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CalcioTutti i Blue Monday della Serie A: le retrocessioni più tristi nella storia del massimo campionato italiano a partire dalla stagione 1929-30 a oggi

15 Gennaio 2024

Tutti i Blue Monday della Serie A: le retrocessioni più tristi nella storia del massimo campionato italiano

Il Blue Monday è  considerata la giornata più triste dell’anno per gli abitanti dell’emisfero boreale. Il terzo lunedì di gennaio, vuoi per il meteo sfavorevole, vuoi per le finanze ridotte all’osso dalle spese natalizie, sembra essere davvero un giorno “no” per tutti, almeno nelle intenzioni del suo ideatore, lo psicologo Cliff Arnall.

In realtà di giorni tristi ce ne sono tutto l’anno, e il Blue Monday talvolta diviene l’occasione per ricordare alcuni tra gli eventi più mesti della storia. 

Le brutte contingenze non hanno risparmiato, negli anni, neanche i giganti del calcio italiano, ovvero le squadre più blasonate di serie A.

In questo articolo Affidabile.org, blog che realizza approfondimenti e ricerche su argomenti di attualità sportiva, ha esaminato le retrocessioni più scottanti della storia del massimo campionato italiano, in una triste carrellata che include Roma, Torino, Milano, Lazio, Fiorentina e le altre regine del calcio nostrano.

In particolare ci soffermeremo sui team che sono stati tra le fila della serie A per almeno dieci anni consecutivi, e spiegheremo come squadre e giocatori hanno vissuto, dalla stagione 1929-30 a oggi, la loro giornata più mesta, ovvero quella in cui hanno dovuto dire addio alla categoria più ambita.

Dalla A alla B, tutte le nobili decadute dal 1929 a oggi

La storia delle retrocessioni è un argomento interessante per gli appassionati di calcio, perché conferma come in questo sport nulla deve essere dato per scontato, e tutto può rovesciarsi da un momento all’altro.

Ma quali sono le squadre top di serie A che hanno vissuto, almeno una volta nella loro vita, il passaggio di grado verso il basso, talvolta anche dopo dieci anni di prestigiosi successi consecutivi? 

Dal biennio 1929-1930 ai giorni nostri, sono ben 18 i team che hanno dovuto dire addio alla serie massima da un giorno all’altro, magari proprio all’apice della loro carriera o della loro scalata. Si tratta di Genoa, Roma, Spal, Juventus, Atalanta, Udinese, Sampdoria, Chievo, Fiorentina, Triestina, Cagliari, Parma, Napoli, Torino, Milan, Vicenza, Lazio e Avellino. 

I casi più clamorosi verranno raccontati nel dettaglio nel corso dell’articolo, anche se la tristezza di fondo che accompagna una retrocessione è, di fatto, la stessa per tutti, sia per le squadre che per i vertici aziendali, come anche per i tifosi.

Ad esempio, nell’ormai lontano 1959-1960 la triste sorte toccò al Genoa, declassato in B con 18 punti insieme ad Alessandria e Palermo, rispettivamente a 25 e 27 punti. 

L’ultimo posto della squadra fu legato, in quell’occasione, al cosiddetto “Caso Cappello”, un illecito sportivo che valse la radiazione definitiva all’attaccante Gino Cappello, e per poco non costò al “Grifone” un balzo diretto in C (allora fu addirittura la Commissione d’Appello Federale a intervenire, con uno sconto provvidenziale di tre punti).

Altro giro altra corsa all’insegna della tristezza, quello che riguardò il salto indietro in serie B del Foggia di Toneatto nella stagione 1973-1974, in compagnia di Genoa e Verona, quest’ultima in fondo alla classifica a causa di un illecito sportivo. La penalizzazione toccò però anche allo stesso Foggia, e i 6 punti di punizione dopo il verdetto al processo dello “Scandalo della Telefonata” di fatto sancirono il triste declassamento. 

Più di recente, protagonista di un importante “abbassamento di grado” che tutti ricorderanno è stato il Cagliari di Agostini durante la stagione 2021-2022, a soli 6 anni di distanza dall’ultima retrocessione, all’epoca sotto la guida di Rastelli. Insieme alla squadra, trentesima con 18 punti, Venezia e Genoa. 
Sono solo alcuni esempi di sogni calcistici infranti, in pieno stile “Blue Monday”, ma, come si vedrà, la lista delle brutte sconfitte seguite da retrocessioni include anche le squadre più prestigiose della nostra massima serie.

Squadra Anno
Genoa 1933-34, 1950-51, 1959-60, 1964-65,1973-74, 1983-84, 1994-95, 2021-22
Atalanta 1937-38, 1957-58, 1968-69, 1972-73, 1978-79, 1986-87, 1993-94, 1997-98, 2002-03, 2004-05, 2009-10
Fiorentina 1937-38, 1992-93, 2001-02
Napoli 1941-42, 1947-48, 1960-61, 1962-63, 1997-98, 2000-01
Vicenza 1947-48, 1974-75, 1978-79, 1998-99, 2000-01
Roma 1950-51
Udinese 1954-55, 1961-62, 1986-87, 1989-90, 1993-94
Triestina 1956-57, 1958-59
Torino 1958-59, 1988-89, 1995-96, 1999-00, 2002-03, 2008-09
Lazio 1960-61, 1966-67, 1970-71, 1979-80, 1984-85
Spal 1963-64, 1967-68, 2019-20
Sampdoria 1965-66, 1976-77, 1998-99, 2010-11, 2022-23
Cagliari 1975-76, 1982-83, 1996-97, 1999-00, 2014-15, 2021-22
Milan 1979-80, 1981-82
Avellino 1987-88
Juventus 2005-06
Chievo 2006-07, 2018-19
Parma 2007-08, 2014-15, 2020-21

Roma 1950-51, il derby della sconfitta

Tra le squadre che hanno portato a casa brutte sconfitte con tanto di retrocessione, la Roma del biennio 1950-1951 è una di quelle che gli appassionati di calcio meno giovani ricordano, anche perché il 25 febbraio del 1951 i giallorossi indietreggiarono dopo la sfida contro la Lazio. 

Il 2-1 a favore dei biancocelesti trascinò la Roma in diciannovesima posizione, con 28 punti. In quell’occasione anche il Genoa tornò in serie B, ben 16 anni dopo l’ultima retrocessione.

Torino 1958-59, la prima retrocessione in B

Il 1958-59 fu invece la stagione “no” del Toro, balzato in 17esima posizione con 23 punti, insieme alla Triestina, 18esima con lo stesso punteggio. Nonostante le speranze riversate dalla squadra nello storico portiere Lido Vieri, il club, allora sponsorizzato dalla Talmone, dovette dire addio alle fila della serie A per la prima volta nella sua storia. Ciò rese questo temporaneo abbassamento di grado un momento particolarmente infelice, anche se la stagione successiva riportò il Toro nuovamente in auge, ai tempi dell’allora nuovo presidente Luigi Morando. 

Milan 1979-80, lo scandalo calcioscommesse

La sorte di una inattesa retrocessione toccò anche al Milan, per effetto del clamoroso scandalo di calcioscommesse “Totonero”, che investì il mondo del pallone nel 1980. 

La FIGC, per punire le squadre coinvolte, penalizzò alcune big con l’esclusione dalla serie A e con il ritorno in B: oltre ai rossoneri anche la Lazio subì il peso di questa decisione. 

Al declassamento seguì anche la radiazione dell’allora presidente del Milan, Felice Colombo e tutta la vicenda ebbe una forte risonanza mediatica, pesando fortemente sull’immagine della società e di tutto il calcio di serie A. 

Lazio 1984-85 e la sfortuna del numero 15 

Dopo la sopra menzionata retrocessione durante la stagione 1979-1980, la Lazio dovette dire addio alla serie A anche durante il biennio 1984-1985. A seguito di due belle stagioni nella massima categoria, la squadra si ritrovò matematicamente in serie B con tre giornate di anticipo, con un penultimo posto in classifica che non lasciava speranze. 

I tentativi di salvezza in extremis del presidente Chinaglia, con il cambio dei CT, non andarono in porto, e la Lazio, insieme alla Cremonese e all’Ascoli, chiuse le gare con una magra 15esima posizione, e con 15 punti. 

Fiorentina 1992-93, una serie di sfortunati insuccessi

Anche i viola di Gigi Radice vissero l’amara esperienza della discesa in serie B durante la stagione 1992-93, dopo ben 54 anni di traguardi importanti. Durante la partita contro l’Atalanta del 3 gennaio 1993 allo stadio Franchi, il gol di Perrone al 53esimo sancì un 1-0 che il presidente Cecchi Gori non digerì, forse anche per motivi personali. 

Il diverbio con il coach si concluse con l’allontanamento dell’allenatore dal team, ma anche con un prosieguo spento delle prestazioni in gara, fino al 6 giugno ‘93, quando i gigliati indietreggiarono di livello tra le contestazioni dei tifosi.

Napoli 1997-98, una stagione da dimenticare

La sfortunata stagione del Napoli, all’epoca con la maglia Polenghi firmata Nike, vide la squadra partenopea all’ultimo posto in classifica, con 14 punti, ancora più giù dell’Atalanta, ferma al sedicesimo posto. 

Durante il campionato del 1997-98 il team riuscì a vincere soltanto contro l’Empoli e il Vicenza e di certo sulle prestazioni non al top della formazione quell’anno incisero le cessioni dei migliori giocatori per motivi economici.

Parma 2007-08 e il decisivo pareggio del Catania

La storia delle retrocessioni del Parma viene “tristemente” inaugurata durante la stagione 2007-08, dopo 18 anni consecutivi della squadra in serie A. La partita contro l’Inter è stata decisiva, ma anche l’incrocio di risultati del match Catania-Roma. 

Alla fine dei giochi, gli etnei sono riusciti nell’impresa del pareggio e i ducali sono così stati scaraventati al penultimo posto in classifica, con 34 punti, dietro l’Empoli e prima del Livorno. Una brutta vicenda, replicata in seguito con la retrocessione del 2014-15 e con quella, più recente, del 2020-21.

Sampdoria 2022-23, il 2-0 contro i friulani dell’Udinese

Anche la Sampdoria ha una stagione “no” da ricordare, anzi, da dimenticare. 

La retrocessione in B 2022-23 è stata, di fatto, una questione matematica, annunciata già nella 34esima giornata del campionato, dopo la sconfitta subita contro l’Udinese. 

Alla fine, dopo un 2-0 che non lasciava speranze, grazie ai gol di Pereyra e Masina, i blucerchiati si sono ritrovati fuori dalla massima serie. 

Il resto è storia da vivere sul campo, tra le speranze della società e quelle dei tifosi. 

Le squadre con più retrocessioni

Anche la tristezza ha una sua statistica, come del resto avviene nel caso del Blue Monday.

A proposito però di retrocessioni, quali sono le squadre che hanno ottenuto il triste primato, negli anni, sul campo?

Al primo posto troviamo, con 13 “arrivederci” alla serie A, il Brescia.

A seguire, con 11 retrocessioni pari merito, si piazzano invece Atalanta e Bari. 

Tutte e tre le squadre hanno subito un declassamento di serie a partire dai campionati degli anni Trenta, e così vale per il Genoa, terzo sul podio con 9 sogni di serie A volatilizzati in campo. 

Il terzo posto del Genoa nella top dei retrocessi viene diviso con altre squadre, ovvero Lecce, Palermo e Verona.

Una curiosità: Brescia, Lecce e Verona rientrano anche nella classifica delle neopromosse retrocesse in B, caso che si è verificato, rispettivamente, 8, 5, e 4 volte negli anni.

Le squadre mai retrocesse in Serie B

Dopo questa carrellata di momenti tristi nella storia del calcio, passiamo invece a un primato positivo, ovvero quello delle squadre di serie A che non hanno mai attraversato il doloroso momento della retrocessione.
 Ad oggi l’unica squadra che può vantare questa certezza è l’Inter, che non ha mai lasciato la massima serie fin dall’esordio nel 1929/1930, anche se la nascita del club è avvenuta qualche anno prima, il 9 marzo del 1908. 
I nerazzurri hanno disputato in totale 90 campionati e si fregiano di 19 scudetti, 9 Coppe Italia e 7 Supercoppe.

Come abbiamo raccolto i dati

I dati di questa rassegna sono stati elaborati analizzando lo storico delle retrocessioni verificatesi a partire dalla stagione 1929-1930 di serie A, fino ad oggi.
 Le squadre considerate sono quelle che, almeno una volta nella loro storia, hanno militato per almeno 10 anni consecutivi nella massima serie. I dati così ottenuti sono stati uniti tra di loro per la realizzazione di questo articolo. 
Nel dettaglio sono stati approfonditi alcuni tra i casi più clamorosi di retrocessione, ma tutti i dettagli si possono trovare nella tabella riepilogativa. 

Fonte: https://affidabile.org/news/blue-monday-le-retrocessioni-piu-tristi-nella-storia-della-serie-a/

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Pier Camillo Pinelli

Ex Fantino, ora Editore e Direttore responsabile di questo Giornale online e la penso così: "per farsi dei nemici non è necessario dichiarare Guerra, basta dire quel che si pensa" (Martin Luther King)
per mail: giornalebrontolonews@gmail.com

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