1-LUTTI 1-RACCONTI

OGGI I 100 ANNI DI ARTEMIO FRANCHI, “IL MIO PRIMO CAPITANO”

Franchi e Spillo dopo la segnatura

8 Gennaio 2022

Inizio questo scritto con le Condoglianze ed un grande abbraccio ad un’amico, Sandro Zani perché proprio nel centenario della nascita del Dott. Franchi ha perso la sua Mamma, la Torraiola Maura Burroni, Buon Viaggio Signora che La Terra Le Sia Lieve.

Scrive sul Dott. Franchi, Francesco Ghirelli
8 gennaio 1922-8 gennaio 2022, cento anni fa nasceva Artemio Franchi, il più grande dirigente del calcio italiano. Ha fondato nel 1959 la terza serie professionistica, la lega del calcio dei Comuni d’Italia. Gli siamo grati per la intelligenza che ebbe, il calcio dei valori, il calcio che fa bene al Paese. Ci insegna sostenibilità economica, qualità professionale, passione. Oggi, il suo pensiero è la nostra fonte di ispirazione.

Dopo il breve e bel pensiero di Ghirelli io invece nell’anniversario della nascita dei cento anni del Dott. Artemio Franchi ne avrei da dire e raccontare, una persona di quelle uniche, o perlomeno quelle persone che arrivano al top grazie alla propria capacità e intelligenza.
Franchi, il primo capitano della mia carriera di fantino e di quando lo ero della contrada della Torre, per sette anni e con sette Palii corsi in questa contrada.
Per il Palio troppo “signore” il Dott. Franchi ed ha dovuto pagare la mancanza di birbata che nel Palio è componente fondamentale ma di crediti nel tempo se li era presi tanti e di cose anche per Siena ne ha fatte, e quando era arrivato a ciò che desiderava, vincere il Palio, il destino lo ha fermato in quella strada del senese dove il traffico non era certo una sua prerogativa.
Proprio lui che girava il Mondo in lungo e in largo: sai Camillo, mi disse una volta quando lo andai a trovare a Firenze al suo Studio per fare due chiacchiere di Palio, ero in un bel posto qualche giorno fa, al caldo, con delle belle donne molte in Bikini e dopo poche ore mi son ritrovato al freddo e con donne non proprio belle e ci facevamo una bella risata perché il Dottore era anche simpatico; questa era per molto tempo la sua vita, in giro per il Mondo, essendo Presidente del’UEFA e vice presidente della FIFA.
Con un pizzico d’orgoglio un giorno, mi ricordo anche dove, in Piazza del Mercato a Siena, mi disse che con molte probabilità sarebbe diventato anche Ministro dello Sport, il destino non lo ha permesso.
A parte le inevitabili chiacchierate di Palio che facevamo e i diniego a certe mie idee, sempre per il suo esser signore anche se poi a conti fatti sarebbe stato invece bene che mi avesse dato ascolto e qualcosa probabilmente sarebbe cambiato.
Rimanevo affascinato quando ero da lui, al suo Studio e mentre parlavamo gli arrivava una telefonata e si metteva a parlare in Francese o in Inglese a seconda del caso per diversi minuti e terminata riprendeva con me il discorso nel punto preciso di dove lo aveva lasciato.
Il mio ricordo indelebile è quando l’ho conosciuto per la prima volta la mattina del 15 Agosto 1973 d’avanti la Fantanina della contrada della Torre quando mi chiese se me la sentivo di fare proprio quella mattina la prova nella Torre con Marco Polo perché il loro fantino Canapetta aveva avuto un leggero infortunio, non c’è problema Dottore risposi. Poi ci fu  la scherzosa chiacchierata con Canapino che all’Entrone gli disse:  Dottore mi ha preso il cavallo, mi ha preso il fantino, e vole anche il Camion?
Quel Palio lo nominava sempre quando parlavamo da soli, aveva il rimpianto di non aver avuto il coraggio di farlo correre a me perché diceva lo avremmo vinto ed io per “consolarlo” gli ho sempre risposto che i Palii si vincono dopo che si sono corsi e quindi non c’è riprova, di questo ne sono ancora convinto, ed io a maggior ragione…
Ne potrei raccontare tante, alcune non si dicono perché il Palio ha i suoi piccoli segreti e il tempo passato non ne giustifica i racconti.
Mi ricordo quella cena della prova Generale quando al tavolo del Concone eravamo seduti sia io che Canapetta ed era lui ad indossare il Giubbetto della Torre, mentre parlavamo ad un tratto mi disse: tu sei tranquillo? Domani mattina ti devo dire una cosa.
Si certo Dottore gli risposi, invece il mattino dopo a dirmi che avrei corso io il Palio non fu lui ma il Mangino il Dott. Renato Pianigiani
Poi ci fu quel 1980 quando io cessai di essere il fantino della Torre e lui che mi chiedeva di rimane lo stesso anche se doveva prendere altre strade, perché sosteneva non sarebbe durata.
Il Dott. Franchi ho avuto anche il piacere di averlo avuto anche come testimone di Nozze.
Caro Dottore buon centenario la ricorderò sempre con affetto

Pier Camillo

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Pier Camillo Pinelli

Ex Fantino, ora Editore e Direttore responsabile di questo Giornale online e la penso così: "per farsi dei nemici non è necessario dichiarare Guerra, basta dire quel che si pensa" (Martin Luther King)
per mail: piercamillopinelli@gmail.com

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