4 SETTEMBRE 2022
Prima Batteria
Castell’Alfero (Gianluca Fais detto Vittorio su Vanadio da Clodia), San Secondo (Valter Pusceddu detto Bighino su Ultimo Baio), Nizza Monferrato (Antonio Siri detto Amsicora su Zaminde), San Damiano (Stefano Piras detto Scangeo su Zeniossu), San Pietro (Carlo Sanna detto Brigante su Vandà), Viatosto (Alessio Migheli detto Girolamo su Austesu) e Santa Maria Nuova (Federico Arri detto Ares su Ambra da Clodia)
Mossa rapida con una sola falsa per una leggera forzatura. Eccellente lettura e gestione della mossa da parte del fantino astigiano Federico Arri per Santa Maria Nuova che prende subito la testa mantenendola fino al termine dei tre giri. Dietro è bagarre tra Castell’Alfero, San Damiano, Nizza e San Pietro. Dopo una serie di sorpassi la spuntano nell’ordine San Pietro e San Damiano. Batteria stupenda e lottata fino all’ultimo. A sorpresa l’eliminazione di San Secondo con il forte Ultimo Baio, che resta fuori insieme a Viatosto, Castell’Alfero e Nizza Monferrato.
Seconda Batteria
Canelli (Luigi Bruschelli detto Trecciolino su Angelo Rosso), San Lazzaro (Giuseppe Zedde detto Gingillo su Aiò de Sedini), Montechiaro (Jonathan Bartoletti detto Scompiglio su Zaffiro Azzurro), Torretta (Silvano Mulas detto Voglia su Ballatisola), Santa Caterina (Adrian Topalli detto Vulcano su Red Riu), Tanaro Trincere Torrazzo (Francesco Caria detto Tremendo su Arsenicolupin) e Baldichieri (Mattia Chiavassa detto Gerolamo su Blue Stars)
Mossa estremamente complicata con almeno otto scoppi di mortaretto e momenti di alta tensione. Tempi di mossa da finale con quasi un’ora e un quarto di attesa. La vicinanza delle due nemiche, Torretta e Santa Caterina, di certo non ha aiutato: ma questo è il Palio. Alla mossa buona prendono la testa Santa Caterina seguita da Montechiaro. Dopo la curva del cavallone si crea un trenino formato da Santa Caterina, San Lazzaro e Montechiaro che arriverà in quest’ordine al bandierino. Fuori il quotato Tanaro con Caria su Arsenicolupin e Torretta. Mai in corsa Canelli e Baldichieri che rimangono fuori.
Terza batteria
Cattedrale (Dino Pes detto Velluto su Zamura), Don Bosco (Giovanni Atzeni detto Tittia su Aurus), San Silvestro (Enrico Bruschelli detto Bellocchio su Spartaco da Clodia), San Paolo (Andrea Coghe detto Tempesta su Zio Fester), San Martino San Rocco (Gavino Sanna su Anda e Bola), San Marzanotto (Donato Calvaccio detto Il Musico su L’Essenziale) e Moncalvo (Massimo Columbu detto Veleno II su Borghesia)
Mossa veloce con due sole false. Quella buona lascia qualche dubbio con San Silvestro e San Marzanotto girati: per loro il Palio finisce qui. Prende la testa Don Bosco seguito da San Martino San Rocco e Cattedrale. Si forma il classico trenino, ma al terzo giro San Paolo con un ottimo Zio Fester e Andrea Coghe riesce a passare dalla quinta alla terza posizione bruciando la Cattedrale al bandierino. Passano Don Bosco, San Martino San Rocco e San Paolo. Fuori San Silvestro, Cattedrale, San Marzanotto e Moncalvo.
Finale
Dallo steccato Santa Caterina, San Lazzaro, San Paolo, San Damiano, San Pietro, Don Bosco, San Martino San Rocco, Santa Maria Nuova e Montechiaro
Davanti a una Piazza stracolma di gente come non si vedeva da tempo, si è assistito a una mossa veloce, maturata in pochi minuti dove San Lazzaro ha preso subito la testa seguito da Santa Caterina accumulando subito diverse lunghezze sugli inseguitori. Non cambiano le posizioni fino al terzo cavallone dove San Damiano e Montechiaro vanno a passare Santa Caterina.
Ordine di arrivo ufficiale
San Lazzaro (Palio), San Damiano (Borsa di monete d’argento), Montechiaro (Speroni d’argento), Santa Caterina (Gallo vivo), San Pietro (Coccarda), San Paolo, Santa Maria Nuova, San Martino San Rocco, Don Bosco (Acciuga con l’insalata)
Dardi
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