01 FEBBRAIO 2020
Oggi vediamo la storia della cittadina di San Vincenzo dove si corre il Palio della Costa Etrusca, che vi ricordo sarà il 13 Aprile e si corre sulla spiaggia. In fondo troverete anche l’albo d’oro.
Buona lettura.
Alla prossima Brontolo
ultimo palio 2019
fonte Wikipedia
San Vincenzo comune |
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Localizzazione | |||
Stato | Italia | ||
Regione | Toscana | ||
Provincia | Livorno | ||
Amministrazione | |||
Sindaco | Alessandro Massimo Bandini (lista civica San Vincenzo c’è) dal 26-5-2014 | ||
Territorio | |||
Coordinate | 43°06′00.48″N 10°32′25.24″E | ||
Altitudine | 5 m s.l.m. | ||
Superficie | 33,2 km² | ||
Abitanti | 6 695[2] (30-6-2019) | ||
Densità | 201,66 ab./km² | ||
Frazioni | San Carlo | ||
Comuni confinanti | Campiglia Marittima, Castagneto Carducci, Piombino, Suvereto |
Geografia fisica
San Vincenzo è situato sul mar Ligure, nel tratto di costa a sud di Livorno, che prende il nome di Costa degli Etruschi e che si estende dal capoluogo fino a Piombino. Ubicato nella Maremma livornese ovvero la storica Maremma pisana, è delimitato a nord dal comune di Castagneto Carducci e a sud dal Parco costiero di Rimigliano e dal comune di Piombino. Nel suo entroterra si estende la Val di Cornia.
- Classificazione sismica: zona 4 (sismicità molto bassa)[3]
- Classificazione climatica: zona C, 1051 GR/G
- Diffusività atmosferica: alta, Ibimet CNR 2002
Storia
Dall’antichità all’Unità d’Italia
Antichi studi hanno rilevato che San Vincenzo fu abitato fin da età antichissima; infatti le prime tracce di presenza umana risalgono al periodo paleolitico, ciò favorito dalla posizione tra le Colline Metallifere e i fiumi Cecina e Cornia.
Il toponimo è attestato per la prima volta nel 1285 con il nome di Torre di San Vincenzo, dal nome di una torre costiera costruita dai pisani, tutt’oggi esistente e di proprietà comunale. La torre faceva parte di una serie di fortificazioni costiere e vedette dislocate sul territorio, costruite al fine di proteggere questi luoghi dagli attacchi dei saraceni. Sembra che questa torre prendesse a sua volta nome da una chiesa intitolata a San Vincenzo posta nelle vicinanze[4].
La posizione strategica del paese non sfuggì agli Etruschi, che la popolarono intensamente, sia per la vicinanza con Populonia, conosciuta a quel tempo come Lucumonia, sia per la presenza di minerali e grandi foreste, tra il IX secolo a.C. e il V secolo a.C., fu infatti il fulcro di un’intensa attività mineraria.
Successivamente, fu conquistata dai Romani, i quali vi fecero passare la Via Aurelia, e molto probabilmente vi costruirono un villaggio ed un approdo.
I Longobardi nuovi signori della Toscana costruirono, su un imponente collina, il Castello di Biserno (in prossimità delle attuali cave di San Carlo) sotto la proprietà di un ramo della famiglia dei Della Gherardesca.
La costruzione della Torre Costiera fu opera come già detto della Repubblica di Pisa, tale costruzione, dette il via alla formazione del primo agglomerato abitato di pescatori. Nel 1304 il castello di Biserno fu parzialmente distrutto a causa di contrasti di potere all’interno della famiglia pisana dei della Gherardesca.
Nel 1406, a seguito della caduta di Pisa, la comunità passò sotto il dominio fiorentino ed era parte del Comune di Campiglia Marittima. Ma le spinte indipendentiste pisane per i fasti della repubblica marinara non si erano sopite e tra il 1494 e il 1509 Pisa si ribellò più volte a Firenze così da venir presidiata da truppe fiorentine. Pertanto, in questo clima di rigurgiti identitari avvenne una delle battaglie più importanti della storia toscana del Cinquecento; infatti, fu proprio presso la locale torre costiera che ebbe luogo, il 17 agosto 1505, la “Battaglia di San Vincenzo“, tra fiorentini e pisani. Le milizie fiorentine, comandate dal condottiero Ercole Bentivoglio, sconfissero un esercito di uomini d’arme e di ventura comandato da Bartolomeo d’Alviano e sostenuto dai senesi, accorso in aiuto dei ribelli pisani. L’episodio storico venne immortalato dal Vasari ne “La Sconfitta dei pisani a San Vincenzo”, del 1567, particolare dell’affresco del Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze, facente parte di un ciclo pittorico sulle gesta della famiglia Medici.
A seguito di ciò le sorti di San Vincenzo seguiranno quelle del Granducato di Toscana fino all’Unità d’Italia. In questo contesto, L’effettiva nascita del paese in tempi moderni può essere ascritta alla prima metà del secolo XVIII, in seguito alla costruzione di una stazione di posta con annesso albergo, cui ben presto sorsero vicino delle altre case. In tale albergo, gestito da Antonio Benvenuti e poi dai suoi discendenti, soggiornò anche il Granduca di Toscana. In seguito a questo evento l’albergo fu dichiarato Imperiale e Reale, come ancora ricorda una lastra commemorativa visibile lungo Via Vittorio Emanuele II, nei pressi di piazza della Vittoria.
Secondo dopoguerra
San Vincenzo è divenuto Comune autonomo e indipendente da Campiglia Marittima nell’anno 1949, con Decreto del presidente della Repubblica n. 414 del 3 giugno 1949. Nel 1949 venne eletto come primo sindaco di San Vincenzo Osvaldo Mischi, al quale è stata recentemente intitolata la piazza prospiciente il Municipio.
Eventi recenti
San Vincenzo è oggi uno dei centri turistico-balneari più attrezzati della Toscana continentale, che ne fa il capoluogo turistico della Val di Cornia e uno dei centri più frequentati della Costa degli Etruschi. Negli ultimi decenni si è assistito ad un deciso boom del settore edile, e sono sorte numerose nuove costruzioni.
Ha ricevuto la sua prima Bandiera Blu nel 2006, il premio è stato confermato anche negli anni successivi (2007, 2008, 2009, 2010, 2011, 2012, 2013).
Il porto turistico del paese è stato al centro delle critiche durante la fase di ampliamento degli ultimi anni, al fine di farlo diventare uno dei più importanti della zona; i lavori iniziati nel 2005 sono terminati nel 2010. Proprio in virtù di tale progetto, e della frenetica espansione edilizia degli ultimi anni, l’amministrazione comunale ha ricevuto sia nel 2006 che nel 2007 la bandiera nera da Legambiente.
Il 13 giugno 2010 si è svolta l’inaugurazione del porto turistico, progettato dallo studio Capolei Cavalli di Roma, la cerimonia in diretta su RaiTre, ha avuto come coprotagonista la presentazione della statua “Saluti dal Marinaio”, opera in bronzo dell’artista Giampaolo Talani, posta all’estremità della nuova diga foranea (800 m con passeggiata) del porto, per dare il benvenuto alle imbarcazioni in arrivo e augurare un buon viaggio a quelle in partenza. Nello stesso giorno sono state inaugurate le due nuove piazze, una a sud (piazza Grandi) e una a nord (piazza Unità d’Italia) del centro cittadino, che si affacciano sul porto e sul mare.
Palio della Costa Etrusca
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Il Palio della Costa Etrusca è una competizione equestre nata nel 1995 che mette in competizione i comuni toscani appartenenti al tratto di costa denominato Costa degli Etruschi. La manifestazione si svolge annualmente nel periodo di Pasqua (Lunedì di Pasqua), direttamente sulla spiaggia di San Vincenzo.
Fino all’edizione del 2017 sono stati utilizzati cavalli purosangue, dall’edizione successiva per ragioni di opportunità si é deciso di ricorrere all’utilizzo di cavalli angloarabi. È capitato più volte che a correre siano stati gli stessi cavalli (e fantini) impegnati poi nel più famoso Palio di Siena.
La spiaggia di San Vincenzo è stata calcata dai più forti fantini del circuito paliesco, come Andrea Degortes, Giuseppe Pes, Luigi Bruschelli, Giovanni Atzeni, Jonatan Bartoletti e tanti altri.
Il Palio è arrivato alla sua X edizione nel 2004, dopo una sospensione di oltre dieci anni, è rinato nel 2017.
La nuova formula adottata dalla XI edizione vede la partecipazione di 32 binomi (fantino e cavallo) e consiste in una serie di batterie (4) con 8 partecipanti ciascuna, i migliori 2 di ogni batteria vengono poi assegnati tramite sorteggio a ciascun Comune per contendersi la vittoria finale. Contestualmente a partire dalla XII edizione viene disputata una corsa riservata ad amazzoni, e, il giorno precedente, una quintana (giostra dell’anello).
Città partecipanti
I partecipanti al Palio della Costa Etrusca sono i 9 comuni, sotto riportati in ordine alfabetico:
- Bibbona
- Campiglia Marittima
- Castagneto Carducci
- Cecina
Livorno (fino all’edizione 2004) - Piombino
- Rosignano Marittimo
- San Vincenzo
- Suvereto
Albo d’oro
Palio | Simbolo | Comune vincitore | Fantino | Cavallo | Note |
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1995 | Suvereto | Angelo Depau detto Il Nano | Crystal Jack | ||
1996 | Cecina | Boris Pinna detto Pinturicchio | Blue Baker | ||
1997 | Castagneto Carducci | Martin Ballesteros detto Pampero | Noble Nord | ||
1998 | San Vincenzo | Giuseppe Pes detto Il Pesse | Cappotto | ||
1999 | Rosignano Marittimo | Maurizio Farnetani detto Bucefalo | Gladio | ||
2000 | Rosignano Marittimo | Claudio Bandini detto Batticuore | Gladio | ||
2001 | Bibbona | Luigi Bruschelli detto Trecciolino | Aristotele | ||
2002 | San Vincenzo | Massimo Coghe detto Massimino II | Millennium Bug | ||
2003 | Bibbona | Massimo Coghe detto Massimino II | Millennium Bug | ||
2004 | Suvereto | Massimo Columbu detto Veleno II | Falbrian | ||
2017 | Bibbona | Dino Pes detto Velluto | Bullet | ||
2018 | San Vincenzo | Giovanni Atzeni detto Tittia | Umatilla | ||
2019 | Cecina | Giovanni Atzeni detto Tittia | Umatilla |
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