” Dagli archivi alle banche dati per un ecosistema digitale
Nella giornata di mercoledì 7 febbraio, si è svolto il Tavolo di Lavoro ‘#memoriefuture-Dagli archivi alle banche dati per un ecosistema digitale’ alla presenza di diversi Enti del territorio che, grazie al contributo della Regione Piemonte, hanno potuto portare avanti progetti di digitalizzazione del patrimonio artistico e documentale. La sede scelta per l’occasione è stata quella di Palazzo Mazzola dove si trova l’Archivio Storico del Comune di Asti e il Museo del Palio di Asti. E proprio da queste stanze è nata l’idea che ha portato alla creazione di uno dei progetti presentati. Nel 2016 infatti, grazie all’Associazione Gente&Paesi Onlus, in co-progettazione con la Dott.ssa Molina, Direttore dell’Archivio Storico ed il Comune della Città di Asti, viene ideato il progetto ‘Dalla memoria alla fruizione. Progetto di digitalizzazione del Palio di Asti’ con l’obiettivo di dar vita ad un archivio digitale legato al mondo del Palio, il più ampio e completo possibile, rendendolo fruibile al pubblico per diffondere il valore straordinario di questa manifestazione.
Un lavoro sistematico di ricerca ed archiviazione che porta avanti un percorso già avviato nel 2014 dal Museo del Palio e dal Comune della Città di Asti e concretizzatosi nel 2015 con l’inaugurazione del museo stesso. L’Archivio Digitale intende implementare il materiale documentale del museo, costituito dai beni di proprietà del Comune, con il patrimonio custodito dai Comitati Palio.
I Comitati Palio infatti sono la memoria storica di questa manifestazione. Veri e propri archivi informali dove è custodito gran parte del patrimonio culturale materiale ed immateriale legato al Palio di Asti: riconoscimenti, manufatti, documenti, costumi, ma soprattutto persone, aneddoti ed eventi. Un’inestimabile eredità di testimonianze storiche legate non solo alla corsa ma anche alla vita sociale e culturale svolta durante tutto l’anno dagli associati e ai rapporti intrattenuti dagli stessi con gli enti del territorio. Un immenso patrimonio considerato a rischio, poichè in molti casi tramandato solo oralmente o soggetto ad usura, che attraverso la realizzazione del primo Archivio Digitale del Palio di Asti si intende conservare e valorizzare.
Il progetto, nella sua fase iniziale, ha già portato alla digitalizzazione di oltre 150 elementi relativi agli anni Trenta del Novecento tra documenti, carteggi, cartoline, brochure, manifesti, locandine, riconoscimenti, costumi e manufatti di vario genere. Alcuni di questi sono stati riprodotti a 360° con un software dedicato, per rendere l’esperienza del futuro fruitore più accattivante, dinamica e completa, coinvolgendolo anche emotivamente. Ogni elemento archiviato è inoltre accompagnato da una dettagliata scheda di approfondimento. Il lavoro fino ad oggi realizzato è stato portato avanti, per l’Associazione Gente&Paesi onlus da Stefania Toso, Marianna Di Modica e Chiara Cerrato ma soprattutto grazie al contributo dei volontari dei Comitati Palio e degli esperti dell’Archivio Storico Comunale. Partendo da questo progetto, inoltre, sarà realizzata una Tesi Magistrale a cura della Dott.ssa Elisa Bordin.
L’importanza di tutelare e di valorizzare l’immenso patrimonio materiale e immateriale della manifestazione, che attraverso i secoli racconta la storia della Città è stata sottolineata anche dal Sindaco di Asti Maurizio Rasero e dall’Assessore alla Cultura Gianfranco Imerito.
Il lavoro da fare è ancora molto. Come ricorda Barbara Molina, Direttore dell’Archivio Storico di
Asti, tanti sono i materiali ancora da catalogare e da digitalizzare, ma prima ancora da scoprire e studiare.
Il patrimonio digitalizzato grazie a questo progetto contribuirà – ricordano i responsabili della Regione Piemonte, Dott. Dimitri Brunetti e Dott. Massimo Carcione – iniseme a molti altri, a costruire, nell’ambito dell’Ecosistema digitale della Cultura, una futura ‘Rete documentale intergata della regione Piemonte’.
Oltre al progetto sul Palio di Asti è stato presentato lo stato dell’arte di quelli di diverse realtà piemontesi tra cui: A.L.E.R.A.M.O onlus di Casale Monferrato – Avv. Maria Rita Mottola, Biblioteca Civica di Valenza – Dott. Riccardo Massola, Circolo Culturale I Marchesi del Monferrato di Alessandria – Dott. Roberto Maestri, Fondazione Centro di Studi Alfieriani di Asti – Dott.ssa Carla Forno, Fondazione Cosso con sede nel Castello di Miradolo – Dott.ssa Alice Imperiale e Dott.ssa Valentina Fiò e la Fondazione Giovanni Goria di Asti-Dott.ssa Cristina Zuccaro.”
Dardi
Add Comment