La bibliografia della Giostra del Saracino si arricchisce di una nuova pubblicazione che sarà presentata domani (sabato 11 ore 16,30) a chiusura di un 2021 che ha segnato non solo il ritorno a “correr giostra” in piazza, dopo lo stop causato dalla pandemia, ma anche il raggiungimento del 90.mo anno dalla rinascita della manifestazione del 1931.
Autore del volume Roberto Parnetti, aretino verace da sempre appassionato cultore e narratore della Giostra del Saracino, che ha dato alle stampe il suo nuovo libro dal titolo “1931 – 2021 Novant’anni di Giostra del Saracino”.
Un lavoro certosino che ha avuto l’avallo da parte del Comune di Arezzo quale ente patrocinatore assieme alla Fraternita dei Laici, alla Brigata Aretina Amici dei Monumenti ed al progetto “In onor di Dante”, dove l’autore passa in rassegna tutte le 140 edizioni disputate dal 1931 fino ad oggi comprese anche le 52 edizioni della Prova Generale. Per ognuna di queste viene presentata una scheda che racchiude tutte le informazioni più significative e i nomi dei personaggi che hanno rivestito ruoli istituzionali e fatto la storia della manifestazione per un lavoro di indagine puntiglioso portato avanti rispolverando fonti, libri, periodici, quotidiani e non di meno raccogliendo preziose testimonianze di tanti protagonisti, diversi dei quali usciti ormai di scena o scomparsi nel corso del tempo.
E’ sicuramente un lavoro, se vogliamo, che aggiorna ed arricchisce di nuovi elementi e scoperte una precedente pubblicazione risalente al 2005 ” E Vidi Correr Giostra ” e che, in aggiunta, toglie il sigillo a una serie di fotografie inedite, relative alle edizioni del 1931, 1932, 1933 e 1951, riesumate dall’oblio dopo aver setacciato, da autentico “segugio” della memoria storica della Giostra del Saracino, una moltitudine di archivi, cassetti e scaffali ricoperti di polvere. Già dalla foto scelta per la copertina si può ammirare una delle immagini inedite che ritrae Donato Gallorini detto “Donatino” uno dei più grandi cavalieri aretini vincitore di 14 lance d’Oro (nella classifica dei giostratori più vittoriosi è al secondo posto assieme ad Arturo Vannozzi dietro a Tripoli Torrini che guida con 15 successi). Donatino, come ricordato anche nel libro, detiene ben tre record alla Giostra: è il cavaliere ad avere corso più edizioni 45 (dal 1932 al 1970), più anziano ad aver vinto all’età di 57 anni (nell’edizione del 1967) e più anziano ad aver giostrato a ben 60 anni (nella Giostra del 1970). Il libro è arricchito anche da un dipinto della pittrice fiorentina Paola Imposimato, dedicato a Dante Alighieri per la ricorrenza dei 700 anni dalla morte, e da un altrettanto lavoro della pittrice aretina Marga Romani.
La presentazione, che si terrà nella Sala Pieve del Palazzo di Fraternita moderata da Saverio Crestini, poiché contingentata ad un numero limitato di persone come dettato dalla normativa legata alla pandemia, sarà eccezionalmente trasmessa in diretta streaming sulle pagine social del portale bontolodicelasua che, nel mondo delle Giostre e Palii è il più seguito in ambito nazionale, e sarà presente l’ideatore (ex fantino del Palio di Siena) Camillo Pinelli detto “Spillo”.
Sarà anche questo un opportunità per presentare ai tanti appassionati delle rievocazioni storiche la Giostra del Saracino che, attraverso la penna di Roberto Parnetti, viene presentata dalle origini.
Laus in ore proprio vilescit: è accaduto a un ex giostratore nel corso della presentazione di cui dà conto questo lungo servizio. Certosino il lavoro di Parnetti e impeccabile quello di “Brontolo”, come sempre dove ci sia da parlare di palii, quintane e giostre. Una bella serata che ha visto anche lo sfogo, non certo di gioventù, di un ex giostratore: non riesce ancora a spiegarsi, evidentemente, quanto accadutogli quarantatre anni fa, quando fu “cacciato”, parole sue, da Porta Crucifera. A fronte delle sue ragioni, che egli può ancora sostenere, non c’è più la possibilità di contrapporre quelle del Quartiere, venute a mancare le persone che in quel preciso momento storico avevano responsabilità dirigenziali. Fuori luogo sarebbe stato intervenire, anche da parte di chi scrive, superstite di quella Dirigenza; proprio come fuori luogo sono apparse le rimostranze, tardive e retoriche, di questo ex. Molto bravo, da riconoscerlo, in lode di se stesso…