1-VARIE 2024

Trump sceglie un negazionista climatico per l’energia: quali rischi per il mondo e l’Italia?

25 Novembre 2024

Riceviamo e pubblichiamo:

Donald Trump torna sotto i riflettori con una scelta destinata a far discutere: la nomina di Chris Wright, noto scettico del cambiamento climatico e sostenitore del fracking, come nuovo Segretario dell’Energia. Una decisione che non solo mette in discussione il futuro delle politiche energetiche degli Stati Uniti, ma solleva preoccupazioni su scala globale, Italia compresa.

Chris Wright: chi è e cosa rappresenta?

Chris Wright è una figura centrale nel settore energetico statunitense, noto per la sua posizione apertamente scettica nei confronti del cambiamento climatico. CEO di Liberty Energy, una delle principali aziende specializzate nella fratturazione idraulica (anche detta fracking), Wright ha costruito la sua carriera promuovendo l’espansione dei combustibili fossili come soluzione energetica primaria.

Laureato al prestigioso MIT, Wright ha iniziato il suo percorso professionale sviluppando tecnologie per il settore energetico tradizionale, diventando uno dei principali sostenitori dell’uso del gas e del petrolio come pilastri dell’economia americana. La sua leadership in Liberty Energy è stata caratterizzata da un’aggressiva difesa del fracking, una tecnica che consente l’estrazione di gas e petrolio da giacimenti non convenzionali ma che ha suscitato critiche per il suo impatto ambientale, inclusa la contaminazione delle falde acquifere e l’incremento delle emissioni di metano.

Wright si distingue anche per le sue dichiarazioni pubbliche che mettono in dubbio l’urgenza della crisi climatica. Ha affermato più volte che “non esiste alcuna emergenza climatica” e che la narrativa attorno all’energia pulita è “ideologica e non basata su dati reali”. In un video pubblicato nel 2023, Wright ha definito il concetto di “transizione energetica” una forzatura politica, dichiarando che i combustibili fossili continueranno a essere la fonte principale di energia per decenni.

Questa visione lo rende una figura polarizzante: da un lato, è apprezzato dai settori industriali e da alcuni politici conservatori per il suo pragmatismo economico; dall’altro, è duramente criticato dalla comunità scientifica e dagli attivisti ambientali, che lo accusano di ignorare le evidenze sui danni causati dal riscaldamento globale. La sua nomina come Segretario dell’Energia sembra essere in linea con la strategia di Donald Trump di smantellare molte delle politiche ambientali introdotte negli ultimi anni, segnando un ritorno deciso verso il fossile e un netto allontanamento dagli impegni dell’Accordo di Parigi.

La sua figura rappresenta, quindi, un simbolo di continuità con le politiche dell’amministrazione Trump e una dichiarazione di intenti: gli Stati Uniti vogliono riaffermare il loro dominio nel mercato globale dei combustibili fossili, anche a costo di minare gli sforzi internazionali verso le energie rinnovabili per contrastare il cambiamento climatico.

Le conseguenze globali della scelta di Wright

1. Ritorno ai combustibili fossili e aumento delle emissioni

Con Wright alla guida, si prevede un netto rallentamento nella transizione verso le energie rinnovabili. Questo potrebbe comportare:

  • Un aumento delle emissioni globali di CO₂, in contrasto con gli impegni presi dagli USA durante l’Accordo di Parigi;

  • Maggiori difficoltà per l’Europa nel mantenere il suo ruolo di leader nella lotta al cambiamento climatico, trovandosi a competere con una potenza economica orientata al fossile.

2. Impatti sul mercato energetico europeo e italiano

L’orientamento degli USA verso il fossile potrebbe influenzare i mercati globali dell’energia, con conseguenze anche per l’Italia:

  • Calo degli investimenti nelle rinnovabili: una riduzione dei fondi statunitensi verso progetti di energia pulita potrebbe rallentare l’innovazione globale, inclusa quella italiana;

  • Aumento della dipendenza dal gas naturale: con il fracking in espansione, gli USA potrebbero esportare più gas, influenzando i prezzi e la competitività del mercato italiano.

L’Italia di fronte alla scelta di Trump

L’Italia, da sempre sostenitrice delle energie rinnovabili, rischia di subire contraccolpi indiretti dalla politica energetica americana. In particolare:

  • Effetto sulle politiche climatiche europee: con un partner come gli USA che si allontana dagli obiettivi climatici, l’UE potrebbe faticare a mantenere il suo ruolo di guida nella lotta al cambiamento climatico;

  • Pressioni economiche: il costo dell’energia in Italia potrebbe subire variazioni, data la dipendenza del Paese dalle importazioni di gas naturale.

Tabella: Confronto degli investimenti nelle rinnovabili (Italia vs USA, 2023)

Questi dati mostrano come l’Italia investa proporzionalmente di più nelle rinnovabili (come il fotovoltaico e i pannelli solari nelle case) rispetto agli Stati Uniti, ma rischia di subire ritardi tecnologici se gli investimenti globali diminuissero.

Critiche e reazioni internazionali

La comunità scientifica e i leader mondiali hanno criticato apertamente la scelta di Trump. In Italia, esponenti politici ed esperti ambientali sottolineano i rischi:

  • Riduzione degli sforzi internazionali sul clima: una leadership americana orientata al fossile potrebbe rallentare gli accordi multilaterali.

  • Perdita di credibilità: il disimpegno americano potrebbe scoraggiare altri Paesi meno sviluppati dall’investire in energie pulite.

Cosa dice la comunità scientifica italiana? Secondo il climatologo Luca Mercalli, “questa scelta non è solo dannosa per gli Stati Uniti, ma ha implicazioni globali. L’Italia deve intensificare i propri sforzi per compensare la mancanza di leadership americana”.

Conclusione: un futuro incerto per il clima e l’energia

La nomina di Chris Wright segna una svolta rischiosa per il futuro energetico mondiale. Mentre gli Stati Uniti si preparano a rilanciare l’industria dei combustibili fossili, il resto del mondo – inclusa l’Italia – deve affrontare una sfida cruciale: mantenere gli impegni climatici e accelerare la transizione verso le rinnovabili, nonostante l’ostacolo rappresentato dalla nuova leadership americana.

Fonte: https://www.prontobolletta.it/news/trump-nomina-negazionista-climatico-energia/ 

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About the author

Pier Camillo Pinelli

Ex Fantino, ora Editore e Direttore responsabile di questo Giornale online e la penso così: "per farsi dei nemici non è necessario dichiarare Guerra, basta dire quel che si pensa" (Martin Luther King)
per mail: giornalebrontolonews@gmail.com

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