“Domenica 18 marzo è stata celebrata la Festa titolare di San Lazzaro dei Mendicanti. Il comitato Palio ha nell’occasione consegnato il Drappo del Palio alla chiesa di San Domenico Savio. Il drappo (ultimo di sei vinti dal Borgo San Lazzaro negli anni 1987,1991,1999,2001,2008 e appunto 2017) sarà conservato in bella mostra nella controfacciata dell’altare della chiesa di San Domenico Savio con il Trittico del Santo donato lo scorso anno. A differenza di altri borghi cittadini, infatti, nel Borgo San Lazzaro i drappi vinti sono donati dal comitato alla parrocchia e non custoditi nella sede dove sono invece conservati i drappi arrotolati di velluto cremisi e i numerosi premi delle finali della corsa di settembre. Questo a simbolo del dono delle Vittorie alla comunità ed in loro perpetua memoria. Nella stessa celebrazione il Comitato Palio ha come ogni anno premiato il Borghigiano dell’anno 2018. La scelta è stata quella di premiare uno degli ex Rettori del comitato palio dei ramarri: REMIGIO DURIZZOTTO. Questo il comunicato relativo alla premiazione letto davanti alla comunità parrocchiale: “Abbiamo pensato a lungo chi nominare Borghigiano dell’anno per questo 2018. Un anno così importante. Un anno che ci vede vittoriosi come nessuno in questa città. Volevamo fosse una figura significativa di questo Borgo, di questi colori e di queste Vittorie. Il borghigiano scelto per il 2018 pensiamo rappresenti bene il senso del lavoro fatto in questi anni. In primo luogo perché fa parte a grandissimo titolo della storia di San Lazzaro ma anche del nostro quartiere e della nostra gente. Ha contribuito a molte di queste vittorie e una di queste l’ha firmata direttamente lui come Rettore. San Lazzaro ha come motto A Temp e leu che significa a tempo e luogo, al momento più opportuno e noi pensiamo che mai come quest’anno vittorioso che cade a 10 anni dalla sua vittoria lui si meriti questo importante riconoscimento. È arrivato il momento giusto per premiare te, REMIGIO DURIZZOTTO. Da decenni colonna portante del nostro Borgo ma da sempre presente nelle attività di quartiere. La sua risposta è sempre Si. SI se qualcuno ha bisogno di una mano, SI se deve supportare i giovani di San Lazzaro, SI se bisogna motivare i veterani. Sempre SI in nome dell’amore verso la famiglia di San Lazzaro e del bene che cerca di mostrare a chi è in difficoltà. A San Lazzaro parlare di Remigio significa parlare di sacrificio, operosità e generosità. Ma anche di sorriso, di competenza e di successo. Per il nostro Borgo negli anni è stato segretario, vicerettore, consigliere, responsabile delle varie commissioni e Rettore per quasi un decennio ma è sempre qui, in questo momento come presidente del Comitato d’Onore. Nel 2001 quando ha lasciato il suo mandato di Rettore dopo 9 anni a capo del Borgo in una intervista su come vedeva il suo futuro dichiarava: “Spero di essere ancora un Coordinatore dei progetti che sarà necessario seguire cercando di consigliare con la mia esperienza al fine di seguire sempre le buone maniere e di coltivare i rapporti tra le persone come obiettivo del Comitato. Poi, sicuramente farò manovalanza, il lavoro nobilita e non mi ha mai spaventato.” In questi anni ha svolto esattamente quello che si era riproposto e questa Comunità, questo Borgo e questi Borghigiani siamo sicuri si troveranno d’accordo con noi nell’affermare che nell’anno della Vittoria la scelta per il primo tra noi non poteva che ricadere su un esempio di correttezza e operosità migliore. Siamo quindi orgogliosi di annunciare che a 10 anni dalla Sua vittoria nel Palio del 2008 il Borghigiano dell’ anno 2018 del Borgo San Lazzaro è REMIGIO DURIZZOTTO.” A seguito della premiazione un rappresentante del gruppo Alpini ANA (di cui Remigio fa parte) ha voluto omaggiare il premiato con alcune toccanti parole da parte del Presidente Pighin ed i borghigiani hanno poi proseguito i festeggiamenti con un gustoso rinfresco. Complimenti a Remigio per il meritatissimo premio e W SAN LAZZARO! Nelle foto Remigio Durizzotto con la moglie Annamaria al Palio del 1972 e sempre lui vittorioso rettore.“
Dardi
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