1-IN SELLA ALLA STORIA

COM’ERA IL CAVALLO? “IN SELLA ALLA STORIA” DI RITA PITTALIS

Foto Agritur Bontempelli

17 Agosto 2022

Salve e ben ritrovati.

Come promesso, nella presentazione della scorsa settimana, andiamo a iniziare questo nostro viaggio in sella alla storia.

Sarà un percorso che ci guiderà alla conoscenza di questo splendido animale, trattato in modo pratico e non accademico proprio perché destinato a tutti.

Lo faremo partendo da un tempo veramente lontano, lontano milioni di anni!

Per il Palio di oggi il cavallo; anima stessa dello storico appuntamento.

La domanda però sarà sorta tante volte, anche alle persone che pur amando i cavalli non hanno giornalmente a che fare con loro: com’erano i cavalli in un passato lontano? Qual era il loro aspetto? Erano tanto diversi dai soggetti attuali o la loro fisionomia è rimasta immutata nel tempo? Scopriamolo.

L’Equus Caballus, cavallo domestico, secondo la nomenclatura binominale data nel XVIII secolo dal naturalista svedese Linneo (1758) appartiene alla classe dei mammiferi, ordine degli ungulati famiglia degli equidi, ed è stretto parente della zebra (Equus Zebra) e dell’asino ( Equus Asinus) e no, non è sempre stato la creatura maestosa che conosciamo.

La risposta a tutte queste domande arrivò nel lontano 1876 per merito del grande paleontologo O. Charles Marsh, lo scopritore dei grandi dinosauri, dominatori della terra per centosessantacinque milioni di anni. In realtà, a onor del vero, uno scheletro incompleto fu ritrovato alcuni anni prima della scoperta di Marsh ma le condizioni di conservazione non permiseo la formulazione d’ipotesi credibili a livello accademico.

Nel 1876 però accadde qualcosa che lasciò la comunità scientifica senza parole, dando merito al paleontologo americano come primo scopritore di un esemplare completo di equide a cui fu dato il nome di eohippus “cavallo primordiale”; talmente ben conservato che fu possibile riconoscere il manto. L’attestazione dei progenitori del cavallo moderno fu collocabile in un intervallo che va dai 45 ai 55 milioni di anni.

Questo piccolo mammifero non superava i 60 cm di lunghezza e i 20 cm di altezza alla spalla, presentava una testa relativamente corta con 44 denti abbastanza robusti, atti alla masticazione della vegetazione che si era venuta a formare dopo il mutamento climatico incorso nel tempo, a causa del grande cataclisma scatenatosi intorno ai 60 milioni di anni fa, lo stesso che portò alla scomparsa degli animali che fino ad allora erano stati i veri dominatori: i dinosauri.

Naturalmente sarebbe errato pensare che i mammiferi comparissero da un giorno all’altro della storia evolutiva, che questi animali non fossero presenti prima di allora; semplicemente essi vissero in sordina, ancora non assurti al ruolo che li avrebbe condotti da lì in poi a occupare il posto nel gradino più alto della scala evolutiva, ma continuiamo con la descrizione.

La schiena particolarmente arcuata ed elastica conferiva al nostro progenitore un aspetto differente rispetto ai soggetti cui siamo abituati, il corpo poggiava su gambe relativamente

lunghe, a dimostrare che il processo evolutivo in questo animale l’avrebbe condotto a essere uno degli animali più veloci al mondo. Il manto striato era sicuramente dovuto alla necessità di mimetizzarsi in un ambiente ostile dove i grandi predatori erano sempre in agguato. In un periodo caratterizzato da un clima fondamentalmente stabile, si ebbe la diffusione della maggior parte dei mammiferi, Il cavallo riuscì a colonizzare tutte le terre emerse, fornendo prova di una grande capacità adattativa, ad esclusione dei circoli polari.

La cosa che indubbiamente è evidente davanti a un’immagine di un eohippus, nome con cui i paleontologi sono soliti chiamare l’ hyracotherium, il più antico antenato comune alla famiglia degli equidi, è sicuramente il piede di questi animali: non presentano uno zoccolo!

In effetti, il piede subì una radicale trasformazione (riflettiamo sempre su tempi dilatati!) dovuti soprattutto al cambiamento climatico intercorso, dove si passò dalle numerose foreste, ambienti paludosi e umidi, a terreni più secchi, sabbiosi sino alle attuali praterie.

Il clima umido del primo periodo fece sviluppare un piede su più dita allargate, portando lo stesso ad adattarsi ai terreni che diventavano sempre più secchi, il terreno duro fece sviluppare gli arti portando il piede a innalzarsi dal suolo andando a poggiare solo su alcune dita scaricando di conseguenza il peso su di esse, sul dito medio in primis.

Il passaggio da un piede digitigrado a uno provvisto di zoccolo sicuramente nella sfera evolutiva fu un punto di forza.

Tanto ci sarebbe da scrivere, tanto da raccontare, perché l’evoluzione del cavallo non seguì una linea netta e precisa ma vide tante vie e situazioni che alla fine hanno fatto si che noi potessimo ammirare questa meraviglia della natura.

Se avete piacere potete approfondire l’argomento con alcuni libri che vorrei consigliarvi.

  • Maurizio Bongianni, Cavalli, Arnoldo Mondadori, Milano, 1921.
  • Luciano de Maria, Il grande libro del Cavallo, Istituto Geografico de Agostini, Novara, 1985
  •  E. J. Chamberlin  B.Sonego. Storia del Cavallo. Dalla preistoria ai giorni nostri, Odoya, 2013.

Sperando di avervi fatto compagnia, vi saluto dandovi appuntamento alla settimana prossima per un nuovo viaggio in sella alla Storia.

Rita

Foto tratta da “ Un’isola a cavallo. Storia equestre della Sardegna ”

Evoluzione del cavallo, dall’Eocene a oggi.

K.Hunt, History of the Evolution of the horse, 1995.

Foto tratta da “ Un’isola a cavallo. Storia equestre della Sardegna ”

K.Hunt, History of the Evolution of the horse, 1995.

Foto tratta da “ Un’isola a cavallo. Storia equestre della Sardegna ”

 

 

 

 

Tags

About the author

Pier Camillo Pinelli

Ex Fantino, ora Editore e Direttore responsabile di questo Giornale online e la penso così: "per farsi dei nemici non è necessario dichiarare Guerra, basta dire quel che si pensa" (Martin Luther King)
per mail: giornalebrontolonews@gmail.com

Add Comment

Click here to post a comment

Ultime Notizie

BRONTOLO NEWS WEB TV

SPONSOR

Categorie articoli

SPONSOR