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Ippica: Il Derby, La corsa per ogni Proprietario

17 Maggio 2024

Ippica: Il Derby, La corsa per ogni Proprietario

Cari amici, 

siamo in prossimità della Corsa per antonomasia.
Inutile girarci intorno, il Derby ha un fascino particolare. Che sia quello, con la D maiuscola, di Epsom oppure quello di Capannelle dal fascino leggermente offuscato, rimane la corsa che ogni Proprietario anela vincere almeno una volta nella vita.
La storia pluricentenaria e il fatto che si possa correre una volta soltanto nella vita agonistica di un purosangue lo rendono l’appuntamento più sentito e anche l’edizione di quest’anno non sarà da meno.

Il 141esimo Derby Italiano presenterà un nutrito gruppo di partenti, ben quindici, suddivisi quasi a metà tra rappresentanti di scuderie estere, sette, e italiane, otto. Non voglio entrare nell’analisi tecnica della corsa, sia perché come sapete questa newsletter ha più un fine di dibattito e di stimolo per una discussione su temi di “politica ippica”, sia perché sicuramente ci sono fonti più titolate di me per analizzare tecnicamente le varie chance del campo partenti.
Quello che mi interessava maggiormente discutere con voi oggi era la sensazione che questa edizione alla viglia si presenti priva di un chiaro favorito e anche di un ranking definito. Vero è che da parte italiana ci sono tutti o quasi i papabili, ma dare una reale graduatoria non è facile, ancora più difficile mi pare sia con gli esteri, dove più di uno arriva a questa corsa con un curriculum minimo in termini di prove disputate e quindi difficilmente valutabile.
Questa situazione potrebbe essere frutto di casualità, ma forse potrebbe essere anche data dal posizionamento della prova in calendario, cioè arriva troppo presto.

Il Derby a metà maggio non è certo una novità, ma siamo sicuri sia la scelta migliore soprattutto oggi che porta con sé uno status di Gruppo 2? Per capirci, in Inghilterra e Francia la prova è programmata a inizio giugno, in Irlanda a fine giugno e in Germania a inizio luglio.
Questa scansione temporale fa sì che le prove di preparazione irlandesi e tedesche siano programmate, suppergiù, nello stesso periodo del nostro Derby, o, ancora peggio, un paio o tre settimane dopo, e che per quanto riguarda Inghilterra e Francia i trial siano appena stati svolti, quantomeno per la maggior parte.
In definitiva per una scuderia estera che abbia la fortuna di trovarsi un cavallo a inizio stagione con reali velleità da Derby non è facilissimo programmare una trasferta lunga come quella romana. Non è un caso che alcuni pretendenti, soprattutto quelli tedeschi, si presentino a Capannelle al rientro dallo scorso anno oppure alla loro sola seconda corsa in carriera.
Tutto questo certamente aumenta l’imprevedibilità, ma allo stesso modo non rende facile il compito di chi poi dovrà valutare il reale valore del nostro Derby.

Premesso che penso di avervi oramai espresso in maniera molto chiara quale sia il mio giudizio sul meccanismo dei rating (nel caso voleste rileggerlo vi lascio il link QUI) devo però ammettere che sono felice di non essere tra coloro che dovranno darne un giudizio tecnico dettagliato e soprattutto motivato. Vero anche che il giudizio su un cavallo è un processo lungo una stagione e non si ferma solo alla prova romana di domenica, ma certamente questa incertezza non aiuta e siccome sappiamo bene come gli esteri valutino le corse nostrane, il concreto rischio è che questa indeterminatezza si traduca in un giudizio parecchio prudenziale e in buona sostanza con valori bassi, magari anche più di quelli che realmente dovrebbero essere.
Altro problema legato alla data di metà maggio è quello che siccome il nostro Derby è G2 con ogni probabilità richiamerà maggiormente cavalli meno “noti o chiacchierati” e quindi proprio quel tipo di cavalli le cui scuderie hanno provato in quei trial di cui parlavamo sopra, che si sono appena disputati o che si disputeranno nelle prossime due settimane massimo.

In definitiva mi pare che disputare a metà maggio il Derby non ci dia come sistema nazionale ippico alcun reale vantaggio, quantomeno in termini di speranze di miglioramento futuro dello status, anzi. Sarebbe quindi il caso di pensare a una data alternativa, che in maniera tutto sommato banale potrebbe essere quella di fine maggio o inizio giugno.
Questo paio di settimane aggiuntive consentirebbe non solo come detto sopra di poter annoverare al via cavalli magari più pronti e forse più qualitativi, ma anche di poter sviluppare il nostro programma in maniera più graduale e senza sovrapposizioni.

Come sempre sarò felice di poter leggere le vostre idee a riguardo e soprattutto vi saluto con la speranza di potervi incontrare domenica a Capannelle per una giornata che mi auguro possa mostrare in pista una qualità elevata e al di fuori un contorno adeguato all’importanza dell’evento.
Un caro saluto a tutti voi,

Antonio Viani
Presidente U.P.G.
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About the author

Pier Camillo Pinelli

Ex Fantino, ora Editore e Direttore responsabile di questo Giornale online e la penso così: "per farsi dei nemici non è necessario dichiarare Guerra, basta dire quel che si pensa" (Martin Luther King)
per mail: piercamillopinelli@gmail.com

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