29 luglio 2021
Riceviamo questa lettera alla posta Caro Amico ti Scrivo e pubblichiamo:
Ciao palio di asti, non ho mai pensato a te in maniera diretta ma sempre attraverso il filtro del mio Borgo, oggi sembra che un altro anno se ne andrà senza di te, un altro anno in cui la pandemia ti ha messo di fronte alle tue grosse problematiche, le ha ingigantite e ha portato a galla problemi strutturali che prima o poi sarebbero dovuti emergere. Caro Palio, la tua unica forza dal 1967 a oggi è stata la continuità, non vorrei che questi due anni ci facciano perdere quel pizzico di sano fanatismo che ti alimenta. È vero tanti pensano che ci siano problemi più gravi ed è vero, ma fra un mese, quando quella settimana verrà a mancare, sarà molto più grave di cosa ognuno di voi stia pensando, si perderà la voglia che già era poca e di pochi, si perderà il senso di appartenenza, la gioia, la delusione, le emozioni e tutto ciò che in quella settimana fa dimenticare i famosi “problemi più gravi”. Allora dico sig. Palio abbi il coraggio di essere corso a tutti i costi e per tutti i costi intendo tutti, senza pensare ai perbenisti che ti criticheranno ma alla festa della città. Vedrai che troveremo la maniera di onorarti nonostante il periodo perché la cosa più importante del Palio sono le persone. Il giorno dopo ci darai un vincitore e 20 sconfitti e poi ci si dovrà adattare ai tempi, e prendere in mano le tue problematiche senza tanta politica, senza peli sulla lingua e esponendo le proprie idee senza paura, senza ragionare in funzione di amicizie, perché gli amici, quelli veri ci saranno anche se chiuderemo baracca, ma il Palio, quello fatto seriamente, quello che dura e si migliora nel tempo, ha bisogno di una sterzata forte perché se no il covid ora e domani chissà cos altro ce lo porteranno via.
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