzione storica del paese di Bientina – dal latino “Bis antes”, cioè “due siepi” per alcuni, dal gentilizio etrusco “Plitine” secondo altri – risale al 793 d.C., quando Saximondo di Gumberto, diacono, concesse a Giovanni, Vescovo di Lucca, una porzione di terreno nel Monastero di S. Andrea in luogo di Bientina.
Un documento del 1117 di dà notizia della vendita, da parte del Marchese di Toscana Robodone, del castello con il suo distretto e con la giurisdizione signorile a favore dell’Arcivescovo di Pisa.
Nel 1178 l’Arcivescovo Ubaldo, per riunire in un unico luogo tutti gli abitanti del territorio tra il Monte Pisano e la sponda sud ovest del Lago di Sesto ed evitare le ricorrenti liti con Lucca, obbligò i Bientinesi ad abitare in certo luogo a oriente del ponte sul fosso denominato Cilecchio.
Il 25 febbraio 1179 i consoli di Bientina con altri 120 Bientinesi giurarono di obbedire all’Arcivescovo e di andare ad abitare nel luogo assegnato.
Si fa risalire a questo periodo l’inizio della fondazione del castello con le torri in gran parte visibili ancor oggi, anche se studi più recenti fanno risalire ad epoca tardo-romana alcun tratti delle mura.
Nei secoli XIII e XIV fu alternativamente sotto il dominio di Lucca e Pisa, fino a che, nel 1402 si sottomise al dominio fiorentino.
Ebbe a sostenere l’ultimo assedio nel 1505, durante la cosiddetta guerra di Pisa, quando fu assediata dai Pisani, sostenuti da 1.500 fanti spagnoli, ma questi furono ricacciati dai difensori.
Il Senato fiorentino, in omaggio alla fedeltà dimostrata, concesse a Bientina privilegi di natura economica e fiscale, nonché l’appellativo di “Bientina Fiorentina”.
Nel 1699, con una fastosa cerimonia ebbe inizio il culto di San Valentino, il cui corpo proveniva dalle catacombe di San Callisto sulla Via Appia Antica.
Questo santo, per i miracoli che iniziò a fare, si guadagnò subito clamorosa fama, tanto che nel 1717 lo stesso Gran Principe di Toscana Gian Gastone de’ Medici venne a venerarne le spoglie.
Analogo omaggio fu reso al santo negli anni 1766 e 1768 dal Granduca Pietro Leopoldo di Lorena. Con la morte di Gian Gastone avvenuta nel 1737, si estinse la dinastia Medicea e la Toscana passò sotto quella dei Lorena.
Con Pietro Leopoldo ebbero inizio i primi lavori di bonifica e di regimazione della complessa idrografia della zona; tali lavori furono portati a compimento da Leopoldo II (1824-1859), sotto il governo del quale fu essiccato il Lago di Bientina, mediante il passaggio delle acque sotto l’alveo dell’Arno mercé la costruzione del Canale Emissario, opera di grande ingegneria idraulica dovuta ad Alessandro Manetti.
Nell’occasione furono apportate alcune modifiche al corso dell’Arno, dando al maggior fiume della Toscana una regimazione definitiva.
Dopo la fine della dinastia Lorenese, Bientina entrò a far parte del Regno d’Italia e ne seguì le sorti fino al referendum istituzionale del 1946 quando i Bientinesi votarono a grandissima maggioranza per la Repubblica.
Monumenti e luoghi d’interesse
Architetture religiose
- Chiesa di San Domenico (1621)
- Chiesa di Santa Maria Assunta (di origine medievale – ampliata e ristrutturata intorno alla metà del 1600)
- Chiesa della Madonna del Bosco a Santa Colomba
- Oratorio di San Girolamo (1640), sede del museo della storia antica di Bientina
- Oratorio di San Pietro e Rocco (sec. XVII)
- Oratorio di San Giusto, la prima chiesa di Bientina (sec. XII)
Architetture civili
- Palazzo Pancani
- Torre La Mora (XIII secolo)
- Torre Civica (o del Frantoio) sec. XIII – sede di attività culturali.
- Torre del Giglio (sec. XIII)
- Loggetta del Palazzo Comunale (sec. XVII)
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Storia
A firma di tale Felice Rosaspina residente in Bientina, in data 25 maggio 1786 così ci si appellava alle autorità civili e militari della zona: «Ricorrendo nei prossimi futuri giorni di Pentecoste [che quell’anno sarebbe caduta il 4 giugno] la festa quinquennale di San Valentino Martire e desiderando il supplicante in tale occasione far correre un Palio con Cavalli e fantino sopra alla tonda sulla Piazza di Terra, Piazza ben grande, comoda e luogo solito per simil corsa, giacché altrove non vi è comodo di poter ciò eseguire».[1]
Il palio di Bientina moderno tuttavia è nato nell’anno 1983 per iniziativa della A.S.D. Sextum Bientina, la squadra calcistica locale, che organizzò in quell’anno una sfida tra cavalli montati a sella ciascuno dei quali rappresentava un bar del paese, al fine di avvicinare la cittadinanza alla società sportiva e per finanziare la propria attività. Nei primi anni la corsa fu disputata nel campo sportivo di Bientina, e la Sextum Bientina si occupava dell’organizzazione della gara.
Nel 1993 il territorio comunale di Bientina fu suddiviso in dieci contrade (in seguito ridotte a nove) che ogni anno si contendevano la vittoria nella competizione. A partire da questa data l’organizzazione del palio e delle manifestazioni ad esso connesse furono delegate al comune di Bientina che favorì la nascita del Seggio di San Valentino, istituzione che da allora sovraintende in autonomia a tutte le fasi organizzative e preparatorie della corsa.
Nel 2001 la corsa fu spostata dal locale campo sportivo alla piazza centrale di Bientina, piazza Vittorio Emanuele II, cosa che comportò un aumento di interesse nei confronti della manifestazione. Sempre nel 2001, le contrade divennero nove a causa della soppressione della contrada Vicinaia (comprendente le strade adiacenti a piazza Caduti di Piavola), dalle dimensioni e dalla demografia troppo ridotte per poter sostenere gli sforzi necessari all’organizzazione dell’evento.
Non è raro che i fantini ingaggiati per il palio di Bientina siano spesso protagonisti anche al palio di Siena. Tra questi meritano una citazione Martin Ballesteros detto “Pampero”, Antonio Siri detto “Amsicora”, Massimo Columbu detto “Veleno II” e Valter Pusceddu detto “Bighino”.
La manifestazione
Il corteo storico
Il palio si tiene la terza domenica di luglio ed è preceduto di una settimana (sabato precedente la seconda domenica del mese) dalla sfilata storica che si svolge la sera nelle vie cittadine. Devono essere riproposti eventi compresi tra l’anno 0 ed il 1900.
Anche alla contrada vincitrice del corteo storico viene assegnato un premio.
La corsa
La settimana della corsa si inizia il giovedì, con la preparazione del terreno di gara: piazza Vittorio Emanuele II viene chiusa al traffico, viene disteso sul selciato uno strato di terra (tufo, argilla e sabbia) e vengono allestite le tribune ad opera dei volontari provenienti dalle contrade coordinati dal Seggio di San Valentino. Il palio di Bientina rappresenta un appuntamento di interesse per gli appassionati delle “corse a pelo“.
Il venerdì e il sabato si svolgono le prove, mentre la domenica la manifestazione ha inizio la mattina con l cosiddetta “provaccia”, la funzione religiosa e la vestizione dei fantini. Nel pomeriggio si svolge la premiazione della miglior esibizione dei “tamburini di contrada” (che hanno sfilato la settimana precedente nel corteo storico), l’estrazione delle due batterie di qualificazione alla finale e, dalle 18, la corsa vera e propria.
Le nove contrade
Contrada Centro Storico
I colori sono il bianco ed il nero, lo stemma è una torre con due delfini. La scelta della torre come simbolo deriva dalle torri presenti lungo le vecchie mura, mentre i delfini fanno riferimento alla fontana che è situata al centro della piazza Vittorio Emanuele II. Il motto della Contrada è «Iam Victi Vicimus», che significa «Già vinti vinceremo».
La contrada Centro Storico è situata nel centro di Bientina, la zona che anticamente occupava il castello e le vecchie mura. Confina con Viarella, Forra, Cilecchio e Villaggio. È una delle contrade del Palio di Bientina meno estese geograficamente, ma negli ultimi anni la contrada ha visto aumentare notevolmente il numero dei membri, in particolare giovani, grazie all’istituzione dei “Musici della Contrada” con la creazione del gruppo dei tamburini.
La contrada Centro Storico ha vinto la carriera del 2005 (grazie al fantino Alessandro Chiti detto “Voragine” sul cavallo Diamante Grigio), quella del 2008 (Antonio Siri su Fantastic Light), del 2012 (Dino Pes detto “Velluto” su Ondina Prima) e del 2016 sempre con Dino Pes su Ondina Prima. Ha anche vinto tre sfilate storiche, che si svolgono nella seconda domenica di luglio.
Contrada Forra
La contrada Forra è una delle contrade più grandi del palio di Bientina; è situata per la sua quasi totalità nel centro cittadino e vede il suo territorio confinare con quello di Viarella, Guerrazzi, Centro Storico e Villaggio. I suoi colori sono il giallo e il verde. Il simbolo della contrada è il drago, e il motto è «Semper Invicti» («sempre imbattutti»).
La prima vittoria al Palio arrivò nel 2001, con Gianluigi Mureddu su Afara; successivamente, nel 2003, il fantino Francesco Petrazzi e il cavallo Zed Sun conquistarono il cencio per la contrada, mentre l’ultima vittoria è datata 2015, siglata dal fantino Valter Pusceddu su Miulan.
Nobile contrada del Cilecchio
La Nobile contrada del Cilecchio è la più grande contrada del paese, vantando 600 famiglie sul suo territorio che ricopre la maggior parte del comune bientinese. Il titolo di “Nobile” venne conferito intorno al XIII secolo alla zona dominata dal fosso Cilecchio, poiché gli abitanti avevano il controllo delle acque del lago di Sesto. Dato che la contrada è stata divisa nel territorio che già era Cilecchio in epoca medievale, fu scelto di appropriare la contrada del titolo “Nobile” concessogli in passato. Confina con le contrade di Quattro Strade, Viarella, Centro Storico, Puntone e Villaggio.
I colori sono il bianco e il celeste e come simbolo ha la civetta. Il motto è «Semel in anno licet insanire», che significa «una volta l’anno è lecito impazzire». La contrada è gemellata con la contrada Pievania del palio di Buti, con la contrada Torre del palio di Fucecchio e con la contrada Il Poggio del palio dei ciuchi di Lugnano.
La contrada Cilecchio ha vinto nelle edizioni corse al campo sportivo del 1996 con Massimo Coghe detto “Massimino” su Fellini e nel 1997 sempre con “Massimino” su Mel Gaynor. Nel 2011 arriva vince sia la sfilata storica e il primo palio in piazza con Gianluca Mureddu detto “Filuferru” su Isopac.
Contrada Guerrazzi
- Colori: Nero e azzurro
- Stemma: Gallo rampante su Sole
- Motto: «Gallo canente, spes redit».
- Vittorie: 1993, Claudio Naldi su Demen Red; 2010, Gianliuca Mureddu su Isopac; 2014, Antonio Siri su Plutarco de Bonorva
Contrada Puntone
- Colori: Rosso e Nero
- Stemma: Pantera
- Vittorie: 2004, Martin Ballesteros (“Pampero”) su Amoroso; 2006 e 2007, Martin Ballesteros (“Pampero”) su Full Metal; 2017 Palio Straordinario, Adrian Topalli su San Vittore; 2019 ancora Adrian Topalli su San Vittore.
Il territorio della contrada coincide con quello dell’omonima frazione. Il Puntone è una delle contrade meno popolate tra quelle che partecipano al Palio ma a dispetto di questo è stata la prima contrada a raggiungere il traguardo delle tre stelle già nel 2007 e soprattutto è la contrada che ha vinto il Palio Straordinario del 27 agosto 2017 organizzato per i 25 anni della manifestazione. Nel 2019 vincendo la 27esima edizione del Palio, ancora con Adrian Topalli su San Vittore diventa la prima contrada a raggiungere il traguardo delle 5 vittorie.
Contrada Quattro Strade
- Colori: Bianco e verde
- Stemma: Leone
- Motto: A pugnar invitti a vincer nati (Chiamati a combattere, nati per vincere)
- Vittorie: 1995, Claudio Naldi detto “Imolino” su Defence Cool; 1998, Boris Pinna detto “Pinturicchio” su Prince Formidable; 2018, Adrian Topalli su San Vittore
La contrada ha trionfato in otto edizioni della Sfilata ed è insieme al Cilecchio una delle due contrade ad essere riuscita a vincere sia palio che sfilata nello stesso anno (1998). L’associazione “Contrada Quattro Strade” dispone di un gruppo di tamburini e di una folta e partecipe rappresentanza preposta all’organizzazione delle attività ricreative ed aggreganti collegate alla vita dei contradaioli.
La contrada Quattro Strade è una delle più grandi di Bientina, situata sulle alture che portano alle colline delle Cerbaie, e domina tutto il piano bientinese. La sede della contrada dispone di un ampio giardino con attrezzature ludiche, un campo di calcetto dotato di spogliatoi ed illuminazione notturna, un bar e uno spazio dedicato ai numerosi eventi che animano la vita della frazione specialmente nel periodo estivo. La frazione ha conosciuto negli ultimi anni un’espansione demografica notevolissima: si è passati dalle poche centinaia di persone del 1990 a quasi 2 000 abitanti del 2014.
Contrada Santa Colomba
Contrada Viarella
La contrada Viarella è situata ai margini del centro cittadino: questo fa sì che confini con le contrade Centro Storico, Forra, Santa Colomba, Quattro Strade e Cilecchio.
I suoi colori sono il giallo e il nero e il suo stemma è composto da una lupa e una chiesa. L’edificio raffigurato rappresenta la chiesa di Sam Pietro, un tempo situata in via San Piero nella contrada stessa; in questa chiesa arrivò l’urna del patrono di Bientina San Valentino Martire nella Pentecoste del 1699. Sempre dalla stessa chiesa, partì la solenne processione con il santo stesso fino alla chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta in piazza Vittorio Emanuele II. Il motto della contrada è «Duc in Altum» («Conducici in alto»).
La prima vittoria è stata conquistata nel 1994 con Maurizio Farnetani, detto “Bucefalo”, su La Fiorentina; segue la vittoria nel 2002 sempre con Maurizio Farnetani su Michittu; nel 2009 con Valter Pusceddu detto “Bighino” su Ilaria de Mores; ifine, nel 2013 con Valter Pusceddu detto “Bighino” su Nadir de Mores.
Contrada Villaggio
- Colori: Verde e nero.
- Stemma: Picchio.
- Patrono: San Giuseppe.
I suoi colori sono il VerdeNero e il suo simbolo è il Picchio Si estende ampiamente nella parte sud di Bientina, ingrandita con l’annessione della contrada Vicinaia nel 2001. Confina con Centro Storico, La Forra, Cilecchio e Guerrazzi.
All’interno del territorio si trova il la chiesa di S.giuseppe posta al centro del Villaggio nato alla fine degli anni cinquanta quando le famiglie che abitavano nel centro di Bientina furono trasferite per l’abbattimento dei vecchi borghi.
Sotto il mandato di Cristiano Ferranti arriva il primo premio dei tamburini vinto nel 2015 nel 2016 vince la sfilata storica rappresentando la storia dello stemma di bientina, prima luogo di pescatori dal 1462 fino al 1854 poi contadini quando fu prosciugato il lago e i campi presero posto dell’acqua. Nel 2017 conquista la prima stella dopo 25 anni con Andrea Chessa sul Quattro Mori. Nel 2018 la contrada vince la sfilata storica portando in piazza i colori VerdeNero e si aggiudica anche la prima edizione del PALIO DEL DONATORE.
Albo d’oro
Anno | Contrada vincitrice | Fantino | Cavallo | ||||
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1993 | Guerrazzi | Claudio Naldi detto Imolino | Demen Red | ||||
1994 | Viarella | Maurizio Farnetani detto Bucefalo | La Fiorentina | ||||
1995 | Quattro Strade | Claudio Naldi detto Imolino | Defence Coll | ||||
1996 | Cilecchio | Massimo Coghe detto Massimino | Fellini | ||||
1997 | Cilecchio | Massimo Coghe detto Massimino | Mel Gaynor | ||||
1998 | Quattro Strade | Boris Pinna detto Pinturicchio | Prince Formidable | ||||
1999 | Santa Colomba | Massimo Coghe detto Massimino | Karahill Lad | ||||
2000 | Santa Colomba | Massimo Coghe detto Massimino | Millennium Bug | ||||
2001 | Forra | Gianluigi Mureddu | Afara | ||||
2002 | Viarella | Maurizio Farnetani detto Bucefalo | Micchitu | ||||
2003 | Forra | Francesco Petrazzi detto Scintilla | Zetsunn | ||||
2004 | Puntone | Martin Ballesteros detto Pampero | Amoroso | ||||
2005 | Centro Storico | Alessandro Chiti detto Voragine | Diamante Grigio | ||||
2006 | Puntone | Martin Ballesteros detto Pampero | Full Metal | ||||
2007 | Puntone | Martin Ballesteros detto Pampero | Full Metal | ||||
2008 | Centro Storico | Antonio Siri detto Amsicora | Fantastic Light | ||||
2009 | Viarella | Valter Pusceddu detto Bighino | Ilaria De Mores | ||||
2010 | Guerrazzi | Gianluca Mureddu detto Filuferru | Isopac | ||||
2011 | Cilecchio | Gianluca Mureddu detto Filuferru | Isopac | ||||
2012 | Centro Storico | Dino Pes detto Velluto | Ondina Prima | ||||
2013 | Viarella | Valter Pusceddu detto Bighino | Nadir de Mores | ||||
2014 | Guerrazzi | Antonio Siri detto Amsicora | Plutarco de Bonorva | ||||
2015 | Forra | Valter Pusceddu detto “Bighino” | Miulan | ||||
2016 | Centro Storico | Dino Pes detto Velluto | Ondina Prima | ||||
2017 | Villaggio | Andrea Chessa detto Nappa II | Quattro Mori | 2017 Palio straordinario | Puntone | Adrian Topalli detto “vulcano” | San Vittore |
2018 | Quattro Strade | Adrian Topalli | San Vittore | ||||
2019 | Puntone | Adrian Topalli | San Vittore |
Fonte Wikipedia
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