Siena, 14 giugno 2024
CARABINIERI E GUARDIA DI FINANZA DI SIENA ESEGUONO ORDINANZA DI MISURA CAUTELARE PERSONALE E REALE PER IL REATO DI SFRUTTAMENTO DI LAVORATORI.
Sotto la direzione della locale Procura della Repubblica, l’Arma dei Carabinieri e la Guardia di Finanza di Siena stanno eseguendo un arresto e sequestri nei confronti di una persona sottoposta alle indagini per il reato di sfruttamento di lavoratori.
Gli accertamenti hanno preso avvio dall’accesso eseguito dai Carabinieri del Nucleo dell’Ispettorato del Lavoro e della Stazione Carabinieri di Cetona presso una ditta individuale della provincia gestita da un cittadino extracomunitario. Le indagini, consistite in sopralluoghi, accertamenti tecnici, esame dei libri unici del lavoro e delle buste paga dei lavoratori, hanno consentito di ipotizzare lo sfruttamento di almeno 4 lavoratori extracomunitari. In particolare, attraverso reiterate violazioni della normativa sull’orario di lavoro e la corresponsione di retribuzioni inferiori alle attività svolte, il titolare della ditta individuale avrebbe approfittato dello stato di bisogno della manodopera assunta, costringendola a lavorare per un salario inferiore a quello previsto dalla contrattazione collettiva e con turni lavorativi estenuanti, incurante delle condizioni atmosferiche e di sicurezza, con vitto e alloggio in strutture fatiscenti.
Il coinvolgimento del Nucleo delle fiamme gialle è stato in seguito finalizzato a ricostruire il profilo economico-finanziario del titolare dell’azienda, anche ai fini dell’aggressione dei beni in misura corrispondente all’ingiusto profitto.
In base agli elementi di prova raccolti, il Pubblico ministero ha richiesto l’adozione di misure cautelari idonee a prevenire la reiterazione dei fatti, applicate dal Giudice per le indagini preliminari che ha condiviso l’ipotesi formulata dalla Procura della Repubblica. Nei confronti del titolare dell’azienda sono stati pertanto disposti gli arresti domiciliari, con l’applicazione del braccialetto elettronico, ed il sequestro preventivo dell’importo di € 114.722,24 euro, pari all’ingiusto profitto a danno dei lavoratori.
Si rappresenta che il procedimento penale verte nella fase delle indagini preliminari e che, per il principio della presunzione di innocenza, la responsabilità della persona sottoposta ad indagini sarà definitivamente accertata solo ove intervenga la sentenza irrevocabile di condanna.
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