30 OTTOBRE 2022
Ringrazio Efrem Zanchettin per la foto di copertina
Si è svolto sabato 29 ottobre presso il PalaBrumar il “Galà delle sette meraviglie” del Borgo San Lazzaro per festeggiare il successo ottenuto in Piazza Alfieri il mese scorso grazie a Giuseppe Zedde detto Gingillo su Aiò de Sedini. Sette meraviglie per le sette vittorie ottenute dai ramarri, cosicché il Galà condotto da Daniel Bocci, ha visto il Chichén Itzá in Messico, il Cristo Redentore di Rio, Machu Picchu, la Muraglia cinese, Petra, il Taj Mahal e il Colosseo far da cornice ai sette successi ottenuti tra Piazza Campo del Palio e Piazza Alfieri. Un’atmosfera magica con circa 600 persone tra borghigiani gialloverdi, delegazioni degli altri Rioni, Borghi e Comuni, gruppo del Capitano e figure istituzionali. Dopo il countdown iniziale ha avuto inizio la cena, servita dal catering Belavista di Castellinaldo, dove tra un piatto e l’altro è stata animata da giochi di luce e trasformismo. Verso la fine, prima del taglio della torta, ha fatto il suo ingresso il Drappo dipinto dal Maestro Silvio Volpato, portato sul palco da un alfiere post-moderno con addosso un’armatura resa luminosa da luci a led. “Questa vittoria nasce dalla sera della vittoria nel 2017 – afferma sul palco il Rettore Silvio Quirico – Siamo un grande Borgo che ha lavorato con passione e fiducia per raggiungere questo obiettivo.” Il fantino Zedde sostiene che “la vittoria al Palio è al 70% merito del cavallo e 30% del fantino. Questa è una Piazza in cui mi sono sempre trovato bene fin dai primi Palii. Con San Lazzaro c’è un rapporto che viene da lontano, è un Borgo che gli piace vincere e che non lascia niente al caso come del resto io. Aiò de Sedini – continua Gingillo – è un cavallo che col passaggio di età è venuto avanti, ha tirato fuori il carattere da Palio. Ha risposto bene ai comandi e mi ha dato modo di gestire bene la mossa e di partire bene.”
Dardi
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