1-DUE CHIACCHIERE CON 1-FANTINI INTERVISTE

CHI E’ VERAMENTE ANDREA COGHE? UN’INTERVISTA A CUORE APERTO

29 OTTOBRE 2018

Come la data che ha l’intervista, anzi la chiacchierata come amo chiamarle io e che probabilmente molti di voi non hanno letto, ve la ripropongo nella sua totalità perché a oggi diventa interessante e ci fa conoscere bene Andrea Coche. Le mie chiacchierate fissano un momento, raccontano il luogo dove sono, le sensazioni che mi trasmette il luogo, quello che mi dice l’intervistato e che io riporto. Ne facevo una ogni tanto perché non mi piace inflazionarle e a breve ne farò un’altra, bisognerà vedere chi mi viene in mente, perché io le faccio così istintivamente e se posso non avverto nemmeno l’intervistato che risponde così, probabilmente, con più spontaneità. Di nuovo complimenti Andrea.

SECONDA

giovedì 18 dicembre 2014

CONOSCIAMO IL COGHE 

Decido, telefono, prendo l’auto e vado sa Monteroni d’Arbia al podere Tassinaia dove tiene i cavalli Andrea Coghe, nella Scuderia Simone Berni. Arrivo Andrea ancora non è arrivato, sono le 17,20 di Giovedì. Era qualche anno che non andavo li a Tassinaia è persino cambiata la strada per arrivare al podere e quindi alla scuderia che era prima un fienile aperto dai lati, di cemento e poi trasformato in scuderia appunto. Appena arrivo mi trovo davanti la giostra dei cavalli coperta e al di là c’è la scuderia. Inverto la marcia, giro l’auto verso l’uscita. Appena mi fermo di nuovo sento abbaiare un canino nero già adulto, ma più o meno come la grandezza di un grosso Gatto, dietro a lui mentre abbaiando si avvicina alla mia macchina c’è un gattino rosso che lo segue, sporgo la mano dal finestrino aperto e gli accarezzo la testa lui gira e torna indietro assieme al gattino. Poco dopo lo vedo dentro un recinto di rete metallica di fronte a me ed è accanto al vecchio podere; dentro ci sono due grossi Cani, Pastori dei Pirenei. Spengo l’auto e aspetto. Ad un certo punto sento un cane che abbaia a cattivo, riaccendo l’auto e mi viene da sorridere, vedo il canino nero che si avventava ad uno dei due grossi Cani e praticamente lo stava subendo; vedere questo bestione messo alle “corde” da quel piccoletto fu il motivo del mio sorridere. Passò qualche minuto e vedo arrivare con una Panda bianca con Andrea Coghe, oche ci fai con quella luce in testa mi dice….. Si mentre lo aspettavo stavo rileggendo i miei appunti e per non consumare la batteria della macchina usando la luce interna, avevo messo in testa una luce da minatori, sorrido e dico leggevo. Faccio marcia indietro, andando dietro a lui e mi fermo davanti l’ingresso della scuderia, scendo ci diamo la mano ed entriamo dentro. 
Ma sei da solo? Si mi risponde Andrea ora ne ho solo sei di cavalli e li sistemo e monto da me per ora. Facciamo il corridoio e andiamo dietro scuderia dopo che ha aperto l’altra porta che ha una saracinesca a maglie e dietro una porta di legno leggero, leggero, che serve solo a non far entrare il freddo dentro. Li dietro c’è e andiamo in una piccola e carina casetta di legno, con una terrazzina coperta, sempre di legno e chiusa a vetro plastificato, ai lati, mi dice Andrea: questa chiusura l’ho fatta io, prima era aperta dai lati, così quando è freddo accendo questo, un fungo di quelli a gas per riscaldare, almeno qui ci posiamo anche fare colazione e ricevere i dirigenti e altri che vengono a trovarmi, sai la casetta è piccola, apre la porta e il dentro della casetta era carinissimo, un salottino, direi anche elegante e messo bene, mi chiede se volevo bere qualcosa, ma gli rispondo che avevo già preso il Caffè e non avevo bisogno di altro a quell’ora ma grazie lo stesso. Torniamo in scuderia e ci mettiamo nello spazio all’ingresso a sedere vicino a un piccolo tavolincino di legno, dove io appoggio il mio telefono, che adopero come registrare e i fogli con le domande che mi ero scritto. Andrea gira un secchio e ci si siede mettendosi di fronte a me.
Tu hai cominciato un poco tardi a montare per poi fare il fantino, vero Andrea?

No non è che ho cominciato tardi è che io andavo a scuola per prendere il diploma, ma a scuola statale no privata è….
Si vede che tiene a puntualizzare questo, poi ne capirò il perché, penso…
Comunque già montavo a cavallo con la sella fin da piccolo, avvolte andavo con Babbo a galoppare i cavalli anche all’Ippodromo di Firenze quando ce ne era bisogno, però il primo intento e l’indicazioni dei miei: era quello di prendere il diploma di Agraria che poi ho conseguito. Il sette giugno avevo l’esame e l’otto già ero a cavallo. Sai montare quando studiavo era più difficile perché Babbo il lavoro di scuderia lo intende la mattina, montare si monta la mattina, la sera si fa solo scuderia. Preso il diploma ho cominciato a lavorare a scuderia con Babbo. Anche io, dietro l’insegnamenti di Babbo, i cavalli li lavoro solo al mattino, magari d’inverno finisco all’una, l’una e mezzo, ma voglio finire al mattino di lavorare i Cavalli; la sera voglio solo fare il lavoro di scuderia, pulendoli sistemandogli le lettiere e quel che c’è da fare punto. Solo quando in primavera mi devo rifinire l’allenamento monto prima di fare scuderia il pomeriggio i cavalli per allenarmi, quando fa più caldo invece prima faccio scuderia e poi monto, alle volte anche fino a quando fa buio. Babbo no, lui non ne ha mai avuti cavalli dall’allenamento, lui sempre e solo al mattino!
Prima noi non li avevamo i cavalli d’allenamento è una cosa che è venuta poi, però non eravamo certo meno allenati, forse solo qualcuno, ma non lo sarebbe stato nemmeno con i cavalli d’allenamento….
Aggiunge sai Babbo era rompi, quando ero piccolo dovevo fare come voleva lui, era dura contraddirlo, a pelo non si monta, si monta a Sella e fino a che non ho finito la scuola è stato così, sella, sella…. Poi ho deciso di fare il mestiere del fantino e allora tutto è cambiato.
Ricordo che tu facevi atletica e mi pare di aver sentito dire che eri anche forte, in che disciplina?
L’ho fatta dai  14 ai 18 anni, ho iniziato facendo salto in lungo e 100mt poi l’ultimo anno facevo i 400mt. Ho fatto anche gli Italiani ! Ho smesso quando ho iniziato a lavorare perché non riuscivo più a allenarmi con costanza dato che per farlo andavo al campo scuola a Siena.
Era già atleta il ragazzo, questo lo avrà sicuramente aiutato nel suo mestiere attuale e inteso come è oggi, il fantino atleta. 

Il Palio è più un lavoro o passione?
Il Palio è una malattia!! non è ne un lavoro ne una passione. Andai da Babbo e gli dissi: io voglio fare il fantino del Palio, mi alleni? Mi insegni? E lui mi disse: si, ma vedrai che poi a Settembre ti iscrivi all’Università. Ok se non lo vuoi fare io vado dal Bruschelli che tra l’altro allora era proprio nel suo apice; Babbo acconsentì e io dovetti accettare tutte le sue condizioni. Ricordati aggiunse: questo è un mestiere, è un lavoro che quando incominci non riesci poi più a fermarti, perché centri talmente dentro che ti entra nel sangue e non riesci più a smettere.
Verità assoluta detta da Massimo Coghe !!
Ecco sei sette anni e un anno che sono completamente da solo, devo dire che aveva assolutamente ragione. Per esempio, io arrivo il pomeriggio, non sono mica normale…. Faccio il giro, non è per controllo, quello magari lo faccio dopo quando li ho legati; a ognuno di loro faccio delle coccole, ci istauro un rapporto d’ “amicizia” ogni cavallo ha delle caratteristiche diverse e ognuno si comporta diverso da un altro… 
Mentre lo dice smanetta, nel senso che parla anche con le mani e gli brillano gli Occhi, anche il Babbo è uno che ha sempre voluto bene ai cavalli indipendentemente dal lavoro, lo so per esperienza personale… 
Praticamente ognuno di loro ha un linguaggio diverso e io lo intendo ormai, alle volte sono proprio come i Cristiani via…  
Vuole bene agli animali, si percepisce.
Che pretende Andrea da se stesso?
Di raggiungere gli obbiettivi che mi sono prefissato, voglio correre il Palio di Siena…. !!!
me lo dice guardandomi dritto negli Occhi per avvalorale il suo desiderio che è una certezza dentro di se, e aggiunge: 
ma no correrlo una volta e via per dire che nella vita ho anche corso il Palio di Siena, ma voglio rimanere come fantino stabile, correrli tanti e possibilmente vincerli anche, meglio se tanti!!
Gli occhi diventano speranzosi, sognanti, ma determinati, e li riporta alla “malattia” del Palio… Intanto al canino nero ed al gattino rosso si è aggiunto un altro canino “uso gatto” bianco e rossiccio e abbaia ma non so a chi e perché, non riesco a vederlo ma lo sentiamo anche se non da fastidio ne a noi ne alla nostra chiacchierata.
Un evento, una cosa a cui avresti voluto assistere, però non c’eri o non eri ancora nato?
Ci sarebbero diverse di cose a cui avrei voluto assistere, ma uno mi sarebbe piaciuto vedere… Babbo mi parlava sempre di Vittorino (Giorgio Terni,  famoso e molte volte vittorioso fantino del Palio di Siena, un mito per capirsi ) è un fantino che avrei voluto vedere correre però non dai filmati, ma dal vivo, mi sarebbe piaciuto conoscere Vittorino, parlarci e vederlo montare a cavallo in quegli anni li. 
I suoi Occhi rimangono con un’espressione curiosa e mi aggiunge:
L’altra cosa che mi sarebbe piaciuto vedere era quando costruivano le Piramidi in Egitto, come facevano con quei massi enormi e l’architettura, quello che le aveva ideate. Cosa favolosa penso da vedere allora, con gli occhi di oggi, non considerando però i morti che ci sono stati. 
Secondo te l’intelligenza libera o imprigiona?
Imprigiona! 
Perché?
Quando uno ragiona, ragiona, rischia di farsi, scusa il termine: parecchie seghe mentali e magari incappi in un meccanismo che non è facile poi da gestire. Uno meno intelligente o più istintivo dir si voglia, è portato a porsi meno domande, a interrogarsi di meno sulle problematiche della vita che ognuno di noi ha, la prende per com’è, come gli va, và… quindi l’intelligenza imprigiona penso…
Il futuro è meglio aspettarlo o affrettarlo?
Parli con uno che lo ha aspettato abbastanza, perché bene o male al futuro è da un po che ci penso è da parecchio che lo sto aspettando quindi non posso dirti affrettarlo anche se vorrei, ma lo devo di fatto aspettare…
Una corsa dove ti sei detto: qui sono stato davvero bravo!!?
Tendo sempre a cercare un difetto, anche quando credo che mi sia venuta bene una corsa o altro quando monto a cavallo. Mi rendo conto che quando ho detto: li come sono stato bravo, ho visto che poi si può far meglio quindi….., il famoso mestiere e con i cavalli e in corsa non si smette mai di imparare.
Ma ci sarà una dove ti sei congratulato da solo, ormai ne hai fatte di corse no?
Forse una che mi ha stupito positivamente per come mi è venuta è stata alla batteria del Palio di Asti, montavo un cavallo molto difficoltoso in batteria, cioè difficoltoso in generale, lo avevo da poco, non aveva mai visto il Canape e non ci avevo mai fatto una corsa. Asti poi è una pista difficoltosa, non è certo Monteroni, per la batteria al Palio di Asti non si avvicinava per niente al Canape, s’impuntava proprio come un Mulo su quattro gambe, in qualche maniera sono riuscito a partire anche se tre o quattro lunghezze dietro a tutti gli altri, sapevo che il cavallo aveva motore, ma da ultimo a quel modo e passarne quattro per arrivare terzo, ho pensato addio… poi mi son detto: Andrea mantieni la calma, ed è stato bello perché ogni manovra che pensavo mi riusciva, all’uscita della seconda curva ero già terzo. Incrociavo le traiettorie degli altri e così li ho infilati e sono andato in finale arrivando appunto terzo, ecco li credo di essere stato bravo, anche se naturalmente la potenza del cavallo mi ha aiutato.
Senti Andrea ma una persona è il suo cognome?
No! Una persona è sempre prima il  suo nome….
Babbo quanto “rompe“?
Noo ora non tanto, da un anno a questa parte, da quando sono da solo con i cavalli no via, mi lascia in “pace“, anzi, semmai sono io che gli rompo quando ho qualche problema, ma non di Palio, in quello non ci mette bocca, ma se è un cavallo che sta male prima del Veterinario chiamo lui per un primo consiglio. 
Nella vita meglio i rimorsi o i rimpianti? Si rifà la domanda…
Nessuna delle due, ora così non saprei proprio quale….
Che cos’è la tua compagna per te?
Un pezzo di me, la parte che mi completa, non c’è altro modo per definirla..

Gli brillano gli occhi mentre lo dice…. 
Ti sei accompagnato presto è?
Stiamo insieme praticamente da quando ho cominciato a fare questo mestiere, anzi per l’esattezza da prima, praticamente andavo sempre a scuola, a Febbraio l‘ho conosciuta. 
Ma dove l’hai incontrata? Lei non è di Firenze?
Si! È di Firenze.  Mi hanno fatto un dispetto quelli della scuola, mi hanno mandato, l’Agraria ti fa fare all’ultimo anno lo stage di un mese in un‘azienda inerente l’indirizzo che uno ha preso, io facevo zootecnia e avevo chiesto di andare all’allevamento La Selva a Pian del Lago, loro non mi ci hanno mandato dicendomi che i cavalli Puro Sangue li conoscevo e quindi non andava bene, mi hanno così “spedito” si all’azienda la Selva, ma alle Ville di Corsano dove c’è l’allevamento e addestramento dei cavalli Quarter Horse e mi fecero fare le differenze morfologiche fra i Puro Sangue e i Quarter  Horse.
Lei aveva uno di questi cavalli li, ed li che ci siamo conosciuti, poi l’ho portata sulla cattiva strada…. 
Lo dice facendoci una risatina sarcastica sopra
Mi sa che si divertiva di più con Quarter Horse che con i cavalli da corsa però… malattia… contagiata anche lei, con le corse e i cavalli da corsa.
Sei diventato Babbo ad anni ?
Ventuno anni, del mio amore di Bimba Vittoria!!
È bel nome, e tutto un programma….?
Aveva appena dieci giorni e la portammo con noi a Pisa, io vinsi quel giorno la mia prima corsa in Gentlemen, quindi Vittoria !!
Già, hai corso anche in Gentleman pensi che quel’esperienza ti aiuterà per il proseguo della carriera di fantino?
È si aver corso in Ippodromo mi è tornato utile per imparare e considerare le andature…
Il denaro, che rapporto hai con lui? che cos‘è il denaro per te?Senza il soldi vai poco lontano, quando devi pagare la gente i fornitori, con un lavoro come il mio… il denaro è importante, personalmente se devo un euro a uno non sto bene fino a che non gliel’ho dato e ci penso in continuazione anche se è poca cosa ma bisogna che li dia il prima possibile. Insomma, i soldi sono fondamentali per vivere!!
Affiora un ragazzo con  concretezza, raziocinio che da l’impressione di sapere quello che vuole e mi guarda sempre negli Occhi, poche volte mi sfugge lo sguardo.
Tu appari come sei o sei come appari ? Riflette per un po…. E poi…
Nessuna delle due diciamo così!! Oh meglio appaio come sono.
Spesso però chi non mi conosce non mi capisce. Tendenzialmente ho riscontrato negli anni che sono una persona che rimane parecchio anche sui Coglioni, così di primo acchito, perché può sembrare che ho un modo di fare altezzoso o presuntuoso, quindi appaio in quel modo, ma in realtà non lo sono.  
Lo dice con un poco di dispiacere questa cosa.
Quando hai montato in piazza la prima volta?
La prima volta che ho montato in Piazza ho montato Già del Menhir, è stato come si può dire: un ingresso col botto!! 
Lo dice sorridendo ma con disappunto!
Ho fatto due giri e alla seconda curva del Casato sono andato subito in terra!! 
Li non ero come si dice: padrone della situazione… sai la domanda che mi hai fatto prima sul futuro? Io l’ho voluto affrettare e ho massacrato Babbo perché me lo facesse montare, lui mi diceva: aspetta a montare in Piazza, a dire il vero mi sembrava più facile, ed ho capito subito che in questo lavoro non si può prendere nulla alla leggera e non per ultima Piazza del Campo.
La sensazione di uscire dall’Entrone, i colori la gente, con il giubbetto della Selva e con un cavallo vincente tra le gambe?

I colori la gente sinceramente ero abbastanza giù di morale, sapevo che dovevo fare la prova, punto! le mie possibilità di correre il Palio, dopo l’assegnazione di Istriceddu erano praticamente pari a zero…
Avevi realmente la possibilità di montare il Palio nella Selva se non fosse toccato un primo cavallo?
Si, possiamo dire così, me lo sentivo parecchio vicino il debutto al Palio ed ormai spasimo perché ciò avvenga. Quando gli è toccato quel cavallo ho perso le speranze. Quando mi ha chiamato capitan Targetti per fere quella prova ci sono andato come ho detto prima con il “morale a terra” . Però è stato bellissimo, ho fatto tutto quello che fa un fantino: andare nella stalla, preparare la borsa, provarsi i pantaloni lo zucchino, riempire appunto la borsa, respiri un  clima diverso, e cominci a capire che è il Palio visto dall’interno. Quando poi siamo arrivati all’Entrone e mi sono andato a cambiare per montare, esci dall’Entrone, arrivi poi al Canape mi sono sentito… è, ho detto: ecco questo è il mio lavoro!! Perché a differenza di tutte le altre volte, eppure montavi Istriceddu, in una contrada che ambiva a vincere il Palio, che avrebbe poi rimontato il Tittia.. ti puoi immaginare le raccomandazioni  che mi hanno fatto: attento un ti intruppare ecc. ecc., sai se monti un “cavallaccio” un te le fanno nemmeno tutte quelle raccomandazioni li… Ma io però ho montato più tranquillo quella prova di quando ho montato la notte Nerone, che fai conto non un cavallo quello, ma una vera bicicletta tanto è bravo e preciso. Insomma ti ripeto ho montato più tranquillo per quella prova che in tutte le altre circostanze, mi sentivo nel contesto giusto, il “problema” è poi stato quando togli la giubba e se la mette un altro…….
A quel punto passa dagli occhi smaniosi, felici ad uno sguardo come un velo di tristezza.
Ora le prospettive per il futuro? La Selva ha riconfermato Gianluca Targetti che può voler dire per te?
Sai la Selva non corre di diritto, il fatto che però il Targetti è stato riconfermato capitano per me è una cosa importante, il rapporto con lui rimane, il fatto di avermi fatto fare una prova e con un cavallo importante come Istriceddu vuol dire che la fiducia nei miei confronti c’è, fermo restando che purtroppo la Selva un’un altra di diritto non corre mai….
Diamo una percentuale al momento di una tua monta per il prossimo Luglio!
No, al momento non mi piace dare percentuali non è il caso e poi direi : al momento lo 0% …
Allora diciamo: senti più fiducia e considerazione nei tuoi confronti da parte dei Capitani rispetto al passato?
Si quelle in effetti le sento, vedo e sento che è cambiato l’atteggiamento verso di me,  più positivo e interessato dell’anno scorso.
Cos’è che ti infastidisce di più nella vita in generale?
Quando qualcuno mi mette in bocca parole che non ho detto!! Quella è la cosa che mi fa veramente incazzare, forse più di tutto!! Siccome io sono uno abbastanza diretto se devo dire Camillo un capisci niente te lo dico nel muso, non è che lo direi ad un altro nei discorsi se quello fosse il mio pensiero. Anche se parlo con mia Mamma o mia Sorella e mi dicono: tu hai detto…, no! tu hai capito male, io non dico una cosa un’altro, sono uno che ci tiene a dire una cosa che arrivi dritto al destinatario!!
Essere diretti non è mai facile esserlo….
 Ti piace leggere?
Si anche se a dire il vero studiare ho sempre studiato il limite indispensabile, ero sempre un caprone… e poi lo dico sempre a lui
Nel frattempo è arrivato un ragazzo più meno della sua età che si vede lo aiuta la sera a sistemare i cavalli per il suo divertimento….
di studiare che alla fine serve sempre nella vita, la cultura aiuta sempre.
A me piace tenermi informato, mi piace essere all’altezza dei discorsi quando parlo con la gente e se in un argomento mi vedo un filino ignorante leggo, oppure vado a vedere su internet. Leggere poi leggo, ma leggo tutti thriller di… ha fatto 24 libri, ogni 4-5 mesi ne esce uno nuovo e l’autore è Micheal Connelly. Ho cominciato a leggerlo quando ero all’Ospedale, mi ero operato d’appendicite, stare li mi rompevo e Mamma mi portò un suo libro, tra l’altro alto e pensai: questo ci metto una vita a leggerlo e invece in due giorni lo finii. Un altro suo libro è uscito qualche giorno fa.
Qual è il libro che ti è piaciuto di più?
È vedrai sempre di Micheal Connelly, Il Buio oltre la Notte.

Questo è uno di quelli che finché un l’ho finito un ho avuto bene, da come mi garbava, io che mi addormento presto con lui ci facevo le due di notte perché un’e smettevo di leggerlo.
E invece il tuo film preferito ?
Non è che sia un’amante dei film. Uno c’è che mi è piaciuto molto, ma non vorrei che qualcuno che lo conosce poi si faccia delle seghe mentali…. 
Non ti preoccupare non credo che la gente sia stupida!
È un film con Johnny Depp si chiama: Blow un film del 2001,

è una storia vera di un narcotrafficante, il braccio destro  Pablo Escobar , che va in carcere, parla del rapporto che con la figlia, è bello insomma, o perlomeno a me è piaciuto.
La vita va presa per le Corna o accarezzata?
La vita va presa per le Corna!! 
La vita è un sogno o i sogni aiutano a vivere meglio?
I sogni aiutano a vivere meglio!!
Tu credi in quello che fai o fai quello in cui credi ?
Credo in quello che faccio!
È meglio essere o apparire?
Meglio essere, sempre!!
Peggio i debiti morali o economici ? 
Meglio non averne nessun dei due e credo di non averne….
Fatti una domanda e datti una risposta, Andrea che domanda al Coghe?
Riflette per un po’ e dice:
Brontolo le tue interviste e son diverse è ?
Alle volte quando sono un pochino demoralizzato mi damando: ma ne vale la pena fare quello che faccio?
Mi rispondo: Si! ne vale la pena!!!
Che cos’é la fortuna ?
La fortuna è una cosa che probabilmente c’è ma va aiutata…. Io non credo tanto nel…  Credo più nel distino, le cose vanno come devono andare, te puoi fare in modo che si indirizzino verso una certa strada piuttosto che in un’altra, essere certo di aver fatto nel miglior modo possibile le cose che dovevi fare e sperare che sia quella  la strada giusta, il destino poi fa sempre il resto…. 
È un filosofo il Coghe, bene, mi piace la filosofia….
E che cos’è il coraggio?
L’ascolti la radio? L’hai sentita quella canzone di Biagio Antonacci : Ti dedico tutto? Dice: Il mestiere s’impara il coraggio ti viene !! Ascoltala è d’amore ma il ritornello dice così e penso calzi sul mio pensiero in materia.
Un Babbo, un compagno, un ragazzo che necessariamente è dovuto diventare presto Uomo, ha la concretezza ed è anche un sognatore, ma di quelli con i piedi per terra però. Bene, auguri per il futuro e il lavoro, tutto il bene a te e alla tua giovane famiglia, mi auguro di farti un giorno un’altra intervista per le tue vittorie, grazie della chiacchierata Andrea.
 Pier

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Pier Camillo Pinelli

Ex Fantino, ora Editore e Direttore responsabile di questo Giornale online e la penso così: "per farsi dei nemici non è necessario dichiarare Guerra, basta dire quel che si pensa" (Martin Luther King)
per mail: giornalebrontolonews@gmail.com

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